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giovedì 20 luglio 2023

L'"accogliente" Bibby Stockholm

È giusto parlare della storia della Bibby Stockholm, chiatta senza motore che il Regno Unito vuole utilizzare per "accogliere" fino a 500 profughi nel Dorset, in maniera che questi non possano creare problemi a terra.

Ma è giusto anche raccontarla completa.

È vero che il governo di Londra vuole mettere in pratica questa inumanità e che la cosa è inaccettabile.

Ma va anche ricordato che la stessa chiatta tra il 1994 e il 1998 venne utilizzata per lo stesso scopo ad Amburgo. In teoria allora per accogliere i senzatetto, ma vi vennero portati anche richiedenti asilo. E sempre la stesa chiatta a partire dal 2005 venne utilizzata per alcuni anni dai Paesi Bassi a Rotterdam per "accogliere" chi cercava asilo.

Giustissimo condannare l'UK.
Ma sbagliato non ricordare chi fece altrettanto. E forse sarebbe anche il caso di farsi qualche domanda sull'armatore, la Bibby Line, fondata dal 1807. Forse certe ditte amano affari di stampo, per così dire, neoschiavistico.

Saluti,

Mauro.

sabato 20 maggio 2017

Nessuna persona è illegale

Adesso mi attirerò caterve di insulti (e forse anche minacce)... ma comunque questa non riesco proprio a trattenerla (e poi per fortuna ho le spalle larghe).

Che ca**o di frase è "Nessuna persona è illegale", frase usata in varie manifestazioni pro accoglienza, in Italia e all'estero?
Mah, io sono per l'accoglienza... ma diffido di chi usa frasi così vuote, insensate e - soprattutto - che dimostrano incompetenza totale su diritto e legalità.

Quando è che una persona è illegale in quanto persona?
Semplicemente se è nata quando/dove/come le era proibito nascere. Cioè in nessun luogo al mondo oggi, neanche nelle peggiori dittature.

Una persona può commettere atti illegali, può essere coinvolta - consciamente o inconsciamente - in situazioni illegali, può essere vittima di atti illegali... ma non può essere illegale in sè. In nessun paese del mondo.

E anche il discorso clandestinità (a cui generalmente si riferiscono dette manifestazioni): il clandestino non è illegale in quanto persona. Semplicemente ha commesso il reato di entrare in un paese senza permesso (che poi in certi casi sia giusto chiudere un occhio se non due su detto reato concordo... ma per farlo bisogna inquadrarlo nei termini giusti... e questi termini non sono quelli della frase che contesto).

La frase "Nessuna persona è illegale" quindi non significa proprio nulla, è totalmente insensata proprio per la sua ovvietà legale.
Ma suona bene. E alle anime belle tanto basta.

Saluti,

Mauro.

domenica 14 maggio 2017

La Serracchiani e gli stupri

Tutti avete letto la dichiarazione della Serracchiani su stupri e profughi. Non serve che ve la ricordi.

Serve però che vi ricordi che stampa e politica hanno reagito come cani di Pavlov, non come persone intelligenti (sia coloro che la hanno attaccata, sia coloro che la hanno difesa).

Intanto chiariamo una cosa: quanto detto dalla Serracchiani non c'entra nulla col Diritto.
In tribunale non c'entra nulla da dove venga uno stupratore e quale status giuridico abbia nel paese. Conta il reato in sé e - per valutare eventuali attenuanti o aggravanti - al massimo le circostanze in cui è avvenuto e le motivazioni del gesto. Nulla di più.

Quindi le dichiarazioni della Serracchiani - giuste o sbagliate che siano - riguardano solo l'ambito morale del problema, non quello giuridico.

Cosa voleva dire la Serracchiani?
Che chi cerca accoglienza in Italia (o in qualsiasi altro paese) moralmente ha più ancora dovere di altri di comportarsi bene. Proprio per guadagnarsi questa accoglienza.
Può sembrare un'affermazione dura, ma tutto sommato è decisamente condivisibile.
Moralmente si intende, visto che - come già detto - giuridicamente conta il reato, non chi lo compie.

E allora dove sta il problema?
Il problema sta nel fatto che la Serracchiani (spero per stupidità e non per malafede) ha scelto come esempio un reato che - pur essendo in decrescita e non un'emergenza - viene usato, anzi abusato, dalla stampa e dai partiti per alimentare la paura nella popolazione.
I numeri per fortuna parlano un altro linguaggio... ma, si sa, i numeri in Italia sono poco amati.

E quindi la reazione è come quella dei cani di Pavlov. Automatica, non ragionata.
Se la Serracchiani avesse usato come esempio un altro reato, le reazioni da entrambe le parti sarebbero state molto più moderate.

Saluti,

Mauro.