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sabato 20 maggio 2017

Nessuna persona è illegale

Adesso mi attirerò caterve di insulti (e forse anche minacce)... ma comunque questa non riesco proprio a trattenerla (e poi per fortuna ho le spalle larghe).

Che ca**o di frase è "Nessuna persona è illegale", frase usata in varie manifestazioni pro accoglienza, in Italia e all'estero?
Mah, io sono per l'accoglienza... ma diffido di chi usa frasi così vuote, insensate e - soprattutto - che dimostrano incompetenza totale su diritto e legalità.

Quando è che una persona è illegale in quanto persona?
Semplicemente se è nata quando/dove/come le era proibito nascere. Cioè in nessun luogo al mondo oggi, neanche nelle peggiori dittature.

Una persona può commettere atti illegali, può essere coinvolta - consciamente o inconsciamente - in situazioni illegali, può essere vittima di atti illegali... ma non può essere illegale in sè. In nessun paese del mondo.

E anche il discorso clandestinità (a cui generalmente si riferiscono dette manifestazioni): il clandestino non è illegale in quanto persona. Semplicemente ha commesso il reato di entrare in un paese senza permesso (che poi in certi casi sia giusto chiudere un occhio se non due su detto reato concordo... ma per farlo bisogna inquadrarlo nei termini giusti... e questi termini non sono quelli della frase che contesto).

La frase "Nessuna persona è illegale" quindi non significa proprio nulla, è totalmente insensata proprio per la sua ovvietà legale.
Ma suona bene. E alle anime belle tanto basta.

Saluti,

Mauro.

giovedì 3 settembre 2015

La foto di Aylan

L'avete vista tutti la foto di Aylan morto sulla spiaggia a Bodrum. Non serve che ve la pubblichi anch'io.

Ed è insorta la polemica. Polemica sul fatto se fosse giusto o sbagliato pubblicarla. Polemica a cui forse, da una parte o dall'altra, avete partecipato anche voi.
E io non pubblico la foto perché il tema di questo articolo non è se sia giusto pubblicarla o meno, non perché sia contro la pubblicazione in sé.

Il tema è che vi siete fatti accecare tutti: la polemica è servita solo a cancellare la discussione su cosa ha portato Aylan a morire su quella spiaggia e soprattutto la discussione su cosa fare per evitare che la cosa si ripeta e dove/cosa ho/abbiamo/avete/hanno sbagliato o omesso o provocato prima.

La pietà (spesso ipocrita, pelosa) per la morte di un bambino - che per la maggior parte dei lettori è solo una foto che per fortuna mostra un bambino mai arrivato da noi, se no non sarebbe più stato un bambino ma un clandestino da rifiutare - diventa anestesia per non accorgersi dei bambini che moriranno domani. E dopodomani. E il giorno dopo dopodomani. E dopo ancora.

Saluti,

Mauro.