domenica 30 giugno 2019

Siamo diventati razzisti?

Risposta breve: no. Non lo siamo diventati, almeno non più di quanto già lo fossimo.
Razzisti lo siamo sempre stati (infatti se la domanda fosse stata "Siamo razzisti?", la risposta sarebbe stata ). O meglio una discreta parte di noi è sempre stata razzista.
E vale per tutti, non solo per noi italiani. Alcuni di più, alcuni di meno, ma nessuno è immune.

Risposta lunga: la situazione si è evoluta negli ultimi tempi e richiede un'analisi più complessa di un semplice sì o no.
Vediamola (spoiler: comunque non smentisce la risposta breve).

Il razzismo è connaturato alla natura umana.
Ma il conformismo ancora di più.
Ergo in un periodo in cui il governo, la politica sembrano sdoganare il razzismo i razzisti sembrano aumentare (e le statistiche sugli atti di razzismo che avvengono generalmente lo confermano).
In un periodo in cui il governo, la politica sembrano veramente impegnarsi contro il razzismo i razzisti sembrano diminuire (e anche qui le statistiche generalmente confermano).
Ma in realtà il numero di razzisti rimane pressoché uguale.

Cosa succede allora?
Che chi si comporta da razzista come norma se ne frega di chi è al governo e di cosa dicono le leggi. E fa il razzista sempre.
Però c'è chi è razzista ma, diciamo, prima di tutto tiene alle proprie chiappe e quindi annusa l'aria. Se c'è uno sdoganamento si sente libero di vivere il proprio razzismo. Se invece vive in un periodo politicamente corretto mette la coda tra le gambe e si trattiene.
Poi c'è chi è indifferente, colui a cui non interessa né sostenere né combattere il razzismo, ma anche lui annusa l'aria e si accoda a chi comanda in un determinato momento.

Tra le altre cose queste due ultime categorie (soprattutto la seconda, quella dei razzisti "paurosi") vivono in una condizione di legge percepita (cosa intendo con legge percepita lo spiegai qui in altro contesto).
Queste persone credono che le leggi sul razzismo siano state ora ammorbidite da Salvini e prima fossero state irrigidite da Renzi. E pensano che siano ora permesse cose in realtà proibite e che durante la legislatura precedente fossero proibite cose che proibite non erano.
Perché le leggi sul razzismo in Italia non sono state cambiate né da Renzi né da Salvini, almeno nella parte sostanziale. Sono ben più vecchie.
Come non è tutto permesso ora, non era tutto proibito prima. Anche se molti lo credono.

Tornando al punto: no, il razzismo in sé non è aumentato. Ma sono aumentate le espressioni palesi di razzismo (sia illegali che no).

Saluti,

Mauro.

8 commenti:

  1. Ma per razzismo cosa intendi esattamente? Cioè, io non mi ritengo affatto razzista, per esempio, ma sono pronto a scommettere che qualcuno potrebbe dire che lo sono. Puoi fare qualche esempio di atto razzista?

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    1. Cosa intendo? Ne avevamo già parlato in commenti a un mio altro articolo e se non ricordo male ci eravamo trovati d'accordo sul come intenderlo.

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    2. La mia memoria non è esattamente il massimo. Un giorno anche tu avrai la mia età e poi vediamo :D
      Mi ricordi il post in questione?

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    3. Li sto cercando ma non trovo i commenti di cui parlavo.
      Mi viene il dubbio che non fosse un post sul tuo blog...

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    4. Tranquillo, di te posso fidarmi: se dici che ne avevamo parlato ed eravamo d'accordo vuol dire che è così. A me piace fidarmi delle persone (pochissime ovviamente).

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  2. Le leggi non son cambiate ma cambia la definizione di razzismo; purtroppo una delle tecniche per "vincere" un dibattito quando le argomentazioni vengono buttate giù come birilli è: "dici questo solo perché sei razzista".

    Cosa vista a cagliari; poco prima dello sgombero del campo nomadi sulla SS 554 si parlava, nella stampa locale, dei roghi notturni di rifiuti e di come i residenti nel quartiere vicino al campo protestassero. Beh non pochi rispondevano con un: state protestando solo perché siete razzisti nei confronti dei rom.

    E l'accusa di razzismo è una delle più gettonate per dar contro a lega e cdx, quindi direi che sono aumentate anche le accuse, fondate o strumentali, di razzismo.

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    1. Tu prendi un bambino rom e lo sostituisci alla nascita con un bambino non rom, magari proveniente dalla miglior famiglia bene che conosci. Il bambino della famiglia bene cresciuto in ambiente rom si comporterà da rom, il bambino rom cresciuto nella famiglia bene si comporterà in modo normale. Per me razzismo è quando la genetica fa la differenza.

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    2. Cambia la percezione, semmai, non la definizione (se cambiasse questa cambierebbero anche le leggi).

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