Negli ultimi giorni, con le ultime amichevoli stagionali della nazionale italiana di calcio, si è improvvisamente presentato un "problema": la possibilità che Mario Balotelli indossasse la fascia di capitano.
Gli uni a plaudire alla possibilità perché sarebbe un forte segnale di integrazione (in realtà ipocrisia politicamente corretta).
Gli altri a contestare i meriti morali di Balotelli, tirando in ballo le famose "balotellate" (in realtà ipocrisia razzista per nascondere il fatto che volessero un capitano bianco).
Peccato solo che sia un problema non problema.
Semplicemente non esiste, è un problema inventato.
La nazionale italiana di calcio ha sempre avuto la regola che il giocatore col maggior numero di presenze in campo porta la fascia di capitano.
Quindi se un giorno capiterà che Balotelli dovesse essere il giocatore nell’11 iniziale con più presenze sul groppone quel giorno avrà la fascia. E non per questioni di integrazione o politiche.
Se tale evenienza non capiterà mai, se non sarà mai il giocatore in campo con più presenze, la fascia non la porterà mai. E non per questioni caratteriali o politiche.
Punto.
L’integrazione, le balotellate e altre seghe mentali non c’entrano un cazzo, se non a riempire le TV e i giornali di chiacchiere e stronzate.
Sono, appunto, solo seghe mentali per inventarsi un problema che non è un problema (e magari per nasconderne, farne passare sotto silenzio altri che esistono veramente).
Saluti,
Mauro.
…E i fogli di carta non sono rettangoli
13 ore fa
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