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martedì 8 luglio 2025

I misteri del tedesco 37 - Panini e bambini

Stavolta la cosa non riguarda solo il tedesco, ma l'intero mondo linguistico germanico, inglese in primis.

Le parole italiane sono amate, soprattutto perché (in particolare nella gastronomia) fanno figo.
In parte si tratta del famoso (e come tema trattato da molti altri meglio di me) italian sounding. Ma solo in parte.
In parte più grossa si tratta di ignoranza linguistica.

Tutti coloro che sono stati almeno un paio di settimane in Germania hanno scoperto che per i tedeschi zucchini è un singolare, indica il nostro zucchina/o, non certo il nostro plurale zucchine/i.
E lo stesso vale per panini. Per i tedeschi e gli inglesi panini è il nostro panino. Il loro plurale (generato degli inglesi, va detto, i tedeschi hanno solo copiato) è paninis.

Ma poi ci sono anche i bambini. Per i tedeschi e gli inglesi fa figo usare la parola italiana invece che il tedesco Kinder o l'inglese Children.
Peccato solo che non sappiano che bambini in italiano è solo plurale.

Insomma, per chi parla una lingua germanica... l'italiano esiste solo al plurale.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Aggiornamento 26.07.2025.
Qui un esempio (su rivista di divulgazione scientifica) che usa "Spaghetti" come se fosse singolare (la traduzione del testo della prima frase nel sottotitolo è "Ha le dimensioni di uno spaghetto corto ed è a rischio estinzione"... ma traducono spaghetto con "Spaghetti"):


martedì 4 aprile 2017

La lingua del gusto 4

Già scrissi nel 2010, nel 2013 e nel 2015 degli obbrobri linguistici della gastronomia italiana in Germania.
Ma da raccontare ce n'è ancora

E quindi ripartiamo con rusticale.
Un sacco di pizzerie e trattorie italiane in Germania hanno scelto il nome "Rusticale".
Ma ci sono anche pizze, panini e altro rusticali.
Peccato solo che il tedesco "rustikal" in italiano si traduca con "rustico". E che "rusticale" in italiano proprio non esista (e soprattutto che i gastronomi italiani in Germania non sappiano l'italiano).

E poi c'è un'erba che da vari anni a questa parte spunta dappertutto... pur non essendo prezzemolo la si potrebbe definire un prezzemolino ;)
La famosissima ruccola, che cresce alla grande nei locali italiani in Germania, pur non esistendo né in italiano né in botanica, visto che in italiano e in botanica esiste la "rucola".

Saluti,

Mauro.

Prima puntata.
Seconda puntata.
Terza puntata.

lunedì 8 giugno 2015

Viale delle acconciature

Nel novembre del 2011 vi parlai qui dell'"esplosione" delle farmacie in Germania.
Bene, le farmacie non sono diminuite, ma almeno l'espansione si è fermata.

In compenso, fermatasi l'esplosione farmaceutica, è cominciata l'esplosione delle acconciature.
Stanno aprendo parrucchieri (di ogni livello, dal piccolo bugigattolo al salone di gran lusso) quasi a ogni angolo di strada.
Nello stesso tratto di strada di cui vi parlai per le farmacie (circa 1200 metri) ora ci sono una decina di parrucchieri. Un paio di anni fa erano la metà.
E le teste da acconciare non è che siano aumentate.

Io un sospetto lo avrei (sia allora per le farmacie, sia ora per le acconciature)... diciamo che suppongo che in certi ambienti queste attività abbiano soppiantato la gastronomia usata nei decenni passati... chi vuol capire, capisca ;-)

Saluti,

Mauro.

giovedì 9 aprile 2015

La lingua del gusto 3

Alla fine del 2010 e poi di nuovo nel 2013 vi raccontai di locali italiani in cui non entro perché offrono piatti "alla provinciale" oppure "lupo di mare" oppure "polipo".

Essendo onnivoro e non vegetariano (anzi, onnivoro tendente al carni-/pescivoro) dimenticai però un ulteriore punto che parla a sfavore dei locali italiani (o presunti tali) in Germania.
Quasi tutti i locali oggigiorno offrono piatti per vegetariani... però purtroppo molti locali italiani qui in Germania offrono pasta/pizza/insalata vegetaria.
Peccato solo che la parola (e i relativi piatti) vegetaria in italiano non esista.

Quindi, amici miei, se non siete vegetariani potete tranquillamente fregarvene, ma se siete vegetariani... vi consiglio di cercare locali che offrano pasta/pizza/insalata vegetariana e di evitare quelli (purtroppo la maggioranza) che offrono pasta/pizza/insalata vegetaria.

Saluti,

Mauro.

Prima puntata.
Seconda puntata.
Quarta puntata.

venerdì 27 marzo 2015

Una bolognese particolare

Chi mi conosce sa che io mangio spesso fuori casa.
Un po' per necessità lavorative (sono spesso in viaggio) un po' perché da single non è sempre divertente mangiare da solo a casa.

Quando sono nei ristoranti (sia quelli dove sono cliente fisso, sia quelli dove capito una volta o due per caso e basta) mi diverto anche a guardare come si comportano i clienti vari.

E ho notato che i clienti... sono alla fine la parte peggiore della gastronomia.

La maggioranza sono cafoni, ignoranti, prepotenti.
Cafoni: non sanno comportarsi a tavola.
Ignoranti: non sanno scegliere (e mangiare) i piatti, né tantomeno abbinare cibi e bevande.
Prepotenti: cuochi e camerieri non sono persone che ti servono, ma schiavi al tuo servizio.

(Riguardo all'ultimo punto qui in Germania c'è un detto: Der Kunde ist König, cioè Il cliente è re... peccato che molti clienti si credano non König ma Gott, cioè Dio).

Io dico solo: meno male che non lavoro in gastronomia... se no il ragù ragout per la bolognese lo farei non con carne di manzo ma con carne di cliente!

Saluti,

Mauro.

sabato 24 agosto 2013

La lingua del gusto 2

Già un paio di anni fa vi avevo avvertito riguardo a certe scorrette denominazioni di piatti o prodotti alimentari italani in Germania: "La lingua del gusto".

Quanto scritto allora non è tutto.
Io amo mangiare i prodotti del mare: pesci, crostacei, frutti di mare, ecc.
Tra i prodotti migliori del mare c'è il polpo. Tra le altre cose preparabile in mille modi diversi, quindi adattabile a quasi ogni gusto.

Il problema è che nella maggioranza dei ristoranti qui in Germania trovi l'octopus non il polpo. E fin qui va tutto bene, visto che octopus è semplicemente la traduzione popolare tedesca di polpo (quella veramente corretta sarebbe però Krake).
Il problema comincia quando tu sei in un ristorante italiano e quindi credi di poter senza problemi parlare italiano.

E quasi tutti i camerieri e i cuochi ti offrono un polipo. No grazie. Io non voglio una malattia, io voglio un polpo.
Ma a quanto pare in Germania nei ristoranti italiani esistono solo polipi, non polpi.

Saluti,

Mauro.

Prima puntata.
Terza puntata.
Quarta puntata.

martedì 14 settembre 2010

La lingua del gusto 1

A quanto pare linguistica e gastronomia non vanno d'accordo. Almeno se guardiamo la gastronomia italiana in Germania.
Io mi ritengo un buongustaio. Ma sono, o almeno cerco di essere, anche un "buongustaio" della lingua, del buon italiano.

Quindi quando vedo ristoranti italiani presentare i "calamari alla provinciale" e non i "calamari alla provenzale" oppure presentare il "lupo di mare" e non il "branzino" o "spigola" (solo perché i tedeschi amano il francese "loup de mer")... io in quel locale entro solo se mi puntate una pistola alla tempia. Indipendentemente da quanto bravo sia il cuoco.
Semplicemente perché i calamari alla provinciale e il lupo di mare non esistono (o meglio, il secondo sì... ma io un vecchio marinaio non me lo mangerei mai). Almeno non in una cucina italiana.

Saluti,

Mauro.

Seconda puntata.
Terza puntata.
Quarta puntata.