Già da un paio di anni avevo in testa di spiegare come funziona, da un punto di vista scientifico, la classica Moka che tutti noi italiani abbiamo (o almeno abbiamo avuto) a casa.
Bene, a forza di pensarci ma non decidermi... sono stato fregato dal grande Dario Bressanini, che ha spiegato qui tutto quello che c'era da spiegare.
E meno male che mi ha fregato, visto che ha spiegato le cose in maniera molto più completa di quanto avrei saputo fare io ;-)
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
5 ore fa
Pur ammettendo di essere cotta, la spiegazione per quanto semplice, la ho capita solo in parte. Ad ogni modo, il mio caffè è ottimo quindi, evidentemente, lo faccio bene anche senza avere la minima idea delle basi scientifiche che regolano la preparazione del caffè. :-)
RispondiEliminaRileggi allora quando sarai cruda :-)
RispondiEliminaLa spiegazione di Bressanini è comprensibile anche ai profani... e se rimangono punti oscuri, chiedi... proverò a rispondere.
Proverò a rileggerlo domani, sperando in una maggiore cooperazione da parte dei miei neuroni e poi ti saprò dire quali sono i punti ancora oscuri. :-)
RispondiEliminaAspetto le domande.
RispondiEliminaAl peggio le giro a Bressanini ;-)
Come non detto: la rilettura è servita. :-)
RispondiEliminaBene :-)
RispondiEliminaVisto che non devi rispondere alle mie domande, perché non approfitti del tempo risparmiato per scrivere l'articolo sulla luce? ;-)
RispondiEliminaVedrò cosa si può fare ;-)
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