Allora, sulle recenti alluvioni genovesi ci sarebbero tante cose da dire.
E i crudi, chiari numeri le dicono meglio di tante elucubrazioni.
Partiamo col discorso popolazione e cementificazione.
Genova è creduta una città di mare, avendo il più importante e grande porto italiano. Però i genovesi vivono sulla terra, non sull'acqua, e ciò fa di Genova una città di montagna, vista l'assenza quasi totale di zone pianeggianti e la ripidità estrema dei monti su cui è costruita (anche se a due passi dal mare).
Genova ha oggi circa 600000 abitanti (tanto per fare confronti internazionali, quindi paragonabile a una Francoforte sul Meno, per esempio).
E a cavallo tra gli anni '70 e '80 Genova aveva raggiunto quasi i 900000 abitanti (paragonabile quindi a una Colonia, per esempio).
E questo in una città che non ha lo spazio: i monti crescono subito dal mare (come accennato sopra), non c'è uno spazio veramente utilizzabile tra i monti e il mare.
Guardando la topografia della città (comprese le valli che vanno verso l'interno)... si vede subito che lo spazio materiale a Genova può accogliere 200000, al massimo 300000 persone. Non di più.
Ma oggi sono il doppio, almeno.
E trent'anni fa erano il triplo, almeno.
Quindi a Genova - legalmente o illegalmente che fosse - si è costruito per la popolazione effettiva, non per la popolazione che lo "spazio Genova" poteva materialmente e veramente accogliere.
Ma la gente era là, ed era tanta (e per lo spazio a disposizione è ancora tanta)... cosa poteva fare la politica, l'amministrazione?
Costruire meglio sì, senza dubbio, ma costruire meno (e la quantità di cemento è il vero problema di Genova, non la qualità)... beh, un po' difficile, a meno di non trasferire con la forza buona parte della popolazione altrove.
Quindi portare in tribunale chiunque abbia costruito o permesso di costruire illegalmente è sacrosanto.
Ma prima di condannare chi ha costruito o permesso di costruire per il solo fatto di averlo fatto... riflettiamo un attimo sui numeri di cui sopra.
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
13 ore fa