Ecco, diranno molti appassionati di calcio, di nuovo uno scandalo nel calcio in Italia. In Germania queste cose non potrebbero mai succedere. Lì c'è ben altra serietà.
Del resto i tedeschi nel 2006 chiedevano che l'Italia fosse esclusa d'ufficio dai Mondiali a causa di calciopoli per preservare l'immagine del torneo (in realtà lo chiedevano per paura, visto che storicamente tra Italia e Germania, quando serve vincere nello sport, sono i tedeschi a tornare a casa con le pive nel sacco e così successe anche nel 2006, dove gli arbitri non erano certo moggiani).
Bene, a parte le polemiche mie personali da italiano in Germania per il 2006, quattro piccole premesse.
Io vivo in Germania.
Io sono italiano.
Io sono un appassionato di calcio.
Io seguo il calcio tedesco quanto quello italiano.
Bene, premesso ciò... è vero: in Germania quello che sta succedendo ora in Italia non potrebbe (quasi) mai succedere.
Ma le prime tre righe di questo articolo rimangono comunque sbagliate e fuorvianti.
In Germania i processi (penali e sportivi) in corso non potrebbero esserci pur essendoci un panorama di scommesse e di corruzione calcistica esteso almeno quanto quello italiano. Non potrebbero esserci perché polizia e magistratura in Germania si muovono solo dietro denuncia (non esiste l'obbligatorietà dell'azione penale e tranne rarissimi casi... chi vuoi che denunci una partita comprata?).
Non potrebbero esserci perché in Germania la giustizia sportiva su questi temi si muove solo se si muove prima quella penale (in Italia non necessariamente).
È verissimo che in Italia poi spesso questi scandali si chiudono a tarallucci e vino. Non sarò certo io ad arrampicarmi sugli specchi per negarlo.
Ma in Germania risparmiano pure i tarallucci e il vino. Oltre che le spese per indagini e processi.
Altro che genovesi, ebrei o scozzesi.
Saluti,
Mauro.
Moltissimi encomi (5, 2, 4)
2 minuti fa
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