Venerdì nel tardo pomeriggio ero nella sala d'aspetto alla stazione di Duisburg che aspettavo il treno per tornare a casa a Colonia.
A un certo punto entrano due poliziotti per un controllo documenti, dicendo a voce alta, ma senza urlare: "Controllo documenti, per favore mostrate i vostri documenti di identità".
A parte il fatto che un controllo così a me non è mai capitato, né in Italia né in Germania, comunque nulla che mi sorprenda. Anzi, la sorpresa è che una cosa del genere non mi sia mai capitata prima, visto quanto giro (anche località talvolta poco raccomandabili).
Va be', tiro fuori il portafogli e faccio per tirare fuori la carta d'identità quando il poliziotto che operava il controllo (l'altro controllava la situazione dalla porta della sala d'aspetto) mi dice "Va bene così, lasci stare" (la carta d'identità non era ancora visibile, quindi lui non poteva sapere se era tutto a posto) e prosegue nel controllare gli altri presenti.
Ho così la faccia da persona onesta?
Oppure (visto l'abbigliamento abbastanza elegante e un libro tedesco impegnativo che avevo in mano) ha pensato che fossi tedesco mentre gli altri (in abbigliamento da lavoro e con al massimo l'ipod ma nulla da leggere, tanto meno in tedesco) magari erano immigrati?
Chissà che faccia avrebbe fatto a scoprire invece che probabilmente ero l'unico in quella stanza a non avere documenti tedeschi, bensì stranieri :-)
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
14 ore fa
Secondo me il poliziotto dopo aver visto il libro "Cappuccetto Rossen" non ha ti ha più considerato un soggetto socialmente pericoloso.
RispondiEliminaIl libro era "Die Larve" di Jo Nesbø :-)
RispondiElimina...in realtà il poliziotto sapeva benissimo che appartieni all'AIRE e che dunque non rappresenti un pericolo prossimo per la Germania ma solo remoto e per l'Italia. In conclusione non gliene fregava un fico secco. ^_^
RispondiEliminaO forse avrà avuto paura dell'AIRE? :-D
RispondiEliminaI membri dell'AIRE godono di protezioni alte ed oscure. Di più non dico e non posso dire...
RispondiElimina@ Mauro: probabilmente la famosa impiegata delle Poste italiane, la famosa madrina dell'AIRE deve avere delle conoscenze presso me forze dell'ordine tedesche affinché i membri dell'AIRE dislocati in Germania non abbiano noie: ha passato le foto dei suoi protetti nascoste in bottiglie d Barolo e grazie alla sua posizione strategica appunto alle poste le bottiglie sono potute arrivare indenni fino in Germania prima che qualcuno se le scolasse direttamente all'ufficio postale o le dirottasse a casa propria....
RispondiElimina@ Paolo: soprattutto di quella di Cappuccetto Rossen.....
Cappuccetto Rossen... il nuovo modo di denominare il famoso "grande vecchio" che tira le fila di tutto...
RispondiEliminaBrivido....terrore.....raccapriccio!!!!
RispondiEliminaEsatto : il Grande Incappucciato, che tutto governa, tutto vede, tutto sa. Gran maestro dell'AIRE e della confraternita dei sette.
RispondiEliminaUn po' come il Grande Puffo?
RispondiEliminaricky
Ricky, per il tuo bene ti consiglio di non fare sarcasmo su certe cose, soprattutto quando c'è di mezzo la Confraternita dei Sette...
RispondiEliminaVedo che ora, tu stesso intimorito, hai scritto maiuscolo cio' su cui dici che non e' dato scherzare.
RispondiEliminaMa il mio non era sarcasmo...
Evidentemente neanche tu hai ben chiaro cosa cela realmente il nome "Grande Puffo".
Meglio cosi', se lo sapessi poi dovresti essere puffato!!
Ricky
...la Confraternita dei Sette....Nani?
RispondiEliminaTu ormai sai troppe cose Barbara...
RispondiEliminaIo ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Canoe condotte dai miei fratelli e da Paolo al largo del super bacino. E ho visto sprazzi di gioia balenare negli occhi all'arrivo del carrello per la merenda da Riccardo. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo.....
RispondiEliminaNostalgia di Tegolini...
RispondiElimina...nostalgia per i tempi in cui si aveva ancora il tempo per fare merenda!
RispondiEliminaVisto che vengo tirato in ballo:
RispondiEliminaTra noi umani, molti momenti vanno inevitabilmente perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia...
Altri momenti potrebbero non andare perduti, ma per questo necessitano di chiarimenti.
P.S. qui, una rara immagine del "Grande Vecchio"
http://alanford.wikispaces.com/
Ricky
Ho l'impressione che vi stiate divertendo. Bravi :-)
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