Sta provocando un putiferio il cartello affisso da un negoziante di Empoli con scritto "Vietato ai cinesi se non parlano italiano" (qui l'articolo completo).
Non voglio mischiarmi ai tanti cori da tragedia greca sul razzismo (se proprio siete antirazzisti, strillate di meno quando capitano eventi come questo e fate di più durante la vostra vita quotidiana), però due domande vorrei porle:
1) Ma il negoziante si è reso conto che così ottiene l'opposto di ciò che vuole? Infatti un cinese che parla l'italiano non gradisce e quindi non entra... mentre un cinese che non lo parla non capisce il cartello ed entra tranquillo...
2) Cosa succede se arriva un turista cinese che non parla italiano?
Saluti,
Mauro.
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