giovedì 5 dicembre 2024

Il fraintendimento linguistico sul fast food

Quando parliamo di fast food c'è sempre un fraintendimento.
Tutti pensiamo sempre a qualcosa di economico, sì veloce, ma anche, anzi soprattutto, da quattro soldi.

In realtà non è così.
L'immagine di cui sopra è dovuta a quello che crediamo di conoscere delle grandi catene tipo McDonald's o Burger King... ma così cadiamo in errore.

A parte il fatto che queste catene non sono in realtà per niente economiche, perché per valutarle dobbiamo considerare il rapporto qualità/prezzo (e nella qualità entrano anche il servizio - di fatto inesistente - e l'ambiente - generalmente di qualità infima - non solo il valore degli ingredienti), il discorso è più ampio.
E molto diverso da quello che crediamo.

Cosa significa "fast food"?
Semplicemente "cibo veloce".
Il termine non ha nulla a che fare con la qualità o con il prezzo. Ma solo con il tempo che passa tra l'ordine e la consegna di quanto ordinato.
Una pasta aglio, olio e peperoncino è - per esempio - non certo più lenta di un hamburger da preparare (a meno che quest'ultimo non sia precotto e solo velocemente riscaldato).
E vale per tanti altri piatti della cucina mondiale. Piatti spesso preparati con ingredienti di eccellenza.

Il vero senso del termine "fast food" è che tu devi aspettare poco prima di averlo nel piatto o in mano.
Non c'entra niente con quello che paghi.
Il cibo veloce può anche essere di altissima qualità e con ingredienti assolutamente nobili. E quindi caro, costoso (e giustamente, aggiungo io).
Il suo senso è la velocità, non il costo o la qualità (che possono essere anche entrambi notevoli senza con questo togliere nulla al concetto di "fast").

Saluti,

Mauro.

5 commenti:

  1. belin, torta di riso, polpettone, pasqualina, focaccia... Tutto estremamente FAST.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La pasqualina non so se sia così fast (magari io citerei la farinata al suo posto), ma su tutto il resto hai ragione da vendere... e comunque la torta di riso è finita 😜

      Elimina
  2. Ti sei messo ad accettare i commenti anonimi o hai un sistema per capire chi c'è dietro?
    Nautilus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sto invecchiando, ho deciso che (pur senza cambiare la descrizione in testa al blog) d'ora in poi cancello solo i commenti inopportuni.
      E poi i pochi commentatori standard ormai li riconosco dallo stile, non hanno bisogno di firmarsi 😉

      Elimina
    2. Anch'io, per il mio blog, apprezzo l'idea di the fewer the merrier.
      Nautilus

      Elimina