lunedì 3 gennaio 2022

Omicron e Delta: un po' di matematica

Con l'arrivo della variante Omicron ho pensato di fare fare di nuovo un po' di matematica sul virus, matematica che ho espresso in questo thread e che qui cerco di esprimere in testo unico, con maggior chiarezza (spero).

Sia chiaro: io qui faccio matematica. Per le questioni mediche e biologiche relative al virus rivolgetevi a chi è competente nel settore (virologo, immunologo, biologo), noi fisici e matematici non lo siamo (al massimo possiamo occuparci di epidemiologia).
E in questo thread si parlerà solo di matematica (anche se, ovviamente, applicata all'epidemiologia). Per come funzionano, cosa sono e come agiscono Omicron e Delta... vedasi sopra.

Al momento tutti gli studi (ovviamente ancora da verificare, essendo tutti freschi, recenti) sembrano confermare che la variante Omicron sia più contagiosa ma meno grave, meno letale della variante Delta.
Cosa significa questo?
Che a parità di condizioni Omicron infetterà più gente di Delta, ma tra coloro che verranno infettati una percentuale minore finirà in UTI o morirà.

È una buona notizia o una cattiva notizia?
Dipende da vari fattori.
Una risposta ce la può dare la matematica.

Facciamo un esempio con numeri fittizi (non reali), ma semplici.
Questo per rendere più semplice il concetto, visto che è il concetto quello che conta, quello che voglio far capire.
Una volta capito il concetto, potrete poi fare i conti con i numeri corretti, reali (senza dimenticare però che sono provvisori, visto che la situazione è in continua evoluzione).

Poniamo le seguenti ipotesi (ribadisco: numeri fittizi, mi interessa il concetto).
a) Omicron infetta - nelle condizioni attuali - 100 persone ogni 100000 abitanti, Delta ne infetta "solo" 50;
b) Ogni 100000 infettati da Omicron, 50 hanno un decorso grave della malattia (UTI o decesso), mentre con Delta in 100 hanno decorso grave.

Cosa significa questo? Date queste premesse che conclusioni possiamo trarre?
Che in un paese come l'Italia, circa 60 milioni di abitanti, si avrà la seguente situazione.
Ipotizzando solo Omicron: 60000 infettati (si usa la proporzione 60000000:x=100000:100), dei quali 30 con decorso grave, cioè UTI o decesso (proporzione 100000:50=60000:x).
Per Delta invece 30000 infettati (nella prima proporzione di cui sopra si sostituisce 100 con 50), di cui 30 con decorso grave (nella seconda proporzione di cui sopra si sostituisce 50 con 100).
Questo è il caso di "equilibrio".
Ho ipotizzato Omicron doppiamente contagioso, ma grave/letale la metà.

Nella realtà ovviamente non è così semplice, possono esserci (anzi ci sono) valori relativi di contagiosità e letalità diversi tra Omicron e Delta. La situazione di "equilibrio" di cui sopra è un caso limite (non impossibile nella realtà, ma estremamente improbabile). Bisognerà quindi rifare i conti con i valori reali, magari anche variabili nel tempo.
Ma le proporzioni da usare sono le stesse di cui sopra (sostituendo 100 e 50 con i valori corretti), la matematica è esattamente la stessa.
E, come vedete, matematicamente il concetto è semplice.

Ma tutto questo cosa ci dice?

Ci dice due cose.

1) Non basta dire "più contagioso" ma "meno letale", bisogna vedere quanto più contagioso e quanto meno letale per vedere se la notizia è buona o cattiva. Io vi ho fatto l'esempio di "equilibrio". Voi potete provare a giocare con altri numeri e vedere cosa succede (unica regola: usare sempre valori di contagiosità superiori per Omicron e valori di letalità superiori per Delta).

2) Il mio esempio parte dall'assunto che Omicron e Delta si diffondano a parità di condizioni esterne (o al contorno, come si dovrebbe dire in matematica), ma in realtà ci sono da fare alcune osservazioni.
2a) La situazione di partenza è diversa: all'arrivo di Delta i vaccinati erano pochi (in alcuni paesi zero) mentre all'arrivo di Omicron la maggioranza della popolazione (almeno nell'emisfero boreale) era vaccinata. Però gli studi e le osservazioni sul campo sembrano dire che, mentre i vaccini proteggono da Delta, Omicron li "buchi". Le due cose si compensano tra loro? Nessuno per ora lo sa.
2b) Ora che è arrivato o sta arrivando Omicron molto dipenderà da come lo affrontiamo. Se riusciamo a limitarne la diffusione allora con la letalità calerà anche la mortalità (definizioni: letalità = decessi per numero di infetti, mortalità = decessi per numero di abitanti). Ma se non riusciamo a limitarne la diffusione, allora il numero di infettati crescerà velocemente, in quanto il contagio cresce esponenzialmente, limitare il contagio significa rendere più piccolo l'esponente (sopra non ho tenuto conto dell'esponenzialità perché, per semplificare, ho voluto fare un esempio a "contagio completo"). Ma in questo caso la letalità rimarrà uguale (e inferiore a quella di Delta), ma la mortalità crescerà... e in base a quante persone lasceremo infettare potremmo anche ritrovarci con molti più ricoveri in UTI e molti più decessi che con la più letale Delta.

Quindi, come vedete, che Omicron sia più contagioso ma meno letale, meno portatore di casi gravi in sé non è né una buona notizia né una cattiva notizia.
Dipende da quanto lo lasciamo libero di diffondersi.

Ribadisco quanto detto all'inizio: le mie sono considerazioni matematiche, per ogni spiegazione di carattere medico e biologico rivolgetevi agli esperti del settore, non a me.
Grazie.

Saluti,

Mauro.

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