giovedì 9 dicembre 2021

Il presepe, Cristo e i rifugiati

Quando si parla senza sapere.
E quando i cattolici non conoscono il Vangelo.

Tanti, soprattutto cattolici, parlano di Cristo come di un povero rifugiato parlando del presepe, della nascita in una stalla a Betlemme..

A Betlemme Cristo nacque in una stalla (sì, grotta non può essere: il Vangelo parla di mangiatoia e io le mangiatoie le conosco nelle stalle, non nelle grotte, a meno che queste non vengano usate anche come stalle) non perché Giuseppe e Maria fossero in fuga o fossero poveri.
Erano a Betlemme per il censimento (non stavano fuggendo da nulla) ed erano in un alloggio di fortuna perché tutti gli alberghi erano pieni (non perché non potessero permetterseli).

Cristo, Giuseppe e Maria possono essere considerati rifugiati durante la fuga in Egitto per sfuggire a Erode. Anzi, lì lo sono veramente, senza se e senza ma (anche se nessun Vangelo ci racconta in realtà come vivessero in Egitto, se ben accolti, sbattuti in qualche campo di accoglienza o nascosti clandestinamente... onestamente, la terza è l'ipotesi che ritengo più probabile, ma è solo un'ipotesi mia).
Non certo quando si trovavano a Betlemme.

E il Vangelo lo dice chiaro.
Ma forse i cattolici preferiscono non leggerlo.

Sono poche righe, ma chiare: Luca, 2, 1-7.

Ma guarda un po' se un non credente deve insegnare il Vangelo ai cattolici 🤦🏿‍♂️

Saluti,

Mauro.

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