venerdì 20 ottobre 2017

Il fondamento del diritto

Le reazioni al caso Weinstein stanno dimostrando ancora una volta che per certi reati vale la negazione del diritto, visto che si ribalta l'onere della prova (anzi, per certi reati ci se ne frega proprio delle prove).

Ricordiamo una volta per tutte qual è la base del diritto: chi accusa deve provare la propria accusa.
Quando il diritto funziona non è mai l'accusato a dover dimostrare la propria innocenza, è sempre l'accusatore a dover dimostrare la colpevolezza dell'accusato.

Tutto qui.
Punto.

Saluti,

Mauro.

4 commenti:

  1. E il reato di stupro è l'unico in cui automaticamente viene messa sotto processo anche la vittima, se donna.

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  2. E' un argomento che mi trova particolarmente sensibile.
    Purtroppo, dopo 20 anni, posso dire con certezza che le "prove" sono svanite da tempo. Forse Asia Argento avrebbe dovuto denunciare subito lo stupro ma posso anche capire il perché non lo abbia fatto. Di buono c'è che, a quanto pare, non è stata l'unica a essere stata violentata e se l'aver parlato dopo 20 anni, non servirà ad ottenere giustizia per sé stessa, servirà almeno come campanello di allarme per tutte le donne che dovranno avere a che fare con quel "poverino".
    @CosmicMummy: hai pienamente ragione e pensa che, fino a non molti anni fa, lo stupro era rubricato come "reato contro la morale" e non come "reato contro la persona".

    Denunciare uno stupro è un atto di coraggio, reso ancora più difficile dal giudizio negativo nei confronti della vittima. Giudicata colpevole a priori. E nessuno chiede prove della sua colpevolezza: lo è in quanto donna.

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    1. In tutti i processi non si prende, o non si dovrebbe prendere, per "oro colato" quanto dice la presunta vittima ma si dovrebbero cercare prove e riscontri in supporto alla denuncia. Aggiungiamo che nel caso di uno stupro lo scontro è fra le due tesi: "mi ha costretto/lei ci stava", con in mezzo un giudice a cercare di capire quale sia la tesi più probabile. E per far ciò, purtroppo, devi indagare anche nell'intimo delle persone e vedere i loro comportamenti.
      Ed è questo che può dare l'impressione che anche la vittima venga messa sotto processo.
      Che un "no" sia "no" son d'accordo, il problema è dimostrare che tale "no" non sia un "sì" che per un motivo o per un altro, dopo l'incontro, si è trasformato in un "no".

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  3. @Shevathas: hai centrato in pieno il motivo per cui gli "uomini" stuprano.

    Sanno che se stanno attenti a non lasciare segni fisici hanno buone probabilità di non essere condannati.
    Ed è, in parte, il motivo per cui le donne sono restie a denunciare.

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