venerdì 27 marzo 2015

Una bolognese particolare

Chi mi conosce sa che io mangio spesso fuori casa.
Un po' per necessità lavorative (sono spesso in viaggio) un po' perché da single non è sempre divertente mangiare da solo a casa.

Quando sono nei ristoranti (sia quelli dove sono cliente fisso, sia quelli dove capito una volta o due per caso e basta) mi diverto anche a guardare come si comportano i clienti vari.

E ho notato che i clienti... sono alla fine la parte peggiore della gastronomia.

La maggioranza sono cafoni, ignoranti, prepotenti.
Cafoni: non sanno comportarsi a tavola.
Ignoranti: non sanno scegliere (e mangiare) i piatti, né tantomeno abbinare cibi e bevande.
Prepotenti: cuochi e camerieri non sono persone che ti servono, ma schiavi al tuo servizio.

(Riguardo all'ultimo punto qui in Germania c'è un detto: Der Kunde ist König, cioè Il cliente è re... peccato che molti clienti si credano non König ma Gott, cioè Dio).

Io dico solo: meno male che non lavoro in gastronomia... se no il ragù ragout per la bolognese lo farei non con carne di manzo ma con carne di cliente!

Saluti,

Mauro.

4 commenti:

  1. Come dico io: "Il cliente ha sempre ragione, fino a quando non ha torto!".
    Quindi diamo il via alla preparazione del ragout. :-)

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  2. Cioè, in pratica, il cliente ha raramente ragione ;-)

    Comunque da questo punto di vista qua mi fanno pena soprattutto i camerieri dei ristoranti di lusso.
    In un ristorante di bassa categoria se il cliente esagera, il cameriere lo manda a quel paese.
    In un ristorante di lusso (o comunque di un certo livello) il cameriere sarà sì pagato di più... però - a meno di non venir aggredito fisicamente - è obbligato a ingoiare tutto e anche di più.

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  3. Proverbio cinese: "Se il cameliele insultelai, uno sputo nel piatto in cambio avlai!". :-)

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  4. Versione mauriana (se Mauro fosse cameriere): "se il cameriere insulterai, il naso rotto ti ritroverai" :-)

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