domenica 16 novembre 2014

Non riesco a scriverne

E la mia Genova, la mia Liguria (e non solo loro) sono di nuovo in totale emergenza, sono distrutte e violentate.

Ci sarebbero tante cose da dire, da scrivere. A livello tecnico, scientifico, legale, politico. E, almeno per quanto riguarda la parte tecnica e scientifica, pur non essendo geologo o meteorologo qualcosa da dire la avrei (anche su legalità e politica, ma lì comunque con meno cognizione di causa).

Però non ce la faccio e in fondo non sarebbe neanche giusto: scriverei troppo col cuore e troppo poco con la testa.

Ne scriverò - forse - più avanti, quando tutto sarà finito e potrò disquisirne senza essere schiavo delle emozioni.

Per ora posso solo dire: fatti forza, Genova, rialzati e scrollati di dosso il male come hai sempre fatto in passato. Ne hai passate tante (non solo alluvioni) ma niente ti ha mai ucciso. E niente lo farà neanche ora.

Saluti,

Mauro.

9 commenti:

  1. Comincio dalla fine del tuo articolo: io mi auguro che il tuo auspicio si avveri ma non succederà, se continua così.

    Ha cominciato a piovere questa primavera e non ha ancora smesso: la terra è ormai zuppa e incapace di assorbire l’acqua che continua a cadere. Pochi giorni di tregua tra una pioggia e l’altra non sono sufficienti a risolvere una situazione che, ormai, è tragica.
    E, per capire questo, non serve essere geologi.

    Per comprendere che siamo alla frutta, a me è bastato guardare la marea di pietre e terra che il 4 ottobre ha invaso la strada dove abito: una parte, una piccola parte (per ora) della collina si è sbriciolata, una cosa mai successa prima a sentire chi, in questa zona, ci vive da una vita.

    Sono in tanti ad avere la responsabilità di queste alluvioni, a cominciare da chi ha costruito sul Bisagno e ha avuto l’alzata di ingegno di restringerne il corso, continuando con chi, potendo fare qualcosa per migliorare la situazione, si è trincerato dietro scuse pietose e improbabili.

    Farne l’elenco, secondo me, è inutile: le colpe che, passando per il centro, iniziano a destra e finiscono a sinistra (o viceversa, se lo preferite) sono sempre tese a discolpare chi, in quel momento, è al potere. Tutti, però, hanno un comune denominatore: la responsabilità è sempre di altri… E la Liguria si sta sgretolando sotto i nostri piedi.

    Tutti parlano di interventi di emergenza, di interventi risolutivi ma poi, appena fuori dall’occhio del ciclone, se ne lavano le mani. Io ho la quasi certezza che verrà creata l’ennesima “Commissione Vattelapesca” per valutare i provvedimenti da prendere per risolvere questa situazione ma sono altrettanto sicura che, tra qualche mese, i componenti saranno riuniti intorno a un tavolo a giocare a ramino. Salvo poi, alla prossima alluvione, discolparsi scaricando la responsabilità per i mancati interventi sulle spalle dei soliti “altri”.
    Sapete quando cambierà qualcosa? Quando a lasciarci la ghirba sarà il figlio di qualche politico. Solo allora i meccanismi si metteranno in moto per riportare la situazione a un livello accettabile.

    Speriamo solo che nel frattempo, la Liguria non sia già franata in mare…

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  2. Faccio una correzione: ho scritto 4 ottobre ma volevo scrivere, naturalmente, 9 ottobre: ho fatto un fritto misto tra le date delle 2 ultime alluvioni. Pardon! :-(

    Premetto che l'idea non è mia ma di uno spettatore che ha telefonato a Primocanale. Idea che, sinceramente, trovo ottima: utilizzare il Genio Militare per mettere in sicurezza il nostro territorio. La mia domanda, polemica è ovvio, è questa: ritenete possibile che in tanti decenni nessuno di coloro che ci ha governato abbia mai pensato a questa possibilità, anche in considerazione del fatto che il Genio Militare, in questo tempo di pace, è sottoutilizzato? A voi la risposta.

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  3. Si che sarà così, la Superbae la Liguria si rialzano sempre, però tutti dovrebbero ricordarsi di trattare meglio la nostra regione così martoriata.
    Un abbraccio Mauro!

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  4. @ Serena
    Il Genio Militare per le emergenze viene già coinvolto (io stesso ricordo quello che facemmo per le alluvioni del 1994... da militare ero nella Compagnia Genio Guastatori...).
    Per il lavoro fuori emergenza in un paese serio il Genio Civile dovrebbe bastare.

    @ Miss
    Grazie, Miss... però sarebbe anche ora che la Superba non debba aver più bisogno di rialzarsi perché finalmente non cade...

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  5. Partendo da tutto quello che è successo, si possono fare 2 ipotesi. O il Genio civile non è intervenuto o ha fatto un pessimo lavoro.
    Se non è intervenuto, a questo punto, che rimanga pure dove sta.
    Se, invece, lo ha fatto, lasci perdere.
    Probabilmente il Genio Militare, riuscirebbe a mettere qualche pezza e a darci un attimo di respiro.

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  6. ma lasciamo il Genio MIlitare all militare, che non é la Croce Rossa e che i militari oramai sono professionisti e non reclute forzate senza o quasi competenze realmente militari. Non si puo' continurare a metterci una pezza, non si puo' continuare a basarsi su volontari di buona volontà. Invece con rigore militare si dovrebbe imporre la regola della MANUTENZIONE,, MANUTENZIONE E ANCORA MANUTENZIONE, ci avete rotto con tutte le vostre opere straordinarie che poi ordinariamente non fanno oggetto di alcuna manutenzione, e perdendo cosi' il loro significato ! Utilizzate le risorse economiche per migliorare la qualità dela vita di chi abita una regione con un particolare e troppo a lungo sottovalutato profilo idrogeologico: create posti di lavoro facendo pilire pulire i boschi e i greti dei torrenti le strade e occupatevi periodicamente di verificare che i tombini non siano ostruiti ( qui da me ti accorgi che hanno previsto forti precipitazioni quando al mattino andando al lavoro, vedi le autobotti che si fermano in posti strategici per ripulire le bocche di scolo delle acque piovane E SUCCCEDE OGNI VOLTA CHE SONO PREVISTE FORTI PIOGGE!).
    Ma qualcuno in regione, si rende conto di quanto benefico sia a 360° il termine manutenzione??? Non solo migliora la qualità dela vita di chi abita o transita in una data località, ma anche offre posti di lavoro e con la situazione che c'é non solo a Genova ma in Liguria di lavoro ce ne sarebbe per migliaia di persone e per generazioni!!!! e che diamine! ma ci arriveranno un giorno o l'altro i nostri politici e fare il grande passo o bisogna fare la rivoluzione??? SInceramente sono in sfiduciata fibrillazione aspettando di vedere cosa accadrà per il seguito....
    Bb / Genovese espatriata in collera!!!

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  7. Beh, Barbara, in altri momenti ti avrei detto "calma, rilassati".

    Oggi ti dico: "che la tua incazzatura aumenti e sia da esempio!".

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  8. impossibile rilassarsi di fronte a certe cose!l la differenza che più e sempre mi é saltata agli occhi da quando abito qui é la manutenzione. Credo di poter affermare che qui le persone sono in generale meno civili che a Genova ( e credo che l'antipatia che ho per la french attitude, sia conosciuta urbi et orbi), magrado cio' tutto risulta più bello più curato e più pulito...e meno pericolante in caso di intemperie. Praticamente tutto cio' che spazio comune é regolarmente soggetto a manutenzione: é routine, é una routine che crea impiego e che ti permette di vivere in decoro gradevole e in un ambiente più facile a vivere. In Italia tutto cio`che dovrebbe essere normale e duraturo affinche i cittadini possano vivere meglio, é "straordinario". A me straordinaria pare l'italica rassegnazione! qui ci vuole una rivoluzione!!!

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  9. Ma infatti, carissima, di rilassarti te lo avrei detto in altri momenti. Non certo.

    Neanche io ora sono rilassato. Col cazzo che sono rilassato al proposito!

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