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mercoledì 17 novembre 2021

Il Genoa, gli statunitensi e Preziosi

Premessa: sempre e comunque forza Genoa.
In Italia il calcio è il Genoa.
Tutto il resto è imitazione di scarsa qualità (tranne il Torino).

Ma ora passiamo alle cose materiali odierne... lasciamo da parte la realtà vera (la realtà non è la materia, non sono gli scudetti recenti, sappiatelo voi tifosi di squadre a strisce... la realtà è la storia, la realtà va oltre i numeri... e la storia siamo noi, non voi).

Le cose materiali odierne dicono che (finalmente) il Genoa non è più di Preziosi.
Era ora.

L'unico presidente che ci ha portato due volte in serie C (anche se la prima non era ancora nominalmente presidente ed è riuscito con mastrussi poco rispettabili a far annullare la retrocessione... io ve lo dico da genoano: nel 2004-2005 ci hanno anche fatto pagare l'illegale ripescaggio del 2002-2003).
Perché sì, nel 2002-2003 comandava giá Preziosi.
Io sono vecchio, me lo ricordo Preziosi che già a febbraio 2003 si presentava al Pio XII (i genoani sanno cos'è) dicendo che avrebbe rifatto grande il Genoa (nota: a febbraio 2003 il Genoa era in bassa serie B, ma fuori dalla zona retrocessione):
E Preziosi - senza avere le azioni (il Genoa lo acquistò ufficialmente nel luglio successivo... ma appunto, ufficialmente... in realtà comandava già da febbraio, per sua stessa ammissione, quindi ci sarebbe da chiedere qualcosa al tribunale di Treviso che gestì legalmente l'apparente insolvenza di Dalla Costa e l'apparente acquisto di Preziosi) - prese il timone e da allora la squadra sprofondò... retrocedendo una prima volta in serie C.
Ma grazie al caso Catania fummo ripescati.
Peccato che pochi ricordino che Preziosi prima della fine del campionato (e pur non essendo ancora ufficialmente proprietario del Genoa) si scagliò contro il Catania per poi diventarne alleato a fine campionato, quando ufficialmente il Genoa retrocedette (cosa che in realtà Preziosi voleva, anzi aveva provocato... ma grazie alle cazzate fatte dal Catania, Preziosi vide un'ottima possibilità commerciale che senza quel casino non ci sarebbe stata).

Poi quel che è successo nel 2004-2005 lo sappiamo tutti.
La famosa valigetta (che poi valigetta non era, ma solo busta) ci riportò in serie C.
E fu giusto, perché il tentativo di manipolare le cose obiettivamente ci fu, anche se chi ha visto la partita ha visto benissimo che fu un tentativo, ma che la partita fu vera.
Ma, vera o no che sia stata la partita, Preziosi fece una cazzata (e conoscendolo la fece consapevolmente, in quel momento a Preziosi conveniva retrocedere. La serie A costava troppo).
Lui non pagò il Venezia per garantirsi la serie A sperando di non venir beccato.
Lui pagò il Venezia per garantirsi la serie C sperando di venir beccato.

Ora qualcuno di voi salterà su dicendo...
...ma Preziosi ci ha poi portato in Europa!
...ma Preziosi ci ha tenuto in serie A più di ogni altro!

Sì, ma...

Nel 2008-2009 il Genoa arrivò quinto in campionato e si qualificò per l'Europa League. Ma si qualificò per l'Europa League perché Preziosi non voleva andare in Champions' League (in realtà lui non voleva andare in Europa in assoluto, ma quel Genoa era troppo forte)... e quindi permise alla Fiorentina di recuperare da 0-3 a 3-3 nello scontro diretto e a qualificarsi lei per la Champions'.

Ma la cosa veramente grave avvenne nel 2014-2015.
Il Genoa arrivò sesto, qualificandosi di nuovo per l'Europa League. Ma Preziosi non voleva andare in Europa. E quindi fece in modo di non ottenere la licenza UEFA (cosa che gli sarebbe costata due lire... ma a lui interessava non andare in Europa, quindi per lui anche due lire erano troppo).
Tra le altre cose in quell'occasione Preziosi offese veramente a morte il Genoa e i genoani, visto che la squadra arrivata settima, e che quindi prese il posto del Genoa, fu la Sampdoria.
E, visto l'andamento del campionato, Preziosi sapeva in anticipo, prima delle scadenze UEFA, che se non sistemava le cose ne avrebbe approfittato l'altra squadra cittadina.
E lui fece quel che fece (o meglio non fece) volutamente in spregio del Genoa.

E poi ci ha tenuto sì in serie A più di ogni altro.
Ma perché gli serviva per i suoi maneggi! (O, come diciamo a Genova, per i suoi mastrussi).
Cioè, siamo sinceri: credete veramente che uno che a ogni finestra di mercato (sia estiva che invernale) cambia mezza squadra (ok, qui sono stato buonista... in realtà Preziosi a ogni finestra di mercato ha sempre cambiato ben più di mezza squadra) sia interessato al calcio?
O c'è qualcosa d'altro dietro? (Domanda retorica: c'è, eccome se c'è).

Tra le altre cose ci ha tenuto in serie A con una serie A a 20 squadre. Mica chissà quale impresa, visto che tra 20 squadre qualche squadra di scappati da casa c'è sempre. Ci sarebbe riuscito con la vecchia serie A a 16 squadre, dove le squadre di scappati da casa praticamente non esistevano?

Come vedete, se si ama il Genoa obiettivamente non si può amare Preziosi.
Ditemi quel che volete, ma i vari Berrino, Fossati e Spinelli con tutti i loro difetti e casini hanno comunque mostrato molto più rispetto verso il Genoa e i genoani di quanto abbia fatto Preziosi, nonostante i risultati sportivi.

Bene.
Ora Preziosi è comunque quasi fuori (quasi perché purtroppo, pur avendo venduto, rimane nel CdA del Genoa), quindi possiamo guardare al futuro.

Cosa faranno gli statunitensi di 777 Partners?
Beh, per prima cosa va detto che (per fortuna) non sono digiuni di calcio europeo, avendo già una partecipazione nel Siviglia in Spagna.
E loro sono investitori, non mecenati... quindi si spera che gestiscano il Genoa come un'azienda (e ciò significa anche non rivoluzionare la squadra due volte l'anno... nessuna azienda seria cambia il proprio personale due volte l'anno).
E se vogliono investire nel calcio, sanno che anche nella migliore delle ipotesi il ritorno - diretto o indiretto che sia - non è comunque immediato.
Ed essendo investitori esperti si spera che abbiano coscienza della cosa e si regolino di conseguenza.

Insomma, per noi genoani ci sono ancora tanti dubbi... ma si apre comunque una nuova era.

E comunque... peggio di Preziosi non si può fare.
Quindi il futuro è nostro.
Il futuro è comunque luminoso.
O per lo meno più luminoso di quel che poteva (e voleva) darci Preziosi.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Però Zangrillo presidente anche no!
Uno che dichiarò il virus clinicamente morto provocando quindi aperture che ci sono costate morti su morti.
In pratica un assassino!

giovedì 9 maggio 2019

Contro il rimborso ai "truffati"

Ora vi racconto una storia. Una storia personale. Vera.

Quasi 15 anni fa mio papà ha investito qualche soldino in azioni CaRiGe (credo ca. 3000€, non ricordo bene, comunque la cifra precisa non è importante).
CaRiGe. Per voi oggi significa Banca CaRiGe. Per noi vecchi genovesi significa Cassa di Risparmio di Genova e Imperia.

Poi papà si è ammalato e non se ne è più curato. Aveva altri problemi.
Quando è mancato quelle azioni sono andate, come legge prescrive, metà a mia mamma e metà a me (cioè metà al coniuge e metà ai figli, ma io sono figlio unico).
Ora entrambi possediamo meno di 0,01€ di azioni della CaRiGe.

E no, non ne abbiamo vendute: le abbiamo tenute tutte. La quantità di azioni che io e mamma possediamo è in totale la stessa di quando papà le comprò.
Oggi con 3000€ rischio di comprarmi tutta CaRiGe, immobili esclusi.
Però non chiederò nessun rimborso truffati, visto che la prima truffa è il rimborso stesso: noi abbiamo investito male. Nessuno ci ha costretto a farlo.
E dico "noi" coscientemente: io, ai tempi, se fossi stato a Genova e non in Germania avrei accondisceso al suo investimento. Anzi ci avrei aggiunto di mio.

E quello che sta dopo il primo dei due punti nel passaggio sopra scritto vale per almeno i tre quarti (e mi tengo basso) dei cosiddetti "truffati" (e vale per tutte le banche nei casini, non solo per CaRiGe).
Non sono truffati (o "risparmiatori", come i grillini vogliono farli passare). Nella maggioranza sono semplicemente investitori coscienti dei rischi che correvano e che hanno avuto sfortuna. O che hanno calcolato male per scarse conoscenze (ergo ignoranti).

Quindi il rimborso generalizzato è una truffa verso tutti quelli che non hanno investito in dette banche.
Qualche truffato c'è stato veramente. E questi meritano sì il rimborso. Ma sono una minoranza.
La maggioranza ha investito conoscendo i rischi. Magari non conoscendo nei dettagli ogni signolo rischio, ma comunque sapendo che non era un investitmento sicuro al 100%. Che nessun investimento può essere sicuro al 100%.

E no, l'essere truffato o no non dipende dal tuo essere ricco o povero (il M5S vorrebbe far passare tutti i poveri come truffati).
Dipende dalle informazioni che ti sono state messe a disposizione al momento dell'investimento: possono quindi benissimo esserci ricchi truffati e poveri non truffati (anche se obiettivamente è più facile che il povero, non esperto di questioni finanziarie, venga truffato).

Saluti,

Mauro.

martedì 20 novembre 2018

Domande di un ignorante in economia

Salvini ha dichiarato che lo spread scenderà e se non succederà sarà perché qualcuno specula contro l'Italia. Ma che il governo saprà impedirlo.
Ora, facciamo finta che l'Italia sia vittima di speculatori (cioè, non nego che esistano speculatori, ma che ce l'abbiano particolarmente con l'Italia).
Qualcuno mi sa spiegare come oggi un governo da solo può impedire le speculazioni?
Che poi mi faccio anche un'altra domanda: come fai a distinguere uno speculatore (cioè chi ti danneggia di proposito per guadagnare) da un investitore (cioè chi semplicemente pensa alle proprie finanze, ma non ti danneggia di proposito)?
Entrambi operano sugli stessi mercati/prodotti.
Ora qualcuno mi dirà: uno speculatore è disonesto, un investitore no.
Però... uno può speculare anche senza infrangere la legge. E allora?

Sono domande di un ignorante in economia.
Ogni risposta è gradita.

Saluti,

Mauro.