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giovedì 23 aprile 2020

La app e il virus

Tutti ormai sappiamo della app "Immuni" per il tracciamento del Covid19.
Io non ho le competenze per valutare tecnicamente la app in sé e, oltre ciò, non voglio lasciarmi andare a dietrologie varie (anche se forse non sarebbero proprio dietrologie, date informazioni riservate che ho).
Però ci sono tre domande che sorgono comunque spontanee, indipendentemente dalle informazioni e dalle competenze che uno ha o meno.

Domanda numero 1
Come può un'app di tracciamento funzionare se non ci sono test a tappeto? Per lo meno se non ci sono test per tutti i sintomatici?

Domanda numero 2
Si dice che già diciamo tutto (o quasi) di noi a Google, Facebook & co., quindi che male c'è a dirlo al governo? A parte che a Google, Facebook & co. la maggioranza di noi dice meno di quel che si racconta... loro non possono modificare le leggi in base alle informazioni raccolte. Un governo sì. Non è pericoloso?

Domanda numero 3
Visto lo scopo della app, in un mondo ideale dovrebbe venire cancellata automaticamente appena finita la pandemia. Qualcuno ha pensato a questo?

Saluti,

Mauro.

sabato 11 aprile 2020

Chi vuole la riapertura delle librerie?

Scusatemi, ma stavolta faccio dietrologia.
Chi mi conosce sa che in genere odio la dietrologia.
Però stavolta tutti gli indizi e la logica portano in questa direzione.
E io non vado mai contro la logica.

Io sono un bibliomane, ho una biblioteca di migliaia di volumi a casa e considero la cultura un bene essenziale... ma stavolta sono completamente contro!!!
La riapertura delle librerie non è essenziale, non è prioritaria.
Anzi: è pericolosa!

In libreria tu tocchi i libri, li sfogli, chiedi consigli ai librai, faccia a faccia.
Lasci tracce dappertutto.
Come si fa a sanificare ogni libro toccato?
Come possono gli addetti sapere quali libri sono stati toccati e quali no?

E, al di là dei discorsi sanitari, quanti clienti avranno le librerie da martedì?
Siamo sinceri: nessuno o quasi!
Ma perderanno i sussidi, essendo aperte.
Quindi: nessun sussidio e nessun incasso.
A pensar male si fa peccato... ma la grande distribuzione (COOP, Conad & co.) ci guadagna senza se e senza ma e le catene legate direttamente agli editori (Mondadori, Feltrinelli, ecc.) probabilmente se la caveranno... le librerie indipendenti invece spariranno.

Chi ha spinto per ciò?

Leggete questo articolo scritto da librai.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 20 maggio 2015

Preziosi, il Genoa e l'Europa

Il Genoa è una squadra di calcio di grande tradizione e molto gloriosa. È la squadra più antica d'Italia, ha vinto nove scudetti e ha vari altri record.
Però va sinceramente detto che dalla fine della seconda guerra mondiale in poi... non è che abbia ottenuto molto. Spesso in serie B, due fugaci apparizioni in Europa, generalmente un onorevole galleggiamento e poco più.

Da un po' di anni però il mio Genoa è stabilmente in serie A e spesso con ottimi risultati. Questo è merito in primis del presidente Enrico Preziosi (ma anche dell'allenatore Gasperini, antipatico e un tempo arrogante, i fallimenti a Milano e Palermo da questo punto di vista lo hanno calmato.... ma devo ammettere estremamente capace).
Preziosi che, comunque, si sta in realtà facendo solo perdonare le due retrocessioni in serie C (una poi sventata - da genoano dico: ingiustamente - a tavolino).

Ma a parte meriti e demeriti passati vorrei parlare del Genoa di oggi. E delle coppe europee.
In questo momento il Genoa sta giocando il miglior calcio della serie A, è sesto in classifica (senza la marea di infortuni che ha avuto sarebbe messo anche meglio) e in questo momento sarebbe qualificato per l'Europa League (quella che un tempo era la coppa UEFA). E se non succede nulla di eclatante, mancano solo due giornate alla fine del campionato, la qualificazione non dovrebbe sfuggire.

Però... la Federazione (la FIGC) ci ha negato la licenza UEFA. Correttamente, secondo le regole.
Ma "solo" per problemi con la documentazione sui conti, non, come molti dicono, per i conti in disordine (cioè, in realtà i conti non sono buoni, ma secondo le regole FIGC vanno bene... infatti conti in ordine come da azienda seria credo che in Serie A li abbiano solo Juventus e Sassuolo, quindi se il calcio fosse valutato imprenditorialmente in Europa l'Italia avrebbe solo queste due squadre e stop).

Come detto il problema regolamentare del Genoa ha a che fare con la documentazione, non coi conti in sé. E non è in realtà difficile presentare detta documentazione (credete che gente come Lotito, De Laurentiis o Zamparini - per citare i primi che mi vengono in mente - sia più onesta e capace di Preziosi? Eppure la documentazione in ordine la portano).

Quello che i non genoani forse non sanno è che Preziosi "odia" l'Europa (infatti per lui il calcio significa calciomercato più che calcio giocato... lui si diverte col gioco della compravendita non col gioco con la palla).
Tutti noi genoani ricordiamo quando pochi anni fa siamo andati in Europa League... la squadra era troppo forte per rimanere fuori dall'Europa e in realtà poteva ambire anche alla Champions' League (la vecchia coppa dei Campioni)... ma Preziosi la fece frenare nei momenti giusti per evitare almeno la prima classe europea (evitare anche la seconda sarebbe stato troppo scandaloso).

Quest'anno c'è una situazione simile. Il Genoa sta giocando benissimo. Per le proprie qualità e anche per la pochezza di molti avversari l'Europa è a un passo... ma a Preziosi l'Europa non piace.

Sarò dietrologo, sarò complottista, sarò tutto quello che volete... ma per me i problemi di documentazione sui conti sono voluti. Voluti da Preziosi per evitare l'Europa senza costringere la squadra a perdere partite.

Saluti,

Mauro.

Aggiornamento:
Neanche il Palermo di Zamparini ha ottenuto la licenza, anche se non conosco le motivazioni.