venerdì 14 luglio 2023

Il fraintendimento sulla digitalizzazione

La digitalizzazione viene oggi vista come la panacea sia per il mondo produttivo che per la burocrazia.

Ora, che la digitalizzazione (o meglio informatizzazione) possa portare un sacco di vantaggi se usata bene è palese, né io né nessun altro può negarlo. Sarebbe, nella migliore delle ipotesi, da idioti negarlo.

Ma appunto: "se usata bene"!

E questo "se usata bene" è quello che viene spesso dimenticato. La digitalizzazione è un totem. È positiva a priori e a prescindere. Non va né discussa né valutata.

Ma io invece discuto e valuto.
E lavorando nella tecnologia e in un ambiente altamente digitalizzato lo faccio sapendo di cosa parlo.
Soprattutto due cose riguardo la digitalizzazione mi fanno capire quanto poco si sappia, si capisca della stessa.

Due fraintendimenti.

1) Digitalizzazione = efficienza
2) Digitalizzazione = ecologia

Ecco, molta gente associa la digitalizzazione a processi più efficienti e più puliti.
Ma non è così a priori e a prescindere!
La digitalizzazione può veramente portare a un incremento dell'efficienza e a processi più ecologici... ma dipende da come la si usa.

Efficienza.
Esempio: io produco un rapporto e il mio capo deve approvarlo prima che venga reso disponibile a tutta l'azienda.
Nei tempi passati il capo si trovava una cartella sulla scrivania e non poteva non vederla. Se non firmava l'approvazione (a torto o ragione che fosse) era perché non voleva. Lui il rapporto non poteva non vederlo.
Oggi viene prodotto un work-flow digitale e il mio capo viene automaticamente avvertito via mail o in altro modo digitale. Il mio capo riceve però centinaia di notifiche via mail e nella marea la notifica del mio rapporto gli sfugge. Non firma. Ma non firma perché non vede. Non ha visto il rapporto.
Ci sono modi per migliorare questa situazione, ma una soluzione definitiva non c'è ancora.
E vale in tante situazioni diverse, il mio è solo un esempio che ho vissuto spesso personalmente.
La digitalizzazione produce efficienza se facciamo programmazione (no, non parlo di scrivere software, parlo di organizzare processi) prima di introdurla e gli utilizzatori (i dipendenti dell'azienda o dell'ente in primis, ovviamente) sono pronti quando viene introdotta.
Se la introduci facendola cadere dall'alto, senza preparare prima chi la deve utilizzare, non produci efficienza. Anzi, fai l'opposto.

Ecologia.
Qui è ancora più facile chiarire il fraintendimento. Vi presento due esempi.
Esempio 1: la digitalizzazione doveva portare alla "morte" della carta.
Invece ha portato all'esplosione della carta. Stampare è diventato molto più facile e veloce. E molta gente ha ancora la mentalità secondo cui un documento è "vero" solo se cartaceo e una firma è "vera" solo se fatta a mano con una penna.
Ecco qui vediamo che la digitalizzazione (ma vale per la tecnologia in generale) in sé porta sì vantaggi... ma che li porta solo se viene accompagnata da un'evoluzione della mentalità, dal capire quel che si fa e perché. E questo dipende da noi umani, da noi persone.
Esempio 2: un mondo digitale ha meno emissioni, produce meno inquinamento.
Beata ingenuità.
I computer, i robot, i server, le reti e tutto quello che serve per la digitalizzazione del lavoro, dei processi... devi produrli, devi costruirli. Ti servono fabbriche "classiche", con linee di montaggio. Con meno operai umani di un tempo, vero, ma sempre fabbriche rimangono. E ti servono miniere per avere i materiali per costruire quanto sopra.
Ecco, se la digitalizzazione è verde, lo si può valutare solo a monte, quando la produci, non a valle, quando la utilizzi.

Saluti,

Mauro.

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