Ancora oggi, ogni giorno qualcuno (anche nel mondo medico) pretende di distinguere tra ricoveri e decessi con Covid19 e ricoveri e decessi per Covid19.
In singoli casi la distinzione può aver anche senso, ma se guardiamo al fenomeno complessivo no. Proprio non ha senso.
In singoli casi la distinzione può aver anche senso, ma se guardiamo al fenomeno complessivo no. Proprio non ha senso.
Per tre motivi.
Vediamoli.
Vediamoli.
1) Molti pazienti arrivano in ospedale perché stanno male, ma senza una vera diagnosi. Questi pazienti quindi non arrivano né con Covid, né per Covid. In questi casi il motivo per cui sono arrivati in ospedale (e se hanno il Covid o meno) si scopre solo alle visite dopo l'arrivo in ospedale.
2) Anche se una persona arriva in ospedale con una diagnosi precisa, e questa diagnosi non ha nulla a che fare col Covid, se al tampone viene scoperta positiva... va comunque ricoverata nei reparti Covid (UTI o no che siano), quindi la pressione sull'ospedale è la stessa: è un paziente Covid, punto. Non puoi lasciarlo nei reparti dove stanno i pazienti negativi (cioè quelli che veramente non hanno nulla a che fare col Covid).
3) Se una persona decede col Covid ma aveva anche altre patologie, non puoi dirmi per quello che è "solo" deceduta col Covid. Devi dimostrarmi che le altre patologie la avrebbero uccisa con la stessa velocità. Se, per esempio, una persona muore dopo due settimane dal ricovero col Covid ma aveva anche un tumore... devi dimostrarmi che quel tumore lo avrebbe comunque ucciso più o meno nello stesso tempo. Se la prognosi relativa al tumore le lasciava una speranza di vita più lunga (anche se breve, ma comunque più lunga di quello che si è verificato nella realtà) significa che il Covid è stato decisivo. O ha ucciso lui o ha accelerato il decorso dell'altra patologia, ma comunque è stato decisivo. Quindi quella persona è morta per Covid. Punto.
Saluti,
Mauro.
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