Non so quanti dei miei lettori siano appassionati di calcio (anche al di fuori dei confini nazionali).
Quei pochi (o tanti) che lo sono invece conosceranno di sicuro l'"inimicizia" tra Mourinho e Ranieri (entrambi oggi allenano nel campionato inglese, ma per entrambi non è la prima volta in terra d'Albione).
Il primo ha sempre offeso il secondo, il secondo non ha mai risposto.
Il primo un vincente, il secondo sempre a un passo dalla vittoria.
Il primo logorroico e presuntuoso, il secondo tranquillo.
Il primo alla guida di una grande straricca (il Chelsea), il secondo alla guida di una piccola con pochi soldi (il Leicester).
Eppure oggi si sono scontrati e Ranieri ha vinto. Qui il risultato.
Ma soprattutto è importante guardare la classifica inglese: non fa certo onore ai ricconi allenati dal presuntuoso, mentre Ranieri ci fa un gran figurone!
E, sinceramente, io ci godo.
Saluti,
Mauro.
(2, 4, 4, 1, 3, 5)
16 ore fa
Da tifoso juventino concordo con te. C'è anche da dire che un'involuzione così incredibile nel giro di pochi mesi (il Chelsea ha vinto il campionato lo scorso maggio con lo stesso allenatore e con gran parte dei giocatori presenti attualmente in squadra, mica è arrivata ultima) è alquanto strana e non vorrei che i giocatori ci stiano mettendo lo zampino per far allontanare volutamente Mourinho.
RispondiEliminaChe i giocatori siano contro Mourinho sembra probabile, anche se ciò non parlerebbe certo a favore dei giocatori (qualsiasi cosa si pensi di Mourinho).
RispondiEliminaScusami per l'OT, ma vista la partita di ieri di Coppa Italia del Genoa, volevo avere un tuo commento sulla situazione attuale in quanto sei un tifoso: la gestione della società a mio avviso è assurda, con continui cambiamenti di giocatori da una stagione all'altra. Se l'anno scorso la rosa era competitiva e poteva puntare in alto, allo stato attuale rischia seriamente di retrocedere (penso che si salverà visto che la rosa attuale è nettamente superiore a quella delle ultime tre in classifica). Fossi un tifoso del Grifone sarei veramente arrabbiato per questo continuo smonta/rimonta operato in ogni sessione di calciomercato, anche perché l'obiettivo di una società sportiva è quello di vincere (o quantomeno raggiungere i migliori risultati con il budget messo a disposizione) e mantenere per quanto possibile i propri giocatori in squadra (vendendoli quando ci sono offerte irrinunciabili), non fare continue operazioni di mercato per mantenere il bilancio in equilibrio ma distruggendo ogni volta la squadra e ripartendo da zero.
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