venerdì 23 ottobre 2015

Perché distinguere?

In questi ultimi due giorni la stampa (e non solo) è stata inondata di articoli e commenti sul fatto avvenuto nel bresciano milanese in cui un "cittadino" ha reagito e ucciso un "ladro".
Ora... io purtroppo ho sentito solo ricostruzioni di parte. Lasciamo perdere quali parti politiche si schierino dalla parte del morto e quali dalla parte dello sparatore... il problema è un altro.
Il problema è che non c'è da scegliere: abbiamo semplicemente a che fare con due criminali.
Il morto era entrato in una casa per rubare e non gliene fregava nulla delle possibili conseguenze... lo sparatore - in base alle ricostruzioni, credibili - cercava solo una scusa per sparare a qualcuno.
Ergo: due puri e semplici delinquenti.
Se uno dei due non fosse morto, meriterebbero semplicemente entrambi di marcire in carcere.
Il fatto che uno dei due sia morto non dovrebbe - si spera - risparmiare all'altro il marcire in carcere.

Saluti,

Mauro.

4 commenti:

  1. Sii preciso. Non è avvenuto nel bresciano, ma sulla sponda milanese dell'Adda, a Vaprio d'Adda. Lo so bene, ci sono nato e vissuto per 35 anni, è il papà di un mio compagno di classe.

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  2. Ti ringrazio per la correzione geografica (tra l'altro ero convinto che Vaprio d'Adda fosse in provincia di Bergamo, non so perché ho scritto "bresciano").

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  3. Quindi se, più volte i ladri entrassero a casa tua per rubare e lo facessero per l'ennesima volta, tu saresti felice come una Pasqua? Scommetto che offriresti loro un caffè e una fetta di torta... oppure una tazza di té con qualche biscottino di pasta frolla...
    Non dico che l'uomo abbia fatto bene a sparare (o forse sì) ma dire che non vedeva l'ora di prendersela con qualcuno e definirlo delinquente, mi sembra esagerato.

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  4. Serena, quando spari a chi sta fuggendo (come suggeriscono le ricostruzioni più credibili) non lo fai per difenderti.

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