Tutti avrete di sicuro letto la notizia dell'assalto degli ultras della Lazio contro dei tifosi inglesi del Tottenham in un pub di Roma ieri sera.
L'assalto non era dovuto a ragioni calcistiche. Il Tottenham è (o almeno storicamente era) la squadra della comunità ebraica di Londra. E gli aggressori laziali erano spinti da idee antisemite.
Fin qui tutto da - logicamente - condannare, ma nulla di sorprendente.
Il problema è che oggi, durante la partita Lazio-Tottenham, nella curva laziale sono apparsi striscioni con la bandiera palestinese e con la scritta "Free Palestine".
Qualcosa non quadra.
E cosa non quadra ve lo riassumo qui:
- Gli ultras laziali sono di spirito fascista;
- Il governo d'Israele (almeno quello attuale, quello di Netanyahu) è di spirito fascista;
- Hamas è legato alla sinistra (magari non a quella presentabile e democratica, ma pur sempre sinistra), non al fascismo;
- Il Tottenham è legato alla comunità ebraica londinese (ma ciò non significa che apprezzi e sostenga Israele, anzi...).
Ciò significa che i laziali attaccano i propri sodali (i fascisti che governano Israele oggi, tipo Netanyahu e Lieberman) usando bersagli sbagliati e superati (una squadra di calcio ormai slegata dalle proprie origini) e inneggiano ai propri nemici (i palestinesi, che santi certo non sono, ma sono comunque più vicini alla sinistra che alla destra).
Ergo... gli ultras della Lazio (e non solo quelli della Lazio) dovrebbero prima di tutto mettersi a studiare.
L'ignoranza delle curve è il vero problema.
Non sanno neanche distinguere tra "amici" e "nemici".
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
18 ore fa
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