Oggi pomeriggio ho ascoltato in radio un discorso del presidente tedesco Joachim Gauck a un forum economico (per chi volesse ascoltarlo, in tedesco, qui la registrazione).
Gauck ha detto cose interessanti e cose banali, cose giuste e cose sbagliate. Ma una cosa in particolare mi ha colpito.
Quando Gauck ha raccontato che un suo amico straniero (non ha specificato di quale nazionalità) gli ha spiegato la differenza nel concetto di errore tra la Germania e il suo (di questo amico) paese.
Secondo questa persona la differenza stava nel fatto che per un tedesco errore è sinonimo di fallimento, di incapacità, mentre per i connazionali di questa persona errore è invece un'occasione per imparare, per crescere e per non ripetere l'errore in futuro.
Ecco, io vivo da 16 anni in Germania e da molto di più la conosco e la studio, e posso solo confermare.
Anzi, in realtà ho anticipato Gauck e il suo amico (non posso dimostrarlo, purtroppo), in quanto ho spesso sostenuto in discussioni con amici tedeschi e non che i tedeschi hanno grossi problemi a distinguere tra i concetti di errore (Fehler) e di colpa (Schuld).
Un errore è, per la maggioranza del mondo, appunto un errore.
Un errore è, per i tedeschi, spesso una colpa.
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
18 ore fa
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