Ieri (cioè circa un'ora fa) era la giornata internazionale della donna.
Qualunque cosa ognuno di noi possa pensare riguardo a una simile celebrazione, una cosa rimane certa: una delle basi "storiche" di detta giornata è un mito, una leggenda metropolitana.
Molto diffusa anche tra le stesse donne, come dimostra un commento al mio intervento di ieri sulla giornata in questione.
Ora, qualunque cosa si pensi della giornata internazionale della donna... la strage nella fabbrica tessile Cottons a New York in un certo 8 marzo di inizio '900 (normalmente è citato l'anno 1908) non è mai avvenuta.
Incidenti (o addirittura stragi) sul lavoro con vittime esclusivamente o prevalentemente donne non ne mancano (anche a New York stessa)... ma tra essi non c'è quello che molti credono essere l'origine della celebrazione dell'8 marzo. Non c'è per un motivo molto semplice: non è mai esistito (non esiste del resto neanche alcun tipo di documento originale dell'epoca che ne parli, né ufficiale né di cosiddetta controinformazione).
In compenso esiste una ben precisa nascita della celebrazione dell'8 marzo: l'8 marzo 1917 a San Pietroburgo, Russia. Ben lontano da New York, USA.
Esistevano già prima celebrazioni della giornata della donna, in date variabili a seconda dei paesi... ma l'8 marzo "mondiale" è nato nel 1917 a San Pietroburgo in Russia: quel giorno nell'allora capitale del regno zarista le donne scesero in piazza per pretendere la fine della prima guerra mondiale. E la polizia (anche perché sentiva già l'odore della fine dello zarismo) non attaccò i cortei, lasciando che le donne russe potessero (di fatto per la prima volta nella storia mondiale) diventare protagoniste di una rivoluzione politica.
E allora perché la leggenda metropolitana della strage in fabbrica a New York?
Molto semplice. Le donne di San Pietroburgo, con la loro protesta, avevano spianato la strada alla rivoluzione d'ottobre, cioè al trionfo del comunismo... potevano gli Stati Uniti, l'Impero Britannico, la Francia sciovinista, la Germania imperiale, ecc. ecc. accettare ciò?
No. Avevano solo due scelte: impedire (con la violenza) che le donne venissero celebrate oppure trovare/inventare un altro motivo per celebrarle. Un motivo ben lontano dalle rivoluzioni russe/sovietiche.
E dato che gli USA già allora erano all'avanguardia nel costruire castelli in aria... nacque la fabbrica (mai esistita) tessile a New York dove morirono 100 e passa operaie (mai esistite).
Ora mi chiederete le fonti. E avete ragione.
Partiamo da Wikipedia:
Giornata Internazionale della Donna
International Women's Day
Qualche altra spiegazione in italiano:
Era l'8 marzo del 1917
La storia dell'8 marzo
Chiariamo un equivoco
Saluti,
Mauro.
Gli alieni sono ariani
5 ore fa
Per l'esattezza il Woman's Day è nato negli USA (ma come manifestazione socialista) il 28 febbraio 1909. Poi è diventato un appuntamento regolare in Russia dal 1913 l'ultima domenica di febbraio. Poi è diventato l'8 marzo perché nel 1917 l'ultima domenica di febbraio era... l'8 marzo.
RispondiEliminaSugli USA hai ragione.
RispondiEliminaL'ultima domenica di febbraio però non c'entra niente.
C'entra che l'8 marzo 1917 (calendario giuliano) c'era stata la manifestazione delle donne russe contro la guerra.
Se tale manifestazione fosse stata - per esempio - il 21 gennaio o il 17 aprile, ora celebreremmo il 21 gennaio o il 17 aprile.
Calendario gregoriano intendevo. Nel calendario giuliano era fine febbraio :-)
RispondiEliminaC'entra che l'8 marzo 1917 (calendario gregoriano intendevo) c'era stata la manifestazione delle donne russe contro la guerra.
RispondiEliminaEffettivamente era l'ultimo giovedì di febbraio, non domenica (devo dire alle Nazioni Unite di correggere questa pagina). Però era già la giornata della donna.
In Russia sì.
RispondiEliminaNel resto del mondo non ancora :-)
Interessante rivelazione. A quanto pare è impossibile dare meriti alla "cattiva" Russia
RispondiEliminaBentornata :-)
RispondiElimina