domenica 11 settembre 2011

Non ho parlato di undici settembre

E non ho nessuna intenzione di farlo.

A meno che non vogliamo parlare dell'11 settembre 1973. Che quello del '73, sì, ha cambiato il mondo.

Saluti,

Mauro.

5 commenti:

  1. ìììììììììì
    ìììììììììì
    ìììììììììì
    ìììììììì

    Soffia! :-)
    (auguri!)
    A.

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  2. Guarda che io sono del maggio '68, non del settembre '73 ;-)

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  3. vabbé, allora niente regali :-D

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  4. ^_^ Mauretto sei un mito a ricordarti della morte di Salvator Allende, invece di parlare di altro.
    Inizio ad essere stufa di vedere e sentire che ci sono tragedie di serie A e di serie B.
    Morti di Serie A e Morti di Serie B.
    Molte delle persone che piangono per le morti di New York, poi approvano le guerre preventive e pure le bombe atomiche in Giappone, tra le perle ho ho sentito dire "Ma non è vero che le radiazioni durano almeno 100 e poi in fondo le bombe che hanno buttato erano piccole", sì dei mazzi di fiori...

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  5. @ Aglaja
    Ora no. A maggio però li voglio :-P

    @ Silvietta
    Per prima cosa: ben resuscitata ;-)
    Per quanto riguarda Allende - pur con tutto il dolore e il rispetto per i morti degli attentati del 2001 - quando dico che quell'11 settembre ha cambiato il mondo e quello del 2001 in fondo no, lo dico seriamente.
    L'11 settembre 1973 è stato il momento in cui programmaticamente (negli effetti pratici a livello mondiale chiaramente c'è voluto molto più tempo) è stato dichiarato finito tutto ciò che ha a che fare con lo stato sociale, la solidarietà e simili ed è stato deciso che l'unica cosa accettabile è il liberismo assoluto, la legge della giungla, il diritto della forza.
    Invece cosa ha cambiato l'11 settembre 2001? Solo i controlli negli aeroporti. Tutto il resto (giusto o sbagliato che fosse) era già in movimento, al massimo è stato accelerato.

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