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mercoledì 20 agosto 2025

Il Taser è pericoloso

Ieri su Twitter (o X che dir si voglia) sono intervenuto in una discussione sulla pericolosità del Taser (oggetto di cui, per ben altri motivi, scrissi già qui).
La sostanza è che il Taser è pericoloso anche se usato da persone coscienziose e seguendo tutte le regole e le cautele necessarie.

Provo a spiegare in maniera tecnica, senza entrare in questioni morali.

Il Taser spara degli elettrodi sotto forma di dardi che colpiscono il corpo del bersaglio, della persona da fermare.
Lo scopo è provocare uno shock elettrico che immobilizzi la persona.
Il Taser in teoria viene calibrato in maniera da non provocare danni permanenti né tantomeno la morte.
Ma, appunto, in teoria. E non perché gli addetti alla calibrazione siano stronzi, assassini.
Il problema è che il voltaggio necessario per mettere ko una persona senza fare ulteriori danni è diverso da persona a persona anche per persone perfettamente sane e in buona forma fisica.
Dipende dal peso, da quanto sia grasso e quanto muscoli, da dove i dardi di preciso colpiscono, da quanto conduce l'abbigliamento che ha addosso, ecc. Se poi la persona è sudata o peggio proprio bagnata è anche peggio.
E, a parte questo, se invece la persona non è sana, in particolare se ha problemi cardiaci, le cose peggiorano ulteriormente.
Però la calibrazione è standard.

E anche per i modelli che permettono all'utilizzatore di regolare il voltaggio c'è un problema.
L'agente che lo usa, anche se animato dalle migliori intenzioni, si trova generalmente in situazioni in cui deve agire il più alla svelta possibile (o addirittura reagire, il che limita ulteriormente il tempo a disposizione).
E poi come può sapere se la persona bersaglio ha per esempio problemi cardiaci o è molto sudata?

Insomma, detto terra terra: anche se usato seguendo le regole alla lettera e da persone estremamente coscienziose, il Taser più che un'arma è un gioco d'azzardo.
In pratica una roulette russa.

Talvolta viene fatto il confronto con la pistola, sostenendo che questa è oggettivamente più letale.
Confronto malposto: la pistola non è più letale, può essere più letale, ovviamante. Ma non necessariamente.
Il confronto è malposto per due ragioni.
La prima è che gli agenti addestrati all'uso della pistola vengono addestrati a mirare a parti del corpo (tipo spalle o gambe) che se colpite mettano "fuori uso" il bersaglio senza ucciderlo o provocare danni gravi. Lo sparo per uccidere è sempre solo l'extrema ratio.
La seconda è che con la pistola, sparando un colpo alla volta, puoi mirare meglio. Col Taser spari due dardi (gli elettrodi di cui sopra) contemporaneamente, per di più con traiettorie non parallele, per un motivo molto semplice: più distanti tra loro sono i due punti di impatto più efficace è l'effetto (si tratta di pura fisica, studio delle correnti elettriche).
Quindi non hai lo stesso controllo sui punti di impatto che hai con la pistola. Col Taser la mira purtroppo ha un significato più relativo.

Saluti,

Mauro.

sabato 4 agosto 2018

Riflessioni sul codice della strada

Sinceramente, in tutto il mondo abbiamo un problema col codice della strada.

Il codice della strada (per chi volesse leggerlo, qui quello valido in Italia e qui quello valido in Germania) è una legge che riguarda tutti. Del resto, a meno di non essere eremiti lontani dal mondo o ergastolani senza speranza di grazia, prima o poi tutti ci ritroviamo per strada. Come automobilisti, pedoni, ciclisti, cavallerizzi o altro... ma tutti ci ritroviamo prima o poi per strada.
Però non tutti siamo tenuti a conoscere questa legge: solo chi vuole prendere una patente per un veicolo a motore viene sottoposto a un esame che ne provi la conoscenza.

Facciamo due esempi di regole che riguardano tutti, ma che solo gli automobilisti (e chiunque guidi un veicolo a motore) sono tenuti per legge a conoscere:
1) Quando è concesso attraversare fuori dalle strisce pedonali o da attraversamenti semaforizzati?
2) Si può andare in bicicletta in una zona pedonale?
(Riposte nei commenti, grazie, voglio sapere quanto ne sapete 😉)

Eppure tutti siamo utenti attivi della strada. E il codice della strada riguarda chiunque esca di casa (sì, riguarda anche i marciapiedi e le piste ciclabili, non solo le strade propriamente dette).
E nei paesi civili la non conoscenza della legge può al massimo costituire un'attenuante, ma mai essere veicolo di immunità.

Ora voi mi direte, quanti di noi conoscono la legge sulle armi o quella sulla proprietà immobiliare... eppure tutti possiamo essere colpiti da un proiettile e, soprattutto, tutti viviamo in una casa (eremiti esclusi, ovvio).
Bene, io vi rispondo voi confondete utenza attiva con utenza passiva.
Chiunque voglia legalmente (utenza attiva) possedere o usare un'arma è tenuto a conoscere le leggi al proposito. Se io vengo colpito da un proiettile vagante (utenza passiva) no... e oltretutto che io conosca o meno le leggi sulle armi a quel punto credete faccia differenza?
Se io voglio vendere o comprare un appartamento o un edificio (utenza attiva) sono tenuto a conoscere le leggi sulla proprietà immobiliare. Se io preferisco passare la vita in affitto (utenza passiva) no. A meno di non prendere in affitto in nero (dove entrambe le parti sono perseguibili, ma ciò riguarda anche altre leggi, non si limita alla proprietà immobiliare), l'unico che può avere problemi con la legge che riguarda le proprietà immobiliari è il padrone.

Però, come già detto, tutti siamo utenti attivi della strada. Basta uscire dalla porta di casa per diventare utenti attivi. Utenti passivi lo siamo solo se guardiamo il traffico dalla finestra e non scendiamo mai in strada.
Eppure contrariamente a quanto accade in altri ambiti (vedi le armi o la proprietà immobiliare citati sopra, ma vale in ogni ambito), non tutti gli utenti attivi della strada sono tenuti a conoscerne le leggi relative.
Solo chi vuole prendere una patente per un mezzo a motore è obbligato per legge a conoscere il codice della strada.
E ciò è un pericolo: un pedone, un ciclista, un cavallerizzo senza alcuna patente è un pericolo a priori. Perché, anche se fosse la persona più corretta del mondo, non conosce le leggi che lo riguardano. Peggio: non è tenuto a conoscerle.

E allora che fare?

La soluzione è semplice: il codice stradale deve essere materia scolastica. E per ottenere il diploma scolastico devi dimostrare di conoscerlo.
Poi, se vuoi prendere la patente, darai fuori dalla scuola anche l'esame pratico. Ma la teoria, la conoscenza del codice deve esserti imposta dalla scuola.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 6 novembre 2013

A zonzo per Brema - Precisazioni

Ieri ho pubblicato un articolo dedicato alla mia gita a Brema dello scorso fine settimana.

Turz ha espresso nel suo commento perplessità sull'affidabilita dei cartelli nella terza foto.
Ora, io so che le sue perplessità sono ingiustificate, perché - al di là dell'aver visto i cartelli coi miei occhi - mi sono anche informato al proposito.
Ma sono perplessità comprensibili, soprattutto per chi, come Turz, conosce la Germania e il tedesco ma non conosce Brema.

Rivediamo la foto "incriminata":


Il primo dubbio può venire dal nome della piazza: Loriotplatz (Piazza Loriot).
Per chi non lo sapesse Loriot è stato un grande comico tedesco, forse il più grande, con una comicità che univa il terra-terra al surreale (ed entrambi conditi con molta cultura).
Dato che Loriot è morto solo due anni fa e di fatto non aveva nessun legame con Brema... può sembrare che la targa col suo nome sia opera di qualche burlone... invece no.
L'intitolazione della piazza è un atto ufficiale della città di Brema, anche se recentissimo (avvenuto nel giugno di quest'anno). Per chi conosce il tedesco, basta leggere questo articolo del Weser Kurier.

Chiarito ciò veniamo al cartello che veramente ha attirato la mia attenzione: quello sottostante che vieta di portare armi tra le ore 20 e le ore 8.
È un divieto strano, su questo siamo tutti d'accordo: il porto d'armi non è uguale per tutti (infatti indica dove e quali armi una persona può solo possedere o possedere e portare con sè), ma non indica - salvo casi molto particolari - limitazioni orarie. E qui la limitazione oraria è generalizzata, senza eccezioni.
Per di più, posizionato proprio sotto il cartello con il nome di un comico, può sembrare a sua volta una burla.
E invece no: il cartello che indica il divieto di portare armi è un cartello ufficiale della città di Brema. La prova - per chi parla tedesco - è qui.

Un altro commentatore, l'amico Layos, si è "lamentato" del fatto che non ho pubblicato una fotografia della statua dei musicanti di Brema.
Bene, per accontentarlo gliene mostro qui due, di due statue diverse :)



Saluti,

Mauro.

A zonzo per Brema

Brema... città portuale, città di commercio, città di caffé e di cotone...

...ma anche città di maiali:


E anche città dove gli archi "di trionfo" vengono fatti non con marmo, bensì con ossa di balena:


Ma soprattutto città con strane regole per le armi... dalle 20 alle 8 sono proibite, ma dalle 8 alle 20... non si sa, magari è permesso il selvaggio West (il cartello dice che dalle 20 alle 8 è proibito portare con sè armi o oggetti pericolosi... ma quel cartello vale solo per chi lascia la città vecchia in direzione stazione... altrove detto cartello non si trova)...


Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui tutti gli "A zonzo per...".