venerdì 4 giugno 2021

Marx e il Vaticano

No, non il Marx che pensate voi.

Sto parlando del Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco-Frisinga (München-Freising), che ha scritto una breve lettera a Papa Francesco, che rischia di diventare una bomba atomica per la Chiesa.
Lettera scritta il 21 maggio, ma resa pubblica tra ieri e oggi.
Lettera in cui Marx chiede che vengano accettate le sue dimissioni da Arcivescovo (no, da Cardinale non può dimettersi, essendo questa una carica onorifica).

Ma la bomba sono le motivazioni.
Marx non è il primo e non sarà l'ultimo vescovo o arcivescovo a porgere le proprie dimissioni, ma è il primo (e temo che ci vorrà tempo perché un altro abbia il coraggio di fare un gesto simile) che lo fa con un atto di accusa verso la Chiesa. I prelati si dimettono generalmente o perché "invitati" a farlo o per questioni di età.
E va anche detto che Marx è il prelato più noto, ascoltato e rispettato (anche al di là del mondo cattolico) nel mondo di lingua tedesca. Quindi la lettera fa anche più rumore.

Ma cosa ha detto di così esplosivo?

Prima di continuare coi miei commenti, vi fornisco i link se voleste leggere la lettera da voi: qui in tedesco, qui in inglese e qui in italiano.

Premetto che io ho letto per prima la versione in tedesco (essendo Marx ovviamente tedesco, ho ritenuto che eventuali "finezze" nel testo fossero più evidenti nell'originale che nelle traduzioni in inglese e italiano), ma nei commenti qui sotto userò il testo della traduzione italiana.

Partiamo dall'incipit.

la Chiesa in Germania sta attraversando dei momenti di crisi. Certamente vi sono molti motivi - anche oltre la Germania in tutto il mondo - che qui non ritengo dover elencare dettagliatamente. Tuttavia, la crisi viene causata anche dal nostro personale fallimento, per colpa nostra.

E già basterebbe questo: una totale ammissione di colpa. Non servirebbe neanche andare oltre.
Ma cosa è successo, comunque, recentemente in Germania?
L'Arcivescovo di Colonia Woelki, per esempio, sta insabbiando un rapporto (commissionato dalla stessa arcidiocesi) sugli abusi sessuali e tutti qui ricordano ancora le spese folli e il comportamento principesco (stile i vecchi Borgia, oserei quasi dire) dell'ex Vescovo di Limburgo Tebartz-Van Elst.
Ma sono solo i due casi più eclatanti.

Ma andiamo oltre.

Mi pare - e questa è la mia impressione - di essere giunti ad un „punto morto“ che, però, potrebbe diventare anche un punto di svolta secondo la mia speranza pasquale.

Visto l'incipit e visto quello che scriverà dopo direi che la speranza di Marx più che una speranza sia da lui stesso vista come un'illusione.

Partendo dalla "fede pasquale" poi Marx aggiunge:

Sin dallo scorso anno sto riflettendo sul suo significato per me personalmente e - incoraggiato dal periodo pasquale - sono giunto alla conclusione di pregarLa di accettare la mia rinuncia all’ufficio di arcivescovo di Monaco e Frisinga.

E qui arriva la bomba.
Un Arcivescovo che si dimette non perché costretto e non per aver raggiunto i limiti di età.
Ma perché allora?

Marx ce lo dice nel capoverso successivo.

Sostanzialmente per me si tratta di assumersi la corresponsabilità relativa alla catastrofe dell’abuso sessuale perpetrato dai rappresentanti della Chiesa negli ultimi decenni. Le indagini e le perizie degli ultimi dieci anni mi dimostrano costantemente che ci sono stati sia dei fallimenti a livello personale che errori amministrativi, ma anche un fallimento istituzionale e „sistematico“.

Sui "fallimenti personali" ormai la Chiesa non si nasconde. O meglio, non LI nasconde, in maniera però da nascondersi.
Cioè, si tratta di pecore nere... non è l'istituzione Chiesa.

In quattro righe Marx smonta questa narrativa. C'è un fallimento istituzionale, "sistematico".

E lancia poi un'accusa precisa. Non fa nomi e cognomi, ma chiunque conosca la curia romana non può non capire:

Le polemiche e discussioni più recenti hanno dimostrato che alcuni rappresentanti della Chiesa non vogliono accettare questa corresponsabilità e pertanto anche la co-colpa dell’Istituzione. Di conseguenza rifiutano qualsiasi tipo di riforma e innovazione per quanto riguarda la crisi legata all’abuso sessuale.

E dopo aver scagliato la pietra non nasconde la mano:

Io la vedo decisamente in modo diverso. Due sono gli elementi che non si possono perdere di vista: errori personali e fallimento istituzionale che richiedono cambiamenti e una riforma della Chiesa.

E dopo aver detto qualcosa sulla sua storia personale, lancia un'altra bomba:

Inoltre non è possibile relegare le rimostranze semplicemente al passato e ai funzionari di allora e in tal modo „seppellirle“. Personalmente avverto la mia colpa e la corresponsabilità anche attraverso il silenzio, le omissioni e al troppo peso dato al prestigio dell’Istituzione.

La Chiesa non deve solo chiarire ed espiare gli errori del passato.
La Chiesa è colpevole OGGI.

E anche se Marx stesso non è mai stato sfiorato da nessuna accusa (neanche di semplice insabbiamento o addirittura di cose ancora meno gravi) lui, in quanto rappresentante dell'istituzione, si ritiene corresponsabile:

A seguito del progetto scientifico (studio MHG) sull’abuso sessuale sui minori commissionato dalla Conferenza Episcopale Tedesca, nel duomo di Monaco ho affermato che abbiamo fallito, ma chi è questo „noi“? Certamente vi faccio parte anch’io. E questo significa che devo trarre delle conseguenze personali. Questo mi è sempre più chiaro.

E ne trae le conclusioni:

Credo che una possibilità per esprimere la mia disponibilità ad assumermi delle responsabilità sia quella delle mie dimissioni. In tal modo probabilmente potrò porre un segnale personale per nuovi inizi, per una nuova ripartenza della Chiesa e non soltanto in Germania. Voglio dimostrare che non è l’incarico ad essere in primo piano, ma la missione del Vangelo. Anche questo fa parte della cura pastorale.

Direi che non serva aggiungere altro.
La bomba è scoppiata. Ora vediamo cosa faranno gli artificieri.

La risposta di Francesco, sempre che arrivi, ci dirà quanto veramente lui vuole e può riformare la Chiesa.

Saluti,

Mauro.

2 commenti:

  1. dimentichi che la chiesa tedesca è spesso in rotta di collisione con il Vaticano. Questo significa che qualunque sarà la risposta di Bergoglio le due fazioni si aizzeranno l'una contro l'altra.

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    1. Qui la cosa va ben oltre.
      Un attacco come quello di Marx non lo si vede in fondo dai tempi di Lutero.

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