Ma quello che loro decidono tu abbia scritto.
Mi spiego con un esempio.
Recentemente ho sostenuto su Twitter che 25 anni fa la Lega Nord veniva vista da molti giornalisti e politologi come la nuova sinistra (esattamente come il M5S più di recente).
Questa affermazione è stata fortemente contestata.
E fin qui tutto bene: se ho detto una cosa sbagliata è giusto contestarla (e al limite anche contestarmi, se lo si fa in toni civili).
Il problema sono gli argomenti usati per contestarla.
Il ritornello era: come puoi affermare che la Lega fosse di sinistra? La Lega è di destra!
Ergo, questi contestatori non hanno letto ciò che ho scritto, ma ciò che (per chissà quali recondite ragioni, visto che il mio pensiero sulla Lega è chiaro e ben noto) si aspettavano di leggere.
Se vuoi contestarmi, devi prima imparare a leggere: io ho scritto che molti politologi e giornalisti ritenevano la Lega la nuova sinistra, non ho sostenuto che la Lega lo fosse.
Non è vero che molti giornalisti e politologi lo sostenevano? Bene dimmelo, ma non dirmi che io sostengo ciò, visto che non lo ho fatto.
E soprattutto non continuare a dirlo dopo che te lo ho spiegato anche con altre parole (come ho effettivamente fatto).
La prima volta credo, logicamente, di essermi spiegato male io, la seconda magari anche... ma alla terza è chiaro che il problema sei tu, non io.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Questo è solo l'esempio "fresco". Mi è capitato anche altre volte su altri argomenti e vedo che capita a tante altre persone, non solo a me.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
Io, che sono degli anni settanta, questa patente di nuova sinistra attribuita alla lega "prima maniera", proprio non me la ricordo.
RispondiEliminaIntanto al tempo la sinistra, intesa come l'ultimo partito in Italia ad aver combattuto battaglie in nome di una maggiore uguaglianza sociale, era ancora viva e vegeta (sarebbe defunta poco dopo), almeno nella percezione comune, e di argomenti ne avevano ancora tanto il PDS che, a maggior ragione, Rifondazione Comunista. La nicchia ecologica dove vive la difesa degli ultimi, insomma, era già occupata, non era lasciata a chi se la piglia, come avviene ormai da un pezzo. Il curioso è che questo fenomeno riguarda tutte e due le più grandi parti sociali dell'Italia repubblicana; oggi come oggi, non c'è nessun partito che porti avanti quelli che per decenni sono stati i valori che storicamente si contrapponevano, le due visioni del mondo. La greppia comune ha superato il dilemma.
Inoltre, fatto salvo il primissimo periodo leghista (non a caso caratterizzato dalle molte, stizzite defezioni, mano a mano che la linea di fondo si andava delineando), la lega è sempre stata considerata alla stregua di una mezza cialtronata: dagli sgangherati raduni, alla secessione ripetuta come un mantra, al "roma ladrona", non è che abbiano mai fatto molto per farsi prendere sul serio; fuori dalla ristretta cerchia degli invasati con l'elmo cornuto, ben pochi hanno mai creduto che il federalismo (altro leitmotiv di quei tempi) fosse una strada praticabile seriamente. Da questo punto di vista, i 5stelle propongono soluzioni molto meno fantasiose. Fanno leva anche loro sul populismo, come avviene da sempre, però non è solo quello la molla di tutto.
Non è trascurabile il fatto che la Lega Lombarda i numeri per governare da sola non ce li abbia mai avuti, nè mai ha dato l'impressione di stare per averceli, è sempre rimasta relegata a fenomeno di costume tutto sommato marginale, e, una volta capito che più di così non potevano crescere, hanno tradito l'elettorato e si sono venduti per un piatto di lenticchie a Berlusconi, mettendosi quel guinzaglio che, ad oggi, non sono ancora riusciti a togliersi del tutto.
In ultimo, come non ricordare la mitica audiocassetta, in omaggio col settimanale Cuore, "diventa anche tu leghista con l'ipnosi". Faceva sganasciare dal ridere allora (in Italia esisteva ancora la satira politica, sembra trascorsa un'era), e lo fa ancora oggi che me la sto risentendo per darti il link: https://www.youtube.com/watch?v=hCnEwTJBYo4 Grande Rocco Tanica, li ha davvero dipinti.