mercoledì 27 gennaio 2016

E cosa vuoi che sia un minuto a Capodanno?

Ho letto oggi la notizia che il dirigente RAI responsabile della diretta di Capodanno è stato allontanato.

Perché è stato allontanato? Perché ha anticipato volontariamente di un minuto il conto alla rovescia (oltre ad altri errori durante la stessa trasmissione, ma questo è stato quello che ha fatto partire la valanga).

Ora, se lui ha fatto quell'errore (anticipare il conto alla rovescia) volontariamente è giusto che ne paghi le conseguenze, su questo non si discute: uno sul lavoro deve fare le cose per bene. E sbagliare volontariamente non è farle per bene.

Però la notizia mi ha fatto tornare in mente tutte le polemiche dei giorni e settimane successive al fattaccio.
Sembrava che quel minuto di anticipo avesse dato la stura all'Apocalisse definitiva!
E io già allora pensavo quanto scemi siamo talvolta.

E cosa vuoi che sia un minuto a Capodanno?
Cosa ti cambia nella vita?
Ti serve veramente una precisione assoluta per stappare una bottigilia (perché poi alla fine è solo quello lo scopo)?
Il tuo anno sarà di schifo solo perché hai stappato un minuto prima o un minuto dopo?
Ma allora sei proprio coglione!

Che poi... a volerla dire tutta: se uno avesse veramente bisogno (per chissà quale astruso motivo) di stappare con precisione al secondo o migliore, nulla da dire... però allora dovrebbe seguire lo scorrere del tempo sul sito web di un qualche istituto di metrologia, non certo su RAI o Mediaset.

Saluti,

Mauro.

5 commenti:

  1. dai, non credo proprio che il licenziamento sia per il minuto anticipato. Però licenziare per il porcoddio sul newsticker era più complicato...

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  2. No, è per varie cose, ma il minuto anticipato ha dato il via alla valanga.

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  3. Detto francamente, la sollevazione popolare per il minuto di anticipo, mi è parsa una stupidata fin dall'inizio (al limite poteva essere motivo di una risata) ma usarla come scusa apparente, per un licenziamento mi sembra una str...ata assoluta.

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  4. Come ho risposto a .mau. il minuto in questione ha fatto partire la valanga, ma da solo non sarebbe bastato.

    Comunque... il mio punto era la polemica sul minuto, non il motivo del licenziamento.

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  5. Non è per il minuto: è per il principio secondo cui la rai può permettersi di prendere per il culo i telespettatori. E in effetti quel minuto è solo la punta dell'iceberg.

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