Ieri pomeriggio ascoltavo le cronache del campionato di calcio tedesco.
Normalmente i commentatori storpiano i cognomi italiani tedeschizzandone la pronuncia (va beh, lo facciamo anche noi italiani all'inverso, nessuno può conoscere tutte le lingue).
Però ieri mi ha colpito la storpiatura del cognome di Marco Caligiuri, giocatore dell'Eintracht Braunschweig.
Caligiuri è il tipico italo-tedesco di seconda generazione: figlio di emigranti italiani, nato e cresciuto in Germania, doppio passaporto italiano e tedesco, carriera calcistica tutta in squadre tedesche.
Nessun legame con paesi anglosassoni (poi capirete il perché di questa specificazione).
Il cognome Caligiuri, sono il primo ad ammetterlo, per un tedesco non è per niente facile da pronunciare: quel "giu" lì in mezzo a un tedesco che non ha studiato italiano è proprio indigesto.
Quindi ci sta che venga pronunciato male, alla tedesca e non all'italiana.
Eppure il commentatore non lo pronunciava alla tedesca: si inventava un'incredibile pronuncia da inglese americano. Come se Caligiuri fosse un cognome del Texas o del Kentucky (che ci siano Caligiuri anche negli USA va bene, ma rimane un cognome italiano e il povero Marco è comunque nato e cresciuto in Germania, non oltreoceano).
Boh.
Saluti,
Mauro.
Il Presepe di S. Egidio alla Nunziata
16 ore fa
Ma nooo, cosa dici, Caligiuri è evidentemente americano... :-P
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Caligiuri
(e ha anche giocato in Germania...)
Beh, sabato giocava, come scritto, Marco Caligiuri.
RispondiEliminaSì, lo avevo capito che non era lo stesso... però magari dato che il primo era ai suoi tempi relativamente famoso in Germania magari hanno tenuto per buona la pronuncia americana del suo nome.
RispondiEliminaPS hai mai fatto caso a come si pronuncia Hayden Panettiere?
La Panettiere? No, non mi sono mai posto il problema.
RispondiEliminaCome la pronunciano?
Mah, dato che Marco è nato e cresciuto in Germania, non credo possa esserci tale legame... a meno che il giornalista non fosse uno stupidissimo anglofilo ignorante.
RispondiEliminaOrmai, tutti si improvvisano "parlatori" di inglese... Stage (francese), nel senso di tirocinio, ormai è pronunciata sempre come stage, palcoscenico in inglese.
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