mercoledì 20 marzo 2013

L'Italia e la democrazia

Leggo in questi giorni sempre più articoli (quasi appelli) che invitano Bersani a farsi da parte e consentire a un altro esponente del PD (Grasso? Rodotà?) di provare a formare il governo.
Perché l'Italia "ha assoluto bisogno di un governo" e Grillo e Berlusconi non vogliono Bersani.

A parte il fatto che Grillo non siede in Parlamento, quindi bisogna vedere cosa vogliono gli eletti del M5S e non cosa vuole Grillo... ma passiamo oltre.

Bersani può piacere o non piacere (del resto siamo in democrazia... o no?), però Bersani che si fa da parte ancora prima di provare sarebbe la dimostrazione che la democrazia in Italia è definitivamente sconfitta e che la violenza (anche se per fortuna per ora solo verbale) conta di più.

Bersani ha vinto - democraticamente - le primarie del PD.
Il PD ha vinto - alla Pirro, ma comunque democraticamente vinto - le elezioni politiche.

Ergo: Bersani deve - per rispettare le espressioni di voto democratiche di cui sopra - provare a formare un governo. Se poi, essendo come detto la vittoria del PD una vittoria di Pirro, il Parlamento gli negherà la fiducia, amen. Allora si proveranno strade alternative oppure si tornerà a votare.
Ma solo dopo la sfiducia a Bersani.

Qualsiasi soluzione che non preveda come prima mossa Bersani presentarsi in Parlamento per chiedere la fiducia per un proprio governo è negazione della democrazia. Punto.
Anche se tale soluzione ci portasse un governo saldo e di qualità.

Saluti,

Mauro.

4 commenti:

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  2. Per prima cosa: firmati. Contestare (a torto o ragione) senza firmarsi è solo vigliaccheria.

    Seconda cosa: impara a leggere. Dove avrei parlato di Costituzione? Io parlo di democrazia.

    E moralmente - visto che Costituzione comunque non dice nulla contro - è Bersani a DOVERCI provare per primo. Poi, se fallisce, si vedrà.

    Punto.

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Veramente grillino mi sembri tu... loro si nascondono dietro Grillo, tu dietro l'anonimato.

    E no, questa non è la democrazia, questa è vigliaccheria.

    Già nel 2009 avvertii contro i commenti anonimi: http://pensieri-eretici.blogspot.de/2009/11/niente-anonimi-grazie.html
    Poi, visto che io (contrariamente a te) sono democratico e non vigliacco, non misi in pratica la minaccia.
    Ma ora capisco di aver sbagliato.

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