martedì 7 agosto 2012

So cosa diranno di Schwazer

Io conosco i miei connazionali. E da quando vivo all'estero forse li conosco ancora meglio di prima. Nei loro lati positivi e in quelli negativi.
E non solo gli italiani "classici", bensì tutti gli italiani. Minoranze vecchie e nuove comprese.

Ieri l'altoatesino Alex Schwazer, uno dei migliori talenti della marcia mondiale degli ultimi anni (forse decenni), si è fatto beccare dall'antidoping. Ed è stato così giustamente escluso dalle Olimpiadi di Londra.
Lasciamo perdere i discorsi morali e sportivi, almeno per un attimo.

Ora Schwazer, madrelingua tedesca e passaporto italiano, dovrà sopportare la reazione della sua terra - l'Alto Adige - dove vivono (linguisticamente parlando) tedeschi e italiani.
Ma dato che noi italiani (di passaporto, qualunque lingua parliamo) vediamo i colpevoli sempre al di fuori delle nostre file, sapete cosa succederà?

Che per gli altoatesini di lingua tedesca Schwazer diventerà "l'italiano" e per quelli di lingua italiana diventerà "il tedesco" (o al limite "l'austriaco").

Volete scommettere?

Saluti,

Mauro.

3 commenti:

  1. Penso tu abbia ragione.

    Ho visto l'intervista di Schwazer e mi è venuta voglia di prenderlo a sberle. Non credo a una sola parola di quello che ha detto: per quante pressioni possano avergli fatto, se non voleva continuare ad allenarsi, nessuno poteva costringerlo. Secondo punto: ha detto che sapeva che sarebbe risultato positivo ad un eventuale controllo. Il che è alquanto azzardato, perchè vorrebbe dire che si controllava l'ematocrito e se ha fatto tutto da solo, come sostiene, non è possibile.
    Posso dare il mio parere? Magari non aveva tanta voglia di allenarsi, ma di intascare i soldi della pubblicità (1.200.000,00 euro), sì quindi ha scelto la via più facile. Vista la scena madre superbamente recitata, gli consiglierei di darsi alla recitazione. Tanto di drogati il cinema è pieno: si troverà a suo agio.

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  2. Io l'intervista la ho solo letta e non vista, quindi non posso dire molto al proposito (senza sentire il tono di voce e senza vedere la mimica è difficile dire se uno mente o è sincero, anche se a livello "tecnico" è decisamente che abbia fatto tutto da solo).

    Quello che volevo però dire era altro. In questo articolo non mi interessava giudicare Schwazer ma, diciamo così, fare una previsione sociologica.

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  3. "decisamente difficile che abbia fatto tutto da solo"

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