martedì 30 marzo 2010

Notizia

Cari tutti,

il nostro eretico si trova per ora in Italia e mi ha chiesto di farvi sapere che per un po' non avrà tempo per il suo blog. Quindi non dobbiamo preoccuparci :)

Un Saluto
La ricciolina :)

giovedì 25 marzo 2010

Fuoco e fiamme

Calderoli ha bruciato in pubblico le norme e le leggi obsolete e abrogate.

Ora, io non sono certo un amico di questo governo, però devo ammettere che è la prima volta che un governo italiano decide concretamente di sfoltire la giungla legislativa e ciò merita apprezzamento.
Sui criteri di selezione delle leggi da abrogare non so nulla... quindi su questo punto non posso nè criticare nè complimentarmi (anche se qualcosa deve essere andato comunque storto, visto che abbiamo rischiato di dover riportare la capitale a Firenze...).

Però, quella sceneggiata del falò mi ha ricordato il rogo dei libri di Berlino del 1933 oppure pagine da "Fahrenheit 451", non scene da paese civile e democratico.

Certi roghi fanno paura. Qualunque testo venga bruciato.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 24 marzo 2010

Ci facciamo una spaghettata?

Sarei curioso di scoprire come sarebbe una classica "aglio, olio e peperoncino" usando questo peperoncino qui :-)

Saluti,

Mauro.

Il matematico e il milione

Voi rifiutereste prima un Premio Nobel e poi un milione di dollari (non in regalo, ma come premio per una scoperta scientifica)?

Diciamo che una persona normale non rifiuterebbe nessuna delle due cose e uno scienziato forse potrebbe essere costretto a rifiutare la seconda ma non rifiuterebbe mai la prima. Giusto?

Eppure c'è chi ha avuto il coraggio (o la sfrontatezza) di rifiutare la prima e di annunciare il rifiuto della seconda.
Chi è questo pazzo? Grigori Perelman, probabilmente il più grande matematico vivente.

Un paio di anni fa gli è stata assegnata la medaglia Fields (in pratica corrispettivo del premio Nobel per la matematica) e la ha rifiutata. Ora l'istituto Clay di Cambridge gli ha assegnato un premio da un milione di dollari e lui ha detto che rifletterà se accettarlo, ma è praticamente certo che rifiuterà.
Questi premi gli sono stati assegnati per aver risolto la Congettura di Poincaré, uno dei più importanti problemi della matematica.

E lui cosa dice? Semplicemente: «Per me è del tutto irrilevante. Se la soluzione è quella giusta, non c'è bisogno di alcun altro riconoscimento».

Grande Grigori.

Saluti,

Mauro.

martedì 23 marzo 2010

Cose che capitano

Il vostro blogger si è innamorato.

Cose che capitano anche a noi vecchi rincoglioniti :-)

Saluti,

Mauro.

SPQB 2

Da piccolo mia mamma mi ha insegnato che, ogni volta che si va in bagno, bisogna poi lavarsi le mani. Soprattutto se dopo ci si siede a tavola o se ci si trova in un locale pubblico (visto che non si sa chi è stato in quel bagno prima di noi).

Una norma di assoluto buon senso, vista l'importanza dell'igiene.

Ma...

Sabato scorso ero in gita a Bruxelles con una carissima amica e ci siamo fermati subito a prendere un caffé sul Grasmarkt.
Lei si reca ai servizi e quando torna è tutta divertita perché ha visto un cartello assurdo. A quel punto devo andare a vedere anch'io :-) E scopro una delle classiche stranezze del Belgio: è obbligatorio per legge lavarsi le mani. Qui la prova:


Sarebbe interessante sapere come sono organizzati i controlli :-)

Saluti,

Mauro.

lunedì 22 marzo 2010

Le tette della Disney

Non temete, la Disney non ha deciso di cambiare genere e di passare dai film per bambini/ragazzi a quelli solo per adulti...

Però leggo: "Basta attrici con i seni rifatti". In sostanza, per il prossimo film della serie "I pirati dei Caraibi", la Disney non vuole attrici che si siano rifatte il seno, vuole solo seni naturali (mi chiedo come faranno il test vero/falso i responsabili del casting...).

Intanto questa notizia dimostra ancora una volta la scorrettezza di certo giornalismo: la Disney decide per UN film di volere solo corpi naturali (magari poi lo farà anche per gli altri, ma per ora è UN solo film) e di cosa parlano i titoli dei giornali? Della "crociata" della Disney contro i seni rifatti.

La cosa che mi preme dire però è un'altra: Brava Disney! Bella iniziativa, sinceramente.

Per evitare fraintendimenti: non sono di principio contro la chirurgia estetica, ma sono estremamente contro l'attuale mania di rifarsi, questa epidemia di siliconi, di botox, di stirature, di protesi, ecc., ecc.
Sono contro l'incapacità odierna di accettarci per quello che siamo, con i nostri lati estetici belli e con quelli imperfetti.
"Epidemia" poi in buona parte provocata appunto da cinema, TV e pubblicità e con vittime soprattutto le ragazze più giovani (paradossalmente, per ora, tra gli uomini invece l'epidemia colpisce di più i 40-50enni, cioè coloro che dovrebbero aver raggiunto una certa maturità e un certo equilibrio).

E tenendo conto di quello che è il pubblico della Disney... finalmente un esempio, uno stimolo CONTRO la chirurgia estetica.

Saluti,

Mauro.

sabato 20 marzo 2010

SPQB

No, non è un errore, aveve letto bene: non SPQR (Sono Pazzi Questi Romani), ma SPQB (Sono Pazzi Questi Belgi).

Ora, la settimana scorsa sono stato a Bruxelles. Nulla di incredibile: io vivo a Colonia - sono solo due ore di autostrada fino a Bruxelles - e chi mi conosce sa che viaggio molto, sia per lavoro che privatamente, quindi un viaggio a Bruxelles sembrerebbe una cosa normale. O quasi.
Però il Belgio è sempre un'avventura a sé.
In mezzo all'Europa (Bruxelles è - di fatto - la capitale dell'unione europea), ma al tempo stesso fuori dal mondo.

Un esempio: a Bruxelles circa la metà della popolazione non è belga. E il flusso turistico non è indifferente.
Però, nonostante ciò, la maggioranza degli sportelli Bancomat accettano solo carte Bancomat belghe, non straniere... neanche fossimo in Bulgaria o Moldavia.

E non è l'unica stranezza belga. Le altre (almeno per ora) ve le risparmio.

Saluti,

Mauro.

venerdì 19 marzo 2010

Chi era Giacomo Matteotti?

Giacomo Matteotti, questo sconosciuto, verrebbe da dire.

Giacomo Matteotti era un esponente del partito socialista, parlamentare antifascista, ucciso dalla polizia politica fascista nel 1924. Delitto talmente significativo da far dire a molti storici che sì Mussolini andò al potere nel 1922, ma la dittatura vera e propria cominciò proprio nel 1924, con quel delitto.

Per una sua biografia dettagliata, potete guardare come al solito su Wikipedia.

Perché ne parlo oggi? Perché ho scoperto il bando della sesta edizione del premio "Giacomo Matteotti", dedicato alla "fratellanza tra i popoli, libertà e giustizia sociale".
E in tutti i documenti allegati non un singolo cenno alla morte di Matteotti e alla sua opposizione al fascismo.
Persino sul video presentazione niente: immagini della caduta del muro di Berlino, dell'alluvione di Firenze e altro... ma niente che riguardi il fascismo.

Un perfetto esempio di controllo del passato in stile "1984" di George Orwell.

Un perfetto esempio della totale mancanza di vergogna del nuovo fascismo governativo all'italiana.

Saluti,

Mauro.

Donne e sport...

Io sono un appassionato di rugby (e nel mio piccolo, come già scritto in un altro messaggio, ex-giocatore) e quando posso mi godo le partite del 6 nazioni e della coppa del mondo (quelle dell'Italia naturalmente costi quel che costi, ma se posso anche le altre).

Domenica scorsa c'era Francia-Italia (come previsto abbiamo perso, ma pazienza... comunque partita divertente per i tanti punti segnati ma giocata male; la precedente Italia-Scozia - pur meno pirotecnica - era stata tecnicamente decisamente superiore) e sono andato al pub irlandese a guardarmela.
Ne avevo parlato con un po' di gente e alla fine ci siamo ritrovati in tre: io e due carissime amiche che di rugby sanno poco (in realtà meno di poco, ma non voglio essere scortese ;-) ).

Prima dell'inizio della partita abbiamo avuto un'ora d'attesa... e sullo schermo scorreva il gran premio di Formula 1. E qui non ho capito più il mondo :-(

Loro due ad appassionarsi e interessarsi e io praticamente a sbadigliare (amo lo sport in generale, ma non troppo quelli motoristici)... ma non doveva essere il contrario?
Non dovremmo essere noi uomini a esaltarci spaparanzati su un divano con la birra in mano per un pit stop o una safety car? E non dovrebbero essere loro donne a lamentarsi che preferiamo Villeneuve o Senna a loro?

Boh! :-)

Saluti,

Mauro.

mercoledì 17 marzo 2010

Scelta giusta?

La Cassazione ha condannato l'uso di termini come "gay" con l'intenzione di offendere ("E' reato dare del gay per offendere").

Posizione giusta e moderna in teoria... ma in pratica? In pratica invece dice che parole come gay od omosessuale possono essere offensive e quindi che essere gay/omosessuale è un qualcosa di negativo.

La buona fede e le buone intenzioni dei giudici di Cassazione sono in questo caso fuori di dubbio... ma siamo sicuri che abbiano fatto la scelta giusta? Non sarebbe stato meglio dichiarare chiaramente che l'"offesa" era insita non nella parola stessa (con qualunque intenzione o tono pronunciata) ma nell'ignoranza di chi la ha pronunciata o scritta? Cioè dichiarare apertamente che essere omosessuali non è nulla di negativo?

Saluti,

Mauro.

Non lo lasciano lavorare

Dice lui.

E allora come ha fatto a guadagnare di più da presidente del consiglio che da imprenditore ("I soldi del presidente")?
E come mai tutte le leggi che gli interessano passano senza fatica?

Figuriamoci cosa sarebbe sarebbe successo se lo avessero lasciato lavorare!

Saluti,

Mauro.

lunedì 15 marzo 2010

I soldi del presidente

No, non sto parlando di Napolitano, ma di quell'altro... quello che è presidente del consiglio e vorrebbe diventare un giorno presidente della repubblica...

Oggi sono usciti sui giornali articoli sui reditti dei parlamentari del 2009 (si veda, per esempio, l'articolo su Repubblica).

E cosa si scopre? Che Berlusconi, pur "dedicandosi" al governo e non alle sue aziende ha guadagnato 8,5 milioni di Euro in più rispetto al 2008.
Come è possibile? Nel 2009 oltretutto la crisi è esplosa in tutto il suo "splendore"...

Dato che, come disse Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma... io un'ideuzza al proposito la avrei...

Nel 2008 Berlusconi andò al governo a metà anno e all'inizio passò un po' di tempo a carburare. Nel 2009 invece governò a pieno regime dal primo all'ultimo giorno.
E dato che Berlusconi non sente conflitti di interesse, in quanto fa sempre e solo i propri di interessi... facendo 1+1 direi che i suoi interessi al governo li ha fatti proprio bene.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 10 marzo 2010

La Russa & Carlomagno

Oggi, a una conferenza stampa del PdL, il ministro Ignazio La Russa ha aggredito un giornalista, Rocco Carlomagno (qui i dettagli).

Detto giornalista non è certo il massimo della categoria e non è che si sia comportato im maniera ineccepibile... però un ministro della Repubblica non deve permettersi di aggredire nessun contestatore, anche se questi dovesse solo insultare e diffamare.

A questo proposito mi sono permesso di scrivere a La Russa pretendendo le sue dimissioni o, almeno, le sue scuse alla nazione tutta (non solo al contestatore).

Vediamo se e come risponderà.

Saluti,

Mauro.

venerdì 5 marzo 2010

Venere e la neve

Che gli statunitensi non abbiano tutte le rotelle a posto, soprattutto quando si parla di sesso e pudore, è cosa nota.

Ma questa notizia è da manicomio (traduco dalla pagina web della NBC):

"Brrr! Una sexy donna di neve riceve un'accoglienza gelida"

Nonstante il gelo invernale, "Venere" fa bollire il sangue ai vicini per una donna ghiacciata

Una donna di neve nuda è troppo spinta per il pubblico?
Secondo alcuni vicini di Rahway (New Jersey) la statua di neve della Venere di Milo fatta da una famiglia nel proprio giardino era semplicemente offensiva.
[omissis]
Dopo aver ricevuto una lamentela anonima, un poliziotto di Rahway è stato inviato sul posto e malvolentieri ha chiesto alla famiglia di coprire il torso.
La famiglia ha ottemperato vestendola con il pezzo superiore di un bikini verde e con un sarong blu.
[omissis]


Ecco il risultato:



Io non commento e scoppio a ridere :-)

Saluti,

Mauro.

mercoledì 3 marzo 2010

La legge è un'opinione

Sì, lo so, non dico nulla di nuovo, soprattutto da quando "regna" il nanetto di Arcore.

Però c'è chi supera ogni limite, prendendo tutti per deficienti. Sto parlando di Formigoni, presidente della regione Lombardia, e di Errani, presidente della regione Emilia-Romagna. Il primo di centro-destra, il secondo di centro-sinistra.
Formigoni si sta candidando per la quarta volta a tale carica, Errani per la terza.

Dov'è il problema? Se la gente li apprezza e li vota non c'è nulla di male, giusto?
Il problema è che in democrazia esistono anche strane cose chiamate leggi.
E la legge 165/2004 all'articolo 2 dice che la immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del presidente della giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto è vietata (il primo mandato di Formigoni non era seguito a elezione a suffragio universale e diretto, gli altri due però sì, come anche i due di Errani).

Ma loro si candidano e nessuno dice niente.

Saluti,

Mauro.

Sono sconvolto!

Lo pseudoministro Maroni ha detto una cosa assolutamente intelligente e condivisibile riguardo al caos delle liste del centrodestra nel Lazio:

Io faccio il tifo perché la Lista del Pdl per il Lazio venga ammessa. Preferirei come ministro che non ci fossero deformazioni del sistema di rappresentanza, ma la parola spetta ora ai magistrati. Se il vizio è formale mi auguro che venga sanato, se è sostanziale è un altro discorso.

Se uno come Maroni comincia a ragionare (o quasi), forse per l'Italia potrebbe esserci ancora un barlume di speranza.

Saluti,

Mauro.

Computer e computer

Ormai si vendono più i cosidetti portatili (netbook, notebook, laptop o comunque vogliate chiamarli in questo non inglese che uccide le altre lingue senza però far progredire l'inglese vero) che i computer classici o personal computer (i desktop, tanto per rimanere al non inglese di cui sopra).

Sarò un vecchio conservatore antiquato, ma è una brutta notizia.

Il vecchio PC era fisso in un posto e dipendeva da te. Tu decidevi di andare lì, di accenderlo e di usarlo. Era lui a essere una tua appendice.

Il portatile, o peggio ancora il palmare o il telefono cellulare con funzioni internet/web, è sempre lì, ti segue dovunque tu sia, è collegato dovunque tu sia. Sei tu a essere una sua appendice.

Sarò vecchio... ma... viva il PC, abbasso il portatile! :-)

Saluti,

Mauro.

martedì 2 marzo 2010

Il rugby

Chi mi conosce sa che sono un appassionato (ed ex giocatore) di rugby.

Sabato scorso mi sono goduto qui a Colonia, dove vivo, Italia-Scozia del 6 nazioni in un pub irlandese, circondato da irlandesi e inglesi (cioè in questo caso miei alleati, visto che noi giocavamo contro la Scozia :-) ). Primo tempo deludente, secondo tempo esaltante, terzo tempo sempre presente come da tradizione (chi non sapesse cosa è il terzo tempo nel rugby può leggere qui).

Oggi leggo sull'Unità un bel commento di Giancarlo Di Cataldo ("Il bello del rugby") che vorrei condividere con voi:

Confesso: tutta questa retorica sul rugby sport aperto e pulito, sulla cavalleria e lealtà dei giocatori, sulla fratellanza fra i tifosi di opposti schieramenti stava cominciando a dare sui nervi. Sì, certo, c’è Invictus, ci sono gli epici racconti di Marco Paolini, ma, insomma... Abituato, da italiano, a pensare due o tre volte male, peccando ma quasi sempre azzeccandoci (come disse una volta un illustre Arcitaliano) ho voluto farmene un’idea di persona. E quale migliore occasione delle due sfide del Sei Nazioni al Flaminio di Roma? Beh. Confessione per confessione, devo rimangiarmi la diffidenza. Il clima che si respira sugli spalti durante un incontro di rugby è veramente singolare. Intanto, i tifosi sono mescolati, e, a parte qualche irredimibile cafone, a nessuno viene in mente di fischiare l’inno dell’altra nazione o di disturbare l’atleta che cerca i tre punti a calcio fermo. Capita poi di vedere un colossale inglese pelato (del tipo con il quale non ti fermi a discutere in una strada buia: gli dai ragione a prescindere, qualunque cosa dica) commuoversi come un vitello per un “drop” del suo idolo, e un istante dopo voltarsi ad applaudire a scena aperta un placcaggio riuscito degli italiani. E capita di scambiarsi sigari e birra con una banda di scozzesi, un po’ abbacchiati per averle prese ma disposti a riconoscere che «good match, right score», buona partita, risultato giusto, anche se ha premiato gli altri. Insomma, cose rare, di questi tempi. Eppure, l’animosità, lo scontro fisico, il combattimento sono l’essenza stessa del rugby. Una piccola guerra, ma secondo regole condivise, senza par condicio imposta dall’alto e con rispetto dell’arbitro: ne avremmo bisogno anche fuori dallo stadio. Speriamo solo che con il business, la televisione e la popolarità crescente non si guastino anche loro.

Saluti,

Mauro.

'Ndrangheta a Stoccarda...

Stamattina mentre in macchina mi dirigevo sul lavoro, ascoltavo come (quasi) sempre le trasmissioni radio della Deutschlandfunk.

All'interno del programma "Europa Heute" ("Europa oggi") è stato trasmesso un servizio (basato sui fatti, non sulle opinioni, come buona tradizione della DLF) riguardo all'ultimo scandalo politico italiano: l'intreccio tra il senatore di Girolamo, la 'ndrangheta, l'estrema destra e un paio di aziende.

Una frase mi ha colpito:

Die aktuellen Vorwürfe, die Wahl von Nicola di Girolamo sei durch Ndrangheta-Mitglieder gesteuert worden, die in Stuttgart und anderen deutschen Städten Wahlzettel von den dort lebenden Italienern eingesammelt und dann nach ihren Wünschen ausgefüllt hätten, werden derzeit geprüft.

Traduco:

Le presenti accuse, secondo cui l'elezione di Nicola di Girolamo sarebbe stata manovrata da elementi della 'ndrangheta, i quali avrebbero raccolto a Stoccarda e in altre città tedesche le schede elettorali dei residenti italiani e le avrebbero compilate a proprio piacimento, sono attualmente in fase di accertamento.

Stoccarda e 'ndrangheta... mi ricorda qualcosa... dove la ho già letta questa?

Ah sì... le amicizie pericolose del vecchio presidente del Land Baden-Württemberg, Günther Oettinger!

Ma la 'ndrangheta è calabrese o è sveva?

Saluti,

Mauro.

Beneficenza... 'na fava

Ma che bravi questi artisti che a ogni occasione organizzano uno spettacolo di beneficenza... sacrificando i portafogli dei loro fans.

Facile parlare di solidarietà, ma poi in beneficenza dare non i tuoi soldi di attore, cantante, comico milionario... ma quelli dell'operaio, dello studente, dell'impiegato che pagano il biglietto d'ingresso.
Però sui giornali e sulle TV appare il tuo nome di artista, non il nome di chi ha pagato.

Questa non si chiama beneficenza, si chiama pubblicità, autopromozione.

Io sto con Vasco Rossi:
"Si parla tanto di beneficenza, ma la beneficenza è importante farla con il proprio portafogli e magari senza dirlo."

Saluti,

Mauro.

I bambini di Hitler

Quello che ho usato come titolo di questo testo non è in realtà altro che il titolo di un documentario girato da un regista israeliano, Chanoch Zeevi, che uscirà nelle sale prossimamente.

Questo regista è andato a cercare i discendenti degli alti gerarchi nazisti per intervistarli su come vivono loro con questo passato. Senza giudicare, senza guidare... semplicemente chiedendo e lasciando parlare.

Spero di avere l'occasione di vedere il film quando uscirà. L'articolo di Repubblica che ne parla mi ha incuriosito, interessato.

E mi chiedo: come vivrei io, cosa penserei io se mio padre o mio nonno fosse un Goebbels, un Heydrich o un Himmler (o anche uno Stalin o un Pol Pot)?

Saluti,

Mauro.

lunedì 1 marzo 2010

Il radicalismo dei radicali...

Stavolta non scrivo nulla di mio, in quanto Francesco Piccolo sull'Unità ha espresso con molta precisione quello che anche io penso (con l'unica differenza che io non potrei votare nel Lazio, essendo residente in Germania con domicilio italiano in Liguria).

Ecco il testo di Piccolo (qui la versione originale):

Emma Bonino ha appena sospeso lo sciopero della fame che ha fatto per molti giorni in nome di un principio di legalità assoluto e condivisibile. Ha anche detto che la sua battaglia continuerà e l’ha legata alla campagna elettorale. «Bisogna andare oltre», ha più volte ripetuto.
Ho sempre avuto rispetto per la forza di queste proteste, che più volte negli anni sia lei sia Pannella hanno messo in atto. Ma per una sola volta, vorrei che succedesse il contrario: vorrei fosse la Bonino ad avere rispetto per me che sono un suo elettore per la carica di governatore del Lazio. E cioè vorrei che smettesse di occuparsi di questioni assolute e facesse la campagna elettorale su questioni concrete. Una cosa minuscola rispetto alle sue lotte di principio. Ma con i radicali va spesso a finire così: nel momento in cui si profila una possibile vittoria, cominciano a occuparsi di questioni più importanti. Alla fine Emma Bonino e i radicali hanno voluto sempre questo: insegnarti come si vive, disprezzare il tuo voto, pretendere di essere votati lo stesso, e perdere con una certa soddisfazione.
Ora che ha sospeso lo sciopero della fame, la Bonino ha il dovere di spiegare i motivi per cui bisognerebbe votarla. Se continua a occuparsi di grandi princìpi condivisibili, avrà tutta la mia solidarietà, ma perderà il mio voto per quella cosa che non ritiene abbastanza importante che è la carica di governatore del Lazio. Perché non voglio avere desiderio di votarla più di quanto lei abbia desiderio di essere votata.


Saluti,

Mauro.