Con la caduta del muro di Berlino si è consumata la sconfitta del comunismo. Il capitalismo e il liberismo hanno vinto.
C'è qualcosa che non mi quadra.
Che un capitalista sia contento della sconfitta del comunismo è naturale. È nella natura delle cose, qualunque cosa si possa pensare tanto del comunismo quanto del capitalismo.
Che un capitalista esalti il liberismo... però...
Ma come si fa, a meno di ipocrisie e/o ignoranze, a considerare come sinonimi o quasi capitalismo e liberismo? Ma sono opposti e inconciliabili!
Cerchiamo di capire un po' meglio chi è un liberista.
Un liberista è una persona che nell'economia (e non solo, ma limitiamoci all'economia) predica il libero mercato, cioè la concorrenza, l'apertura a offerte diverse.
Il liberista da una parte quindi è contro lo statalismo, il controllo centralizzato dell'economia (e la versione estrema del liberista è contro ogni regola, quindi inconsapevolmente tendente all'anarchia).
Dall'altra parte è inevitabilmente contro il capitalismo. Perché? Molto semplice: il capitalismo non può che avere come fine (conscio o inconscio poco importa) il monopolio. Cioè il controllo centrale, anche se non da parte dello Stato.
Quindi se sentite un capitalista lodare il liberismo... non stupitevi se sentite puzza di bruciato e soprattutto controllate se avete ancora il vostro portafogli in tasca :-)
Saluti,
Mauro.
(2, 4, 4, 1, 3, 5)
11 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento