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martedì 11 dicembre 2018

Il videodiscorso di Macron

Lasciamo perdere le idee politiche per un attimo.
Esaminiamo solo il video in sé.

Di video di politici costruiti a tavolino (quindi più fiction che politica) nella mia (ormai non più così corta) vita ne ho visti in abbondanza.
Politici di destra, di centro, di sinistra.
Politici democratici e politici populisti.
Nel 90% e passa dei casi si sapeva che erano costruiti, che non erano spontanei.

Ma...
Ma uno come quello di ieri di Macron non lo avevo mai visto neanch'io.
E ho sempre seguito molto la politica.

Però la rigidità, la non spontaneità, la gelidità, oserei quasi dire l'assenza e/o il disinteresse mostrate nella forma, indipendentemente dai contenuti, da Macron nel discorso suddetto non le avrei mai ritenute possibili.
Un politico deve anche saper recitare, a di là del credere in quel che dice o meno, ma Macron ieri aveva la vitalità di un robot con un'audiocassetta preregistrata che gira.

Giusto o sbagliato che fosse quel che ha detto, lo ha detto nella maniera meno credibile possibile.
E pensare che aveva puntato tutto sull'immagine, non sui contenuti... e alla fine sull'immagine crolla. Nonostante schiere di pubblicitari come consiglieri.

Saluti,

Mauro.

giovedì 9 marzo 2017

La vera anima del Carnevale

A fine febbraio c'è stato il culmine del Carnevale.
E lo sapete benissimo: a me il Carnevale non piace.
Già come concetto in sè non mi piace, in quanto il concetto di base del Carnevale è l'obbligo di divertirsi, non la libertà di divertirsi.
E in Germania la cosa è di fatto istituzionalizzata.
A Colonia in particolare (anche per questo ho sempre detto che a Colonia si vive per 360 giorni all'anno splendidamente e per gli altri cinque - i giorni "duri" del Carnevale - si vive di merda).

Sullo Stern del 16 febbraio scorso Micky Beisenherz ha spiegato benissimo cosa è il Carnevale a Colonia (e in Germania in generale).
E io aggiungo: non solo a Colonia e non solo in Germania. Bensì ovunque esista il Carnevale.

Traduco qui la parte la parte essenziale dell'articolo in questione:

Il Carnevale è per me la più tedesca di tutte le feste. Allegria istituzionalizzata. Eccesso confezionato, imballato in burocrazia associazionista, gerarchicamente organizzato e logicamente - tutto deve avere del resto il suo ordine - con abbigliamento d'ordinanza, onoreficenze e berretti da buffone! E, per favore, allegria, come d'ordinanza, ma a partire dall'11.11 (undici novembre) alle 11:11. Cioè spontaneità guidata dall'orologio marcatempo.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui la scansione dell'articolo per chi se lo volesse leggere completo in originale: