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domenica 29 giugno 2025

Deriva autoritaria

Fino a non molto tempo fa pensavamo che le democrazie occidentali fossero piene di difetti, ma che in quanto democrazie fossero inattaccabili, solide. Migliorabili, sì (anche tanto), ma non attaccabili, non distruggibili.

Ora ci stiamo accorgendo che l'autodefinitasi più grande democrazia dell'Occidente (gli USA) così democrazia non è, visto che può essere attaccata dall'interno e senza neanche fare un colpo di stato vero e proprio (visto che, nonostante le leggende metropolitane, lì un vero sistema di "checks e balances" non esiste, è di fatto lasciato alla correttezza dei singoli).

E ci stiamo purtroppo anche accorgendo che pure nelle democrazie europee, dove i "checks e balances" per fortuna esistono davvero, i vari governi (sulla scia di quello ungherese, obiettivamente pioniere in questo all'interno dell'UE) stanno usando ogni strumento legale e soprattutto ogni zona grigia della legislazione e delle Costituzioni per far sì che il potere legislativo e quello giudiziario vengano sottomessi a quello esecutivo, cioè Parlamento e magistratura sottomessi al Governo.
E dove non li si possa sottomettere, almeno che vengano depotenziati.

O forse invece non ce ne stiamo (a parte quattro gatti) accorgendo? Forse pensiamo che, sì, ci sono periodi migliori e periodi peggiori, ma che in fondo tutto va bene, madama la marchesa?

Io vi avverto: anche in passato molte dittature nacquero in questo modo, non (o almeno non solo) con azioni violente.

Teniamo gli occhi aperti, molto aperti. Perché rischia ormai di essere troppo tardi per evitare la deriva autoritaria... e l'autoritarismo è solo un passo distante dalla dittatura.

Saluti,

Mauro.

giovedì 9 novembre 2017

Il problema della legge elettorale

Negli ultimi tempi abbiamo tutti seguito - volenti o nolenti - il dibattito sulla legge elettorale.
È una buona legge? Non è una buona legge?
Siamo sinceri: che sia o non sia una buona legge è un problema secondario.
E paradossalmente anche la sua costituzionalità o incostituzionalità è in fondo un problema secondario.

Il problema vero è che serva fare una legge elettorale.
Vedo che schizzate come molle: come è possibile votare senza legge elettorale? Mauro è impazzito!

E invece no, non sono impazzito.
L'Italia ha avuto una legge elettorale funzionante dalla nascita della Repubblica fino al 1993. Una legge che veniva regolarmente aggiornata in alcuni dettagli, ma mai cambiata.
Ed era una buona legge.

Nel 1993 venne fatta una completa riforma e introdotta la legge Mattarella, volgarmente (e stupidamente) nota come Mattarellum.
E anche questa era una buona legge.

Da allora però ogni governo ha voluto cambiare la legge... con la scusa della governabilità, ma in realtà per autogarantirsi.
E non c'è più stata nessuna buona legge.
E oltretutto nessun governo è più riuscito a garantirsi.

Il problema della legge elettorale, anche dell'ultima, non é la qualità della stessa.
È che detta legge "serva".
Il prossimo governo la cambierà di nuovo (o almeno cercherà di farlo), ergo detta legge è caduca. Quindi a che serve?

Del resto in ogni paese occidentale (Italia compresa fino al 1993) le leggi elettorali vengono regolarmente aggiornate, ma non cambiate, non rifatte, non stravolte.
Buone o cattive che siano.
E funzionano.
Come funzionavano in Italia fino alla legge Mattarella.

Rifletteteci.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 25 ottobre 2006

Le "gaffes" di Putin

Negli ultimi giorni Putin ha tenuto banco, ha veramente dato spettacolo... quasi come il Berlusconi dei tempi migliori :-)

Prima l'ammirazione mostrata verso il presidente israeliano Katzav per la sua dimostrazione di mascolinità (per chi non lo sapesse: Katzav è accusato di molestie sessuali e violenza carnale).

Poi l'attacco alla corruzione dei funzionari pubblici spagnoli (ma non è forse che in Spagna i magistrati possono condannare sindaci e boiardi se necessario, mentre in Russia ci può essere, per così dire, qualche controindicazione nel farlo?).

Poi l'osservazione sulla mafia invenzione italiana (qui in Germania però domina la mafia russa, non quella italiana... non sarà che Putin vede nella mafia italiana non un'associazione criminale, ma solo un concorrente per i suoi "affari"?).

E probabilmente altre che mi sono sfuggite.

E tutti i giornali e i telegiornali a parlare delle "gaffes" di Putin, delle battute riuscite male o delle sparate senza riflettere.

Io non credo tanto che siano battute o gaffes. Putin è troppo poco spiritoso per fare battute e troppo intelligente per cadere in certe gaffes.

Io penso che siano una sorta di test. Sì, di test nei confronti dell'occidente.
La Russia è tornata (o si illude di essere tornata) a essere una potenza e Putin vuole rinverdire i fasti del passato sovietico.
E mette alla prova le reazioni dell'occidente alle sue provocazioni, per capire se l'occidente ha paura. Un modo di dirgli "Io posso permettermi di dire ciò che voglio, vediamo se tu hai il coraggio di aprir bocca".

O no?

Saluti,

Mauro.