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mercoledì 29 dicembre 2021

La tristezza dei vandali a Natale

No, non mi riferisco alla festa in sé, anche se ovviamente in tempi di pandemia non è più gioiosa come una volta e - altrettanto ovviamente - non per tutti porta serenità, per i più disparati motivi.

Mi riferisco a una cosa più banale.
A Natale nelle città vengono allestite decorazioni e installazioni natalizie, per cercare di rendere più luminoso e più gioioso l'ambiente.
Ma poi molte di queste installazioni vanno protette con transenne per evitare vandalismi o che la gente le usi per far fare i bisogni ai propri cani.

Ma quanto triste è la cosa?
Quanto siamo diventati inumani?
Con che motivazione vandalizzi una decorazione natalizia o la usi come WC canino?

E no, non c'entra credere al Natale o meno.
È solo questione di rispetto.

Visto oggi a Genova:


Un esempio che ha fatto notizia in Germania, a Kassel:


Ma sono solo due dei tanti esempi.

Saluti,

Mauro.

domenica 16 dicembre 2018

L'arte delle installazioni

Io ho sempre considerato l'arte come qualcosa che - salvo incidenti o imprevisti - deve durare nel tempo, deve essere fruibile anche dai famigerati posteri.

Però il '900 - e ancora più gli anni 2000 - hanno portato alla ribalta le cosiddette installazioni o forme simili, cioè forme d'arte a tempo, destinate a "morire" dopo un periodo determinato (parlo chiaramente in particolare delle cosiddette arti plastiche).

Ecco, al di là delle loro qualità estetiche, tecniche, innovative... si possono considerare vera arte, visto che non sono destinate a durare?
Io penso di no... ma forse io sono antiquato.

Che ne dite voi?

Saluti,

Mauro.

sabato 21 luglio 2018

Soldi buttati via

Un'installazione da perdere.
No, non ho dimenticato un "non".

Io sono un amante di Vincent Van Gogh (ok, dell'arte in generale, ma di Van Gogh in particolare).
Ho visitato più volte il museo a lui dedicato ad Amsterdam, non perdo l'occasione di visitare mostre su di lui e suoi contemporanei in giro per l'Europa, nel 1990 organizzai un viaggio nei Paesi Bassi per vedere le mostre organizzate ad Amsterdam e Otterlo per il centenario della morte, ecc., ecc.

Così ieri ho approfittato delle ferie a Genova per andare a vedere la mostra, anzi l'installazione, "Van Gogh Alive - The experience".
Sapevo che non c'erano opere originali, certo, ma da come era stata presentata credevo in un'immersione 3D, con molto materiale informativo (non che Van Gogh io lo conosca poco, ma magari qualcosa di nuovo o un modo nuovo di vedere cose note lo si può sempre scoprire).

E invece?
E invece una delusione totale. In pratica una proiezione di diapositive fatta con computer e beamer invece che con le diapositive d'antan.
E per di più piccola, male organizzata, con quattro frasette banali di e su Van Gogh (non che lui in vita sia stato un fine intellettuale, ma nelle sue lettere al fratello si trovano cose molto più interessanti che quattro banalità da biscotti della fortuna... o meglio sfortuna, vista la sfiga da lui avuta in vita).
Multimediale? Beh, se la musica di sottofondo ad accompagnare le immagini vale, allora sì, multimediale almeno la era.
E comunque ingiustificatamente cara.

Non andateci, non visitatela (né da genovesi, né da turisti e neanche quando si trasferirà in altre città).

Soldi buttati via.

Saluti,

Mauro.