Visualizzazione post con etichetta cristianesimo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cristianesimo. Mostra tutti i post

sabato 5 luglio 2025

Una domanda agli amici protestanti

Vorrei fare una domanda agli amici protestanti.

Qui in Germania (ma con rare eccezioni anche nel resto d'Europa) i protestanti vengono visti come moderati. Nel mondo cristiano il radicalismo è visto più come cattolico (e anche di più come ortodosso, sia di stampo greco che russo) che come protestante.

Negli USA invece i protestanti (in primis i battisti) sono i veri radicali, i veri estremisti, quelli che vorrebbero una specie di Sharia cristiana.

Da dove nasce questa differenza? Come si sono i protestanti negli USA talmente radicalizzati, mentre non è successo con quelli europei?

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui la versione tedesca.

sabato 10 maggio 2025

La C non c'è più

Il partito del nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz si chiama CDU, cioè Christlich Demokratische Union Deutschlands (Unione Cristiano-Democratica Tedesca), e il suo partito fratello bavarese CSU, cioè Christlich-Soziale Union in Bayern (Unione Cristiano-Sociale Bavarese).

Ve lo dico da ateo: guardate il programma di governo (e ancora più quello elettorale pre-voto) e guardate il catechismo della chiesa cattolica e i valori delle chiese protestanti... cioè di chi rappresenta (al di là del comportamento dei singoli e delle istituzioni) l'essere cristiani.

Bene, se li guardate capirete che quella C nel nome dei due partiti (soprattutto per quanto riguarda la CSU) è ormai solo vuota ipocrisia, nei fatti non c'è più.
E questo indipendentemente da come noi singoli cittadini possiamo giudicare la religione cristiana.

Saluti,

Mauro.

domenica 26 marzo 2023

Il cristianesimo in realtà non esiste

Sì, il cristianesimo non esiste.
E non lo sostengo per fare polemica. Lo sostengo perché in realtà così effettivamente è.

Non conta qui essere credenti o meno, io sto parlando di fatti, di storia.

Prendendo Cristo come figura storica - divina o umana che fosse - si può dire con chiarezza (ed è chiaro ed esplicito anche nella Bibbia) che Cristo non ha mai voluto lasciare l'ebraismo, non lo ha mai attaccato come religione in assoluto.
L'obiettivo di Cristo era quello di riformare l'ebraismo, non di uscirne e fondare una nuova religione.
E questo obiettivo dopo la sua morte si è conservato negli apostoli, fino a che...

...fino a che non è arrivato Saulo di Tarso, alias Paolo.

Paolo era un uomo di potere e ha capito le potenzialità che c'erano in una nuova religione che buttasse alle ortiche l'ebraismo.
E questa è stata la sua "conversione": capire le potenzialità politiche della figura di Cristo e sfruttarla per creare una struttura religiosa, una nuova religione che potesse poi sfociare in una struttura di potere (come poi nei secoli successe).

Saulo/Paolo scavalcò in questo la predicazione degli apostoli, facendosi unico interprete - senza che nessuno gliene desse mandato, per lo meno senza che nessuno gli desse mandato di esautorare gli altri - dell'eredità di Cristo.
E nel cristianenismo, nel suo insegnamento (e in particolare ovviamente in quello del cattolicesimo romano) è Paolo che costituisce le fondamenta, non Cristo o Pietro.

Quello che noi chiamiamo cristianesimo è in realtà paolianesimo. Tutto viene da lui, che ci piaccia o meno.

Ed è sempre stata solo una questione di potere.

Saluti,

Mauro.

sabato 13 gennaio 2018

Un dubbio sull'antisemitismo

O meglio su quello che si spaccia per tale.

Se io dico o scrivo qualcosa di negativo sullo stato di Israele o su certi comportamenti di determinate frange della popolazione israeliana vengo subito tacciato di antisemitismo e nessuno mi contesta sui fatti (anche quando ciò che dico o scrivo non ha niente a che fare con l'ebraismo o con la popolazione israeliana nel globale).

Se io dico o scrivo qualcosa di negativo sull'autorità palestineste o su certi comportamenti di determinate frange della popolazione palestinese invece nessuno mi accusa di antisemitismo e vengo contestato direttamente sui fatti (anche se dovessi contestare l'islamismo o la popolazione palestinese nel globale).

Eppure anche i palestinesi musulmani (e anche i palestinesi e gli israeliani cristiani, per la verità) sono semiti.

Questo doppiopesismo per me è sufficiente ragione per essere pro palestinese.

Saluti,

Mauro.

giovedì 25 maggio 2017

Può esistere una religione moderata?

Sì, lo so, nella vulgata comune il discorso moderato/radicale oggi riguarda solo l'Islam.

Ma al di là di ciò che io che scrivo, voi quattro gatti che mi leggete e chiunque altro possa pensare dell'Islam... la domanda riguarda obiettivamente la religione come concetto in sè. Al di là delle singole dottrine.

E la mia risposta è no: una religione non può essere moderata.

Una religione - qualsiasi essa sia - ha dei precetti, dei comandamenti (al di là del termine con cui vengono definiti, comandamenti restano... e per me, proveniente da una cultura cattolica - anche se personalmente ateo - il termine "comandamenti" rimane il più chiaro, il più comprensibile).
Quindi se uno è sincero credente in una qualsiasi religione... prende alla lettera detti precetti, detti comandamenti. Se è credente solo a parole, di quei precetti, di quei comandamenti in realtà non gliene frega nulla.

Ergo: il credente moderato non può esistere. Il credente può essere solo radicale. O non essere un vero credente.

Prima che fraintendiate: no, l'essere radicale non giustifica la violenza.
Il rispetto degli altri, anche se non condividono il tuo credo, deve essere patrimonio di qualsiasi essere civile - credente e non credente - quindi se uccidi in nome di un dio, qualunque esso sia, ciò dimostra solo che sei un povero bastardo, non che sei radicale (visto che un credente o è radicale o non è proprio, ma comunque la grande maggioranza dei credenti di qualsiasi religione non uccide nessuno, per fortuna).

Saluti,

Mauro.