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giovedì 7 giugno 2018

Il discorso di Oettinger

A fine maggio è scoppiato un casino per le dichiarazioni del commissario europeo Oettinger (qui il perché non dovrebbe essere commissario indipendentemente da dette dichiarazioni) sugli elettori italiani e il nuovo governo, rilasciate in un'intervista alla Deutsche Welle.
Per chi sa il tedesco, qui si può vedere e ascoltare l'intervista completa.

Il casino è nato però non direttamente dall'intervista, ma da un tweet del giornalista della Deutsche Welle stessa Bernd Thomas Riegert (tweet ora cancellato) in cui quest'ultimo riassumeva le parole sull'Italia con "The markets will teach the Italians to vote for the right thing" (per chi ha problemi con l'inglese: "I mercati insegneranno all'Italia a votare per ciò che è giusto"), parole forti, ma soprattutto virgolettate come si dovrebbe fare solo con citazioni letterali.
E letterale questa citazione non la è proprio per niente.

Oettinger è famoso per farla (molto) fuori dal vasino quando parla e le sue parole sull'Italia non sono comunque state felici - anzi - ma comunque ben diverse da quanto riportato sopra.

Ma cosa ha detto di preciso Oettinger sull'Italia in quell'intervista?
Riprendo la trascrizione fatta dalla Süddeutsche Zeitung delle parole incriminate.

Oettinger ha detto (qui le virgolette ci stanno in quanto trascrizione letterale):
"Meine Sorge und meine Erwartung ist, dass die nächsten Wochen zeigen, dass die Märkte, dass die Staatsanleihen, dass die wirtschaftliche Entwicklung Italiens so einschneidend sein könnten, dass dies für die Wähler doch ein mögliches Signal ist, nicht Populisten von links und rechts zu wählen."

Che tradotto significa:
"La mia preoccupazione e ciò che mi attendo è che le prossime settimane mostrino che i mercati, che i titoli di stato, che l'evoluzione economica dell'Italia possano essere così drastici da far sì che siano un possibile segnale agli elettori a non votare populisti di sinistra e di destra."

Ha anche aggiunto:
"Schon jetzt ist die Entwicklung bei den Staatsanleihen, bei dem Marktwert der Banken, beim wirtschaftlichen Verlauf Italiens generell deutlich eingetrübt, negativ. Dies hat mit der möglichen Regierungsbildung zu tun. Ich kann nur hoffen, dass dies im Wahlkampf eine Rolle spielt, im Sinne eines Signals, Populisten von links und rechts nicht in die Regierungsverantwortung zu bringen."

Che significa:
"Già adesso l'evoluzione dei titoli di stato, del valore di mercato delle banche, dell'andamento economico dell'Italia è in genere nettamente opaco, negativo. Questo a che fare con la possibile formazione del governo. Io posso solo sperare che questo giochi un ruolo in campagna elettorale, come segnale di non portare populisti di sinistra e di destra a responsabilità di governo."

Parole gravi, indubbiamente, anche se meno di quanto Riegert voleva far credere.
Ma ancora più grave è stato da parte del giornalista spacciare per citazione letterale un suo riassunto (e neanche proprio corretto, oltretutto).
A quanto pare la deontologia professionale dei giornalisti non è in crisi solo in Italia.

Saluti,

Mauro.

domenica 13 maggio 2018

I grandi giornali tedeschi e il M5S al governo

Nei giorni scorsi anche i grandi quotidiani tedeschi hanno presentato il probabile (o meglio presunto) nuovo governo italiano.

Vediamo i due più importanti.

La Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ), tendenzialmente centrista, qui presenta il M5S come di sinistra:


Traduco:
In Italia si potrebbe avere una coalizione tra populisti di sinistra e di destra: com'è possibile?

La Süddeutsche Zeitung (SZ), tendenzialmente di sinistra moderata, qui ce lo presenta come di centro:


Traduco:
Italia: Berlusconi libera la strada per la coalizione di centro-destra. Non si metterebbe di traverso a una coalizione tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord, spiega. Il suo passo indietro era una condizione per la coalizione.

Altri giornali meno importanti lo presentano come (più giustamente, ma meno esplicitamente) di destra.

Il problema della stampa tedesca è che per la mentalità teutone un partito deve per forza avere un colore, non può esistere un partito trasversale o non definibile, quindi il M5S deve essere per forza qualcosa e si sceglie a caso quando non si capisce (la stampa tedesca ebbe lo stesso problema ai tempi col Partito Pirata in casa propria).

A questo va aggiunto che per la stampa "istituzionale" tedesca non può esistere un governo di sinistra-sinistra, di centro-centro o di destra-destra.
Un governo può essere solo di sinistra, solo di centro o solo di destra solo se monopartitico. Se bipartitico, i due partiti devono avere per forza colori diversi.
E quindi, visto che la Lega è obiettivamente di destra, il M5S deve per forza essere o di centro o di sinistra. Indipendentemente dai suoi programmi e dalle sue azioni.

E non è casuale che il giornale centrista (FAZ) definisca il M5S di sinistra e il giornale di sinistra moderata (SZ) definisca il M5S di centro.
Nessuno lo vuole dalla propria parte.

Saluti,

Mauro.
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