Ma serve un aggiornamento.
Già lo ho fatto in un thread su Twitter, ma che qui raccolgo in testo unico.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il calendario della Serie A 2023-2024.
Io, onestamente, non ho mai capito l'hype sui calendari dei vari campionati nazionali (in ogni sport, non solo nel calcio): prima o poi devi incontrare tutti, e tutti due volte, una in casa e una in trasferta.
Ergo: non esiste un calendario duro o un calendario morbido. Esiste il calendario. Punto.
L'unico effetto del calendario è al limite quando farai i punti, non quanti ne farai.
Però nel calendario del campionato 2023-2024 c'è una cosa importante.
Importante per me, non tanto per il mio Genoa (a parte l'essere l'esordio in serie A dopo un anno di Purgatorio).
Importante per me, non tanto per il mio Genoa (a parte l'essere l'esordio in serie A dopo un anno di Purgatorio).
Qui va fatto un inciso.
A parte il mio Genoa ci sono alcune squadre che mi stanno simpatiche (in primis il Torino) e alcune che mi stanno antipatiche (in primis la Lazio). Ma la maggioranza delle squadre mi sta semplicemente indifferente.
A parte il mio Genoa ci sono alcune squadre che mi stanno simpatiche (in primis il Torino) e alcune che mi stanno antipatiche (in primis la Lazio). Ma la maggioranza delle squadre mi sta semplicemente indifferente.
Torniamo ora al calendario.
Il Genoa esordirà ospitando la Fiorentina.
E allora, direte voi?
E allora, direte voi?
Fino a qualche anno fa (per la precisione fino al 2014) la Fiorentina apparteneva alla terza categoria: mi era indifferente.
Ma, quindi, cosa successe nel 2014? Morì mio papà.
E cosa c'entra lui con la Fiorentina?
Mio papà mi attaccò la malattia Genoa.
Però...
Però...
L'unica trasferta che abbiamo mai fatto insieme (derby esclusi, ma questi non sono vere trasferte) è stato un Fiorentina-Genoa.
L'ultima partita che vedemmo insieme al Ferraris fu un Genoa-Fiorentina.
E la prima partita che vidi al Ferraris dopo la sua morte (e vi garantisco che fu cosa casuale, non cercata) fu di nuovo un Genoa-Fiorentina.
L'ultima partita che vedemmo insieme al Ferraris fu un Genoa-Fiorentina.
E la prima partita che vidi al Ferraris dopo la sua morte (e vi garantisco che fu cosa casuale, non cercata) fu di nuovo un Genoa-Fiorentina.
Ecco... Genoa-Fiorentina non sarà mai più per me una partita normale.
E ovviamente la Fiorentina non è più nella categoria "indifferenti". E tanto meno in quella "antipatiche".
Non so se si possa parlare di vera simpatia, ma di sicuro ora c'è con la Fiorentina un legame particolare.
E io ora non vedo l'ora (scusate la ripetizione) che arrivi il 19 agosto per godermi questo nuovo Genoa-Fiorentina, anche se stavolta non potrò essere allo stadio.
Saluti,
Mauro.
Bello il racconto personale (che mi ha fatto pensare a mio padre, scomparso nel 2011, e alla sua passione, parzialmente trasmessa anche a me, per la Formula 1).
RispondiElimina"non esiste un calendario duro o un calendario morbido. Esiste il calendario. Punto.
L'unico effetto del calendario è al limite quando farai i punti, non quanti ne farai."
Qui chiaramente non siamo per nulla d'accordo.
Lo immaginavo... del resto in questo appartengo a una minoranza eretica di tifosi 😉
EliminaCome credo si sia capito in questi anni io non sono tifoso. Sono blandamente interista, per una questione cromatica e naturalmente geografica. Se non fossi interista sarei milanista (anzi, fino ai sei anni lo sono stato). Altre possibilità non ce ne sarebbero.
RispondiEliminaNon so perché, ma questo commento era finito nello spam... forse c'entra l'Inter 😜
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