Tutti sappiamo cos'è un policlinico. Anzi, tutti crediamo di saperlo.
Cioè, per quello che riguarda le sue funzioni, la sua sostanza, lo sappiamo veramente: un'istituzione di cura, ospedaliera, che comprende diverse specialità, nel caso ideale tutte le possibili specialità medico-chirurgiche.
E su questo siamo tutti d'accordo.
Ma la parola? Cosa significa la parola?
La maggioranza di noi sarebbe tentata di rispondere: policlinico = molte cliniche, molte specialità, facendo derivare il poli- dal greco antico polús (πολύς), che significa molto.
Siamo sicuri che sia corretto?
Beh, effettivamente è - volendo ragionare in maniera storica - un po' difficile poter credere che possa significare quello, visto che il concetto è nato in epoche (il '700) in cui la separazione tra le varie specialità era confusa, in alcuni settori addirittura inesistente.
E infatti osserviamo l'epoca in cui questo concetto è nato: l'epoca in cui gli ospedali cominciavano a venire costruiti in città, con scopi di cura, non erano più solo i lazzaretti che venivano costruiti isolati, allo scopo di isolare i malati (e i malati che soffrivano di malattie non contagiose venivano lasciati e - dove possibile - curati in casa).
Detto ciò, la parola policlinico potrebbe anche assumere un altro significato: policlinico = clinica, ospedale di città, dove poli- non ha più a che fare col molto, ma col greco antico pólis (πόλις), che significa città.
Non c'è una certezza storico-linguistica che faccia pendere la bilancia da una parte o dall'altra (entrambe le versioni sono state prese in considerazione dai linguisti e dagli storici), ma a me sinceramente la seconda pare molto più logica e credibile.
Saluti,
Mauro.
Il Presepe di S. Egidio alla Nunziata
13 ore fa
La spiegazione questa volta non mi convince. Il "poli" con l'accezione cui fai riferimento tu forma parole come suffissoide. O, almeno a me, al momento non viene in mente nessuna parola in cui "poli" nel senso di "città" sia un prefissoide.
RispondiEliminaPerché tu pensi a espressioni come "città di xxx" (es.: tangentopoli = città delle tangenti").
EliminaQui invece siamo nel caso "xxx di città".
Nel primo caso xxx è la specificazione, nel secondo città è la specificazione.
Attendo esempio di parola che inizia con poli in cui poli significa città.
EliminaMi metto alla ricerca!
EliminaLo Zingarelli per policlinico dà "istituto ospedaliero a più padiglioni": quindi poli non sono le specialità - effettivamente inesistenti o quasi all'epoca - bensì gli spazi, trattandosi di un istituto di grandi dimensioni. L'unico caso di poli prefisso nel senso che dici tu è polipo: il Po delle città, perché quello delle campagne non ci interessa.
RispondiEliminaI vocabolari (non solo italiani) riportano generalmente questa definizione, vero.
EliminaMa nel corso del tempo ho letto articoli di storici e linguisti che sostenevano la definizione di "ospedale di città".
Resta il fatto che, come dice Nautilus, non ci sono esempi di poli usato come prefisso.
EliminaEppure il vocabolario online Treccani sembra non dare del tutto torto a Mauro. Dice:
Eliminapoliclìnico s. m. [dal fr. policlinique s. f., comp. del gr. πόλις «città» e di clinique «clinica»; propr., dunque, «clinica cittadina», ma la parola è stata sentita come composta con il gr. πολύς «molto» (v. poli-), donde l’attuale sign.; cfr., in francese, la coesistenza, con policlinique, di polyclinique, con sign. simili, mentre in inglese la grafia odierna è esclusivam. polyclinic (in origine policlinic)] (pl. -ci). – Istituto ospedaliero o ambulatoriale, pubblico o privato, per la cura di malattie appartenenti a specialità mediche differenti.
Beh, che la parola italiana sia derivata dal francese e non direttamente dal greco pare che sia accertato: ho trovato questa origine praticamente ovunque, indipendentemente dal significato che diamo a "poli-".
EliminaA questo punto il problema subisce una traslazione: esistono in Francese (ed eventualmente in Inglese) parole formate con il prefissoide "-poli" nel significato greco di città?
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