Il governo ha approvato il decreto proposto dalla ministra Lorenzin (ministro della Salute) per l'obbligatorietà della vaccinazione per potersi iscrivere alle scuole dell'infanzia (comunemente ancora note come asili).
Lorenzin originariamente voleva estendere detto obbligo (giustamente) anche alla scuola primaria (precedentemente nota come scuola elementare), ma l'opposizione della sua collega incompetente Fedeli (abusiva ministra dell'istruzione, dell'università e della ricerca pur non possedendo nessuna istruzione) ha evitato ciò.
Ora, io non so perché Fedeli si è opposta all'obbligo (o meglio lo sospetto, ma preferisco evitare querele quindi taccio... dico solo che molto probabilmente c'è di mezzo anche il Codacons)... ma una cosa la so: senza obbligo di vaccinazione per l'accesso alla scuola primaria il decreto è inutile.
Perché?
Perché alle scuole dell'infanzia non è obbligatorio iscriversi e infatti, vaccini o non vaccini, molti genitori non iscrivono i propri figli a dette scuole.
Le scuole primarie invece sono obbligatorie, tutti devono frequentarle... ergo, senza obbligo, l'immunità di gregge (che è la vera utilità dei vaccini, al di là della protezione personale) va a farsi friggere.
Quindi la ministra (abusiva) Fedeli ha semplicemente deciso che in Italia devono avere via libera malattie facilmente debellabili grazie ai vaccini. E non è neanche ministra della Salute, quindi in teoria neanche dovrebbe avere voce in capitolo (anche tenendo conto che la vera ministra della Salute sa fare il suo lavoro, simpatica o antipatica che sia).
Saluti,
Mauro.
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
3 ore fa
In realtà il genitore che non vaccina il figlio al momento dell'iscrizione alla scuola primaria, è a rischio di multa: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-05-19/vaccini-scontro-sull-eta-dell-obbligo-lorenzin-fino-dieci-anni-083615.shtml?uuid=AEvoUHPB&refresh_ce=1
RispondiEliminaCiò, comunque non toglie che, se la Fedeli si fosse fatta gli affari propri (e le vaccinazioni non lo sono), avrebbe fatto un favore a tutti.
La Lorenzin continua a stupirmi. Nonostante la sua sostanziale ignoranza in merito (o forse proprio grazie a quella) ne sta azzeccando una dietro l'altra. Non conoscendo le cose si affida agli esperti, che le fanno fare le cose giuste. Ricordo la sua posizione nei confronti di Stamina, prima di questa dei vaccini.
RispondiEliminaComplimenti.
@camicius
RispondiEliminaè il compito dei ministri prendere decisioni ponderate sulla basse delle necessità del paese e sulla base del parere degli esperti del campo. Un paluso alla Lorenzin e un calcio alla Fedeli che dimostra che la militanza politica di lungo corso non serve a nulla quindi meglio un ignorante politico appena arrivato che un politico ignorante di lungo corso.
@ Serena
RispondiEliminaLa sanzione è una barzelletta: tu paghi la multa e continui a poter mandare a scuola il bambino non vaccinato.
In pratica non è neanche una sanzione, ma la possibilità di comprarsi l'esenzione dall'obbligo (le vere sanzioni, anche una volta pagate, non ti esentano dall'obbligo di rispettare le regole).
@ camicius & Andrea
Completamente d'accordo sulla Lorenzin.
Sono favorevole ai vaccini, vaccinerei i miei figli se ne avessi, ma sono assolutamente contrario all'ago di stato, che è la negazione di ogni concetto minimo di libertà individuale. Nasco senza possedere null'altro che la mia stessa vita, e quello che ne faccio sono cazzi miei. Il mio corpo è mio, vivaddio, e non dello stato nè di nessun altro, nemmeno se agisce in nome di un (supposto) interesse comune.
RispondiEliminaSe non ho commesso reati il corpo non me lo tocchi, punto. Puoi impedirmi di andare a scuola con gli altri, ma non puoi prendermi di peso come un delinquente e inocularmi una sostanza con la forza. Se la scuola dell'obbligo è, appunto un obbligo, rendere obbligatori i vaccini per frequentarla, di fatto, sarebbe equivalente all'ago di stato, per cui, anche se Fedeli e Lorenzin agiscono in nome di interessi politici personali, per questa volta abbiamo evitato un precedente che può essere molto pericoloso.
@Jonny Dio
RispondiElimina"Nasco senza possedere null'altro che la mia stessa vita, e quello che ne faccio sono cazzi miei. Il mio corpo è mio, vivaddio, e non dello stato nè di nessun altro, nemmeno se agisce in nome di un (supposto) interesse comune."
In questo caso non sono solo caxxi tuoi sono, soprattutto, di chi non può vaccinarsi e non c'è dubbio che il tuo corpo sia tuo ma, ragionando così, rischi di danneggiare la vita di un altro...che possiede solo quella.
Creare un'immunità di gregge mi sembra un reale interesse comune, anche tuo.
La Fedeli ha ragione. introdurre un obbligo in contrasto con un altro obbligo non ha senso. Si sarebbe verificato il paradosso per cui lo stato ti impedisce di entrare a scuola e poi viene a prenderti a casa per riportarti a scuola.
RispondiElimina@ Roberto R.
RispondiEliminaLa Fedeli ha torto.
Dentro la Costituzione ci sono differenti livelli.
L’articolo 32 definisce la salute come diritto fondamentale. Gli articoli sull’istruzione non contengono da nessuna parte la parola “fondamentale”.
Ergo, se salute e istruzione entrano in conflitto, la Costituzione dà la precedenza alla salute. L'obbligo scolastico in tal caso diventa secondario.
@ Jonny Dio
Nelle democrazie liberali non funziona così.
Nelle democrazie liberali la tua libertà finisce dove mette a rischio quella altrui.
Ergo: tu sei liberissimo di non proteggerti dalle malattie ma non sei per niente libero di mettere a repentaglio la salute altrui, a maggior ragione se collettiva.
Lo Stato italiano impone il rispetto delle leggi, oltre che della Costituzione. Va da sé che le leggi non possono essere in contrasto tra loro, come avverrebbe nel caso in oggetto, qualora un genitore non fornisse (legittimamente) il consenso informato alla vaccinazione del minore.
RispondiEliminaNel caso in oggetto non sarebbero per niente in contraddizione. Sia nella Costituzione che nel corpus legislativo la salute ha la precedenza sull'istruzione. Che piaccia o no.
RispondiEliminaE l'unica legittimazione che il genitore avrebbe per negare detto consenso è comprovata intolleranza (o chiamala come vuoi) al vaccino dell'organismo del bambino. ed è per proteggere questi bambini - quelli che non si possono vaccinare - che tutti gli altri dovrebbero esserlo.
Il consenso ad un trattamento sanitario può essere legittimamente negato per diversi motivi, anche ideologici.
RispondiElimina@Roberto R. nell'articolo 32 della costituzione c'è anche scritto che, se previsto dalla legge, puoi essere obbligato ad un trattamento sanitario.
RispondiEliminaAd esempio è previsto l'obbligo di trattamento sanitario in caso di febbri emorragiche o di malattia di hansen.
@ Roberto R.
RispondiEliminaNo, se si tratta di questione di salute pubblica.
@ Roberto R.
RispondiEliminaAnzi, ti diro di più: non solo in Italia, ma praticamente in ogni democrazia, esigenze/emergenze di salute pubblica permettono la sospensione temporanea di altre leggi e relativi obblighi.
@shevatas non è il caso dei vaccini
RispondiEliminaQ Roberto R.
RispondiEliminaInvece sì, se la bassa copertura mette a rischio la salute pubblica.