Oggigiorno (e per lo meno dalla fine della seconda guerra mondiale) la denominazione "made in Germany" (per gli anglofobi: "fatto/prodotto in Germania") è una garanzia di qualità.
Magari non di qualità estetica, ma senza dubbio di qualità tecnica.
Ma, per quanto la cosa possa sorprendervi, non è sempre stato così.
Anzi, il marchio "made in Germany" nacque come certificazione di scarsa qualità. Estetica anche, ma soprattutto tecnica.
Nel diciannovesimo secolo, il secolo della rivoluzione industriale, il paese guida come economia e - soprattutto - come tecnologia era il Regno Unito. Gli altri inseguivano.
La Germania aveva al tempo poca potenzialità innovativa, ma notevole forza lavoro, quindi poca possibilità di produrre prodotti di qualità ma grande potenzialità di produrre prodotti economici... insomma ai tempi la Germania era quello che la Cina è divenuta in tempi recenti.
I britannici non avevano un grande amore per i prodotti tedeschi in generale e per quelli di bassa qualità in particolare... quindi imposero per legge la stampigliatura "made in Germany" per ogni prodotto che arrivava dalla Germania, in modo che i possibili acquirenti fossero avvertiti della bassa qualità di ciò che stavano comprando.
Oggi, 150 e passa anni dopo, quello che era nato come simbolo di scarsa qualità è diventato (non sempre a ragione, comunque) un simbolo di alta qualità.
Saluti,
Mauro.
Senza Pitagora e senza Erone
14 ore fa
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