Sì, ho tirato fuori la palla di cristallo (almeno io ho le palle per farlo) e ho deciso di prevedere il risultato delle prossime elezioni parlamentari italiane.
Due premesse:
- Quanto segue sono le mie previsioni, non le mie speranze (queste ultime non ve le dico, almeno non oggi);
- Quanto segue è frutto di una mia analisi socio-politica personale, non ha basi scientifiche né tanto meno è supportato da sondaggi.
Prima di esaminare l'andamento dei singoli partiti/coalizioni, tre previsioni globali (le più importanti, comunque):
1) Chiunque vincerà non avrà i numeri per formare un governo stabile, quindi probabilmente nel 2014, al più tardi a inizio 2015, si dovrà rivotare;
2) È molto probabile che le due camere avranno due maggioranze diverse (centrosinistra alla Camera, centrodestra al Senato);
3) Il governo che uscirà dalle prossime votazioni sarà probabilmente un Bersani-Monti con Vendola che - per rimanere coerente col suo non voler governare insieme a Monti ma al tempo stesso non costringere l'Italia a tornare al voto subito a giugno o luglio 2013 - garantirà appoggio esterno.
E ora vediamo cosa prevedo per i singoli schieramenti:
Coalizione PD-SEL
Avrà la maggioranza relativa, ma difficilmente raggiungerà il 25%. Sarà più forte alla Camera (dove peserà di più la sua componente sinistra) e meno al Senato (dove peserà di più la sua componente centrista).
Coalizione Monti
Come voti sarà un UDC ipertrofica: supererà di poco il 10%, ma non esploderà veramente. Può però costituire il nocciolo su cui in futuro ricostruire la DC.
Coalizione PdL-Lega
Recupererà nel finale come sempre, quando le proposte assurde e urlate (vedasi per esempio la trovata della lettera sulla restituzione dell'IMU) fanno più proseliti dei ragionamenti e delle proposte concrete. Avrà comunque difficoltà a superare il 20%.
Movimento 5 Stelle
Qualunque cosa si pensi di Grillo e dei grillini, è un movimento di protesta e come ogni movimento di protesta ottiene tanti consensi a parole ma fa paura dentro l'urna. Probabile terza forza, ma nessun trionfo.
Rivoluzione Civile
Altro movimento di protesta, anche se con basi più profonde (ma forse meno estese) del M5S. Se i partiti che lo sostengono non si lasciano prendere dai soliti particolarismi della sinistra può avvicinarsi al 10% e forse tentare PD-SEL a non andare con Monti.
FARE - Fermare il Declino
Le bugie di Giannino sui suoi titoli di studio rischiano di fargli conquistare voti, visto il disprezzo dell'italiano medio verso lo studio e verso la cultura. Rimane comunque il vaso più di coccio di tutti (vasi di ferro stavolta però non ne vedo, diciamo che FARE è il coccio più sottile).
Degli altri non vale neanche la pena parlarne.
Saluti,
Mauro.
P.S. postelettorale:
Qui per vedere cosa ho indovinato e cosa no.
(2, 4, 4, 1, 3, 5)
11 ore fa
Uhm...
RispondiEliminaSempre come previsioni e non speranze, penso che ci sia qualche punto piuttosto opinabile:
1) Se il centrosinistra vince al senato nelle regioni in bilico, può avere una maggioranza che in teoria gli consente di governare per 5 anni (in pratica poi il suo destino sarà pilotato dagli immancabili scipiloti).
2) Dipende da cosa intendi per centrodestra. Se per te centrodestra include Monti e Grillo, allora forse sì. Altrimenti è difficile.
PD-SEL: l'assurdità è che col 25-30% dei voti potrebbe beccarsi il premio di maggioranza alla camera che gli darebbe il 54%.
Ingoia: 10%? È già tanto se prende il 5%.
Little John: ho come l'impressione che dopo lo scandalo "alla tedesca" sia spacciato.
Comunque ecco i risultati aggiornati per le corse dei cavalli :-)
Analisi interessante. Più o meno la vedo anche io così, ma ho un'opinione differente rigiardo le alleanze. Sai perchè?
RispondiEliminaPerchè se alla camera concordo con la maggioranza del PD (che con il premio passa diretto ai 340 seggi) al senato monti rischia di navigare in cattive acque. E se Grillo supera il 25 Bersani è a rischio. E allora con chi si allea? Difficile che Monti riesca ad essere incisivo.
Quel che vedo io è un'alleanza di PD e PDL.
Pensaci, ma il vero nemico dei due schieramenti in campagna elettorale non è stato Grillo (i cui adepti non avrebbero cambiato mai idea), ma lo stesso Monti.
A conti fatti, ai due conviene quasi. Il problema è gestire Vendola...