Il Vaticano ha fretta... Woytila deve essere eletto beato, e possibilmente santo, il più velocemente possibile, in modo da evitare che la sua vera personalità (cioè il suo disprezzo verso le idee progressiste e libertarie) venga alla luce, possa essere discussa.
Per fortuna ci sono vescovi (e non di secondo piano) che non sono d'accordo, anche se si esprimono in maniera diplomatica... stiamo parlando del primate del Belgio e arcivescovo di Bruxelles, Godfried Daneels.
Qui un paio di sue frasi sul tema:
"Questo processo sta procedendo troppo in fretta. La santità non ha bisogno di corsie preferenziali. E' inaccettabile che si possa diventare santi o beati per acclamazione"
"Certamente non mi è piaciuto il grido 'santo subito!', che si è sentito ai funerali di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Non si fa così. Qualche tempo fa hanno anche detto che si trattava di una iniziativa organizzata, e questo è inaccettabile. Creare una beatificazione per acclamazione, ma non spontanea, è una cosa inaccettabile"
Ora, a parte il fatto che resta da vedere se Woytila sia stato veramente il "santo" che molti vogliono credere, queste affermazioni di uno dei più credibili e rispettabili (e perciò poco amati dal Vaticano) esponenti della chiesa cattolica dicono molto sulla realtà interna vaticana... che piaccia o meno...
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Qui l'articolo con le affermazioni di Daneels.
(2, 4, 4, 1, 3, 5)
4 ore fa
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