giovedì 27 luglio 2006

Sono antisemita?

Con la riesplosione del conflitto tra Israele e Hezbollah in territorio libanese e con la conseguente conferenza di Roma (conferenza che, se non fosse per la situazione tragica di cui si parlava, avrebbe potuto essere scambiata per una barzelletta malriuscita) torna di estrema attualità la situazione medio-orientale.

Soprattutto torna di estrema attualità l'essere pro o contro Israele.
E ancor di più il fatto che non si possa criticare Israele senza essere accusati di essere antisemiti.
Io a questo mi ribello.

Per prima cosa mi ribello per una semplice ragione linguistica: popoli semiti sono (basta consultare qualsiasi enciclopedia per accertarsene), tra gli altri, ebrei e arabi. Sì, proprio i tanto odiati e "antisemiti" arabi.
Quindi, signori miei, se io attacco Israele e difendo i Palestinesi non posso essere antisemita. Se lo fossi veramente attaccherei tutti e due i popoli. Al limite attaccando solo Israele potrei essere anti-israeliano o anti-ebraico. Ma non antisemita.

Ora i più attenti di voi avranno notato che ho parlato di Israele, ma invece di citare gli israeliani ho citato gli ebrei.
Ma come, direte, spacca il capello in quattro per il significato di "antisemita" e poi mischia allegramente uno stato moderno democratico (Israele) e la professione di una ben precisa religione (l'ebraismo)? Non sa che esistono israeliani di religione musulmana o cristiana e che esistono ebrei che non hanno né hanno intenzione di avere il passaporto israeliano?

Bene, avete colto il punto. La confusione è stata da me fatta apposta.

Io voglio poter criticare Israele come stato allo stesso modo in cui posso criticare Italia, Germania, Siria, Giordania, Cina, Stati Uniti, Brasile o qualsiasi altro stato senza venire accusato di razzismo o di essere nemico di una religione o altre cazzate simili.
Io critico uno stato o un governo, non un popolo o una religione.

Se critico Israele sono obbligatoriamente antisemita?
Bene, allora preferisco essere definito antisemita che rinunciare al mio diritto di critica.

Saluti,

Mauro.

2 commenti:

  1. Critica, critica, ma sei sicuro di conoscere a fondo tutti i fatti?
    Le cause, ciò che i giornali non rivelano? Le ragioni?

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  2. Di una cosa sono sicuro: che non hai capito un cavolo di quello che ho scritto, visto che il tuo commento c'entra come i cavoli a merenda.

    E il fatto che scrivi senza firmarti dimostra solo la tua maleducazione e/o vigliaccheria. Complimenti.

    Saluti,

    Mauro.

    P.S.:
    Per tutti: da oggi verranno pubblicati solo commenti firmati, quelli anonimi finiranno direttamente nella spazzatura.

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