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martedì 26 dicembre 2017

Il Corriere e Santo Stefano

Il Corriere oggi parla di Santo Stefano.

Che strano, direte voi, non ci eravamo mica accorti che oggi è il 26 dicembre! ;-)

Il problema è come ne parla.
I quotidiani italiani non hanno problemi grossi solo con geografia, scienza e tecnologia (come vi ho già mostrato più volte), ma anche con storia, religione e rapporti stato-chiesa a quanto pare.

Leggete qui la chiusura dell'articolo:

In Italia è festa nazionale dal 1947. La Chiesa cattolica lo celebra come festa religiosa, ancorché non di precetto, come succede invece in Germania e altri Paesi germanofoni.

1) Se la Chiesa cattolica lo celebra come festa ma non di precetto... non è di precetto per nessun cattolico al mondo, neanche in Germania o altri paesi germanofoni;

2) La Germania e altri paesi germanofoni non decidono se una festa è di precetto o no, come non lo decide l'Italia e nessun altro paese. Gli stati decidono solo se accogliere o meno le feste religiose anche nel calendario civile, non se sono di precetto o meno;

3) Le chiese protestanti (perché è questo che l'autore dell'articolo sottintendeva con "Germania o altri paesi germanofoni") non sono presenti solo nei paesi germanofoni, quindi se per qualcuna di loro Santo Stefano è di precetto, lo è anche per i loro adepti in Italia, Spagna o Canada, non solo in Germania o Austria;

4) Mettere tutte le chiese protestanti insieme (come di fatto fa l'autore dell'articolo) non ha senso: ne esistono diverse... anche molto diverse tra loro e con approcci molto diversi verso i martiri e il loro culto.

Due righe, quattro belinate. Buone feste a tutti.

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Screenshot se per caso il Corriere dovesse correggere:

martedì 25 aprile 2017

25 Aprile

Oggi è la festa della Liberazione, la più importante festività civile italiana.

Mai però in vita mia ho visto e sentito tante polemiche come quest'anno (e sono nato nel 1968, quindi di 25 aprile un po' ne ho già visti).
Un tempo (neanche poi tanto lontano, anzi vicinissimo) solo quattro gatti neofascisti (che tra l'altro neanche nulla sapevano del fascismo vero) contestavano e polemizzavano contro il 25 aprile.
Oggi invece tutti contestano tutto e polemizzano su tutto senza neanche sapere cosa contestano e perché polemizzano.

Il problema però non è fascismo contro antifascismo o destra contro sinistra. E non è neanche l'ignoranza storica e civile.
Il problema è che ormai non esiste più un Paese Italia.
Dalla fine della cosiddetta "prima repubblica" esistono solo tante piccole sette, parrocchie, lobbies, società... chiamatele come cavolo volete... e ciascuna di esse cerca di tirare la celebrazione nel proprio giardinetto.
Ma non esiste più quel sentimento di comunanza che prima esisteva, pur con tutti i suoi difetti e mancanze.

L'Italia non esiste più.

Saluti,

Mauro.

domenica 19 marzo 2017

Festa del papà

Auguri papà.

Tu ci sei e ci sarai sempre.

Ciao,

Mauro.