Io non amo Grillo (già come comico mi diceva poco o nulla... e come politico mi dice anche meno), però io e lui abbiamo una cosa importante in comune: siamo entrambi genovesi.
Il che significa, al di là delle rispettive idee politiche, avere un retroterra culturale comune.
E il retroterra culturale comune genovese comprende il gergo marinaro. Anche per i genovesi che non sono mai stati per mare e non hanno mai lavorato in settori collegati al mare.
E ora sul suo blog Grillo pubblica questo:
Grillo qui vuole far credere di intendere "andiamo avanti per la nostra strada, senza deviare".
Peccato solo che "mettere la barra a dritta" in gergo marinaro significhi "virare a destra" (come "mettere la barra a manca" significherebbe "virare a sinistra").
E questo Grillo, da genovese, non può non saperlo.
Saluti,
Mauro.
P.S.:
Ringrazio Pietro Salvatori per la segnalazione (anche se il suo obiettivo non era finire sul mio blog :-) ).
L’elemento numero uno (2, 6, 3, 7)
4 ore fa
Secondo me, nelle barche dove c'è la barra, muovendola a destra la barca vira a sinistra (mi scuso per i termini non corretti, ma io non sono un marinaio, ma non sono il solo, a quanto pare): http://digilander.libero.it/fse/images/deriva.jpg
RispondiEliminaComunque, Grillo ha corretto, togliendo la "a". Che però è rimasta nel link, dato che la frase era anche il titolo del post.
Che io sappia, la barra si può tenere A dritta/manca, ma non dritta e basta. In mare dritta è destra, non avanti.
EliminaTenere la barra dritta presuppone che la si possa anche tenere storta, il che non ha senso...
EliminaTecnicamente in fondo hai ragione: ma nel gergo marinaro "barra a dritta" significa "virare a destra". Lasciatelo dire da chi viene da una famiglia di marinai, pescatori e ammiragli.
RispondiElimina.
RispondiElimina???
Elimina