giovedì 31 dicembre 2009

Decennio, millennio e giornalisti

E ci risiamo...

Dopo lo spaccamento di ***** di fine 1999, quando tutti i giornalisti parlavano, sparlavano e straparlavano della fine del millennio (millennio finito un anno dopo, cioè il 31 dicembre 2000), ora ci riempiono di bilanci sul primo decennio del nuovo millennio...

Ma aspettate almeno che finisca questo decennio, ignoranti! I bilanci li faremo tra 365 giorni, il 31 dicembre 2010, quando questo decennio veramente finirà.

Saluti,

Mauro.

martedì 29 dicembre 2009

Pausa di fine anno

cari amici,

sono per qualche giorno in meritato (?) riposo a Genova.

Ci si risente (rilegge) dopo il 10 gennaio.

Buone feste a tutti.

Saluti,

Mauro.

domenica 20 dicembre 2009

Un cardinale intelligente...

Il Vaticano ha fretta... Woytila deve essere eletto beato, e possibilmente santo, il più velocemente possibile, in modo da evitare che la sua vera personalità (cioè il suo disprezzo verso le idee progressiste e libertarie) venga alla luce, possa essere discussa.

Per fortuna ci sono vescovi (e non di secondo piano) che non sono d'accordo, anche se si esprimono in maniera diplomatica... stiamo parlando del primate del Belgio e arcivescovo di Bruxelles, Godfried Daneels.

Qui un paio di sue frasi sul tema:

"Questo processo sta procedendo troppo in fretta. La santità non ha bisogno di corsie preferenziali. E' inaccettabile che si possa diventare santi o beati per acclamazione"

"Certamente non mi è piaciuto il grido 'santo subito!', che si è sentito ai funerali di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Non si fa così. Qualche tempo fa hanno anche detto che si trattava di una iniziativa organizzata, e questo è inaccettabile. Creare una beatificazione per acclamazione, ma non spontanea, è una cosa inaccettabile"

Ora, a parte il fatto che resta da vedere se Woytila sia stato veramente il "santo" che molti vogliono credere, queste affermazioni di uno dei più credibili e rispettabili (e perciò poco amati dal Vaticano) esponenti della chiesa cattolica dicono molto sulla realtà interna vaticana... che piaccia o meno...

Saluti,

Mauro.

P.S.:
Qui l'articolo con le affermazioni di Daneels.

martedì 15 dicembre 2009

Il netturbino e il banchiere

Finalmente un'analisi seria del valore del lavoro (e non del suo costo, come purtroppo piace a Confindustria e sodali).

La New Economics Foundation (NEF), centro studi inglese fondato nel 1986 e che ha il suo punto di forza nell'analisi economica inserita nel contesto sociale e non fine a sé stessa, ha provato a calcolare quanto una determinata professione fa guadagnare (o perdere) alla società.

La NEF ha preso come esempio sei professioni (tre poco pagate e tre molto pagate) e usato come base la situazione inglese, in particolare londinese. Ma i risultati, con minime correzioni, sono esportabili a qualsiasi paese, almeno nell'ambito europeo.

Cosa ne è venuto fuori? Che un netturbino porta più guadagno alla società di un banchiere, un educatore d'infanzia più di un fiscalista.
Tutte cose in realtà banali, note a chiunque ragioni in maniera completa e con la consapevolezza che qualunque persona, qualsiasi cosa faccia, non è un atomo isolato nell'universo ma parte di una società.
Cose però ignote (o meglio ignorate) ai liberisti, agli avvoltoi della finanza, ai politici prestanome dei banchieri.

Perché, signori miei, il valore di un lavoro è ciò che questo produce per la società mentre il costo dello stesso è ciò che ci si mette in tasca sottraendolo alla società.

Un operaio, un netturbino, un insegnante portano molto valore e poco costo.
Un fiscalista, un top manager, un cosiddetto "investitore" portano molto costo e poco valore.

Vi consiglio di leggere lo studio completo sul sito della NEF, che sfata anche altri miti.
Un breve riassunto in italiano lo trovate in questo articolo di Repubblica.

Saluti,

Mauro.

lunedì 14 dicembre 2009

Ditemi che ho le allucinazioni

Riporto dalla Repubblica:

11:58 "Silvio mi ha detto: 'Non capisco perché mi odiano'"
"Mi ha detto: 'Non capisco perché mi odino così'". Questo ha riferito Don Verzé, dopo aver incontrato Silvio Berlusconi.


Io spero che siano sproloqui dovuti alla botta presa... perché con tutto l'odio che ha seminato in questi anni... cosa si aspettava di raccogliere???

Saluti,

Mauro.

Doveva succedere

È inutile fare gli ipocriti.

Possiamo condannare la violenza quanto vogliamo, ma quello che è successo ieri è la semplice e logica conseguenza delle continue provocazioni berlusconiane. Berlusconi ha portato il paese tutto sull'orlo di una crisi di nervi... e una corda troppo tirata, prima o poi si rompe.

Quello che ci sarebbe da chiedersi è perché non è successo prima: effetto dell'anestetizzazione da video? (Non parlatemi del vecchio episodio col treppiede: quello era stato un gesto improvvisato e senza reale intenzione di far male, il gesto di ieri - psicolabile o meno che fosse l'autore - era voluto e CON l'intenzione di far male, molto male).

Il guaio è che ora Berlusconi, grazie alle sue TV e ai suoi sgherri mediatici, riuscirà a farsi passare da vittima e martire.

E molti ci cascheranno.
E tra questi molti - temo - ci sarà il PD.

Saluti,

Mauro.

giovedì 10 dicembre 2009

Vertici, ambiente e sicurezza

Mi trovo qui in Danimarca, contemporaneamente al vertice ONU sull'ambiente e mi vengono un paio di domande...

Ma siamo sicuri che il vertice sull'ambiente faccia bene all'ambiente? Con tutti i voli in più per partecipare al vertice, con tutti gli spostamenti e gli sprechi alimentari ed energetici generati dal vertice, con tutti i veicoli di polizia coinvolti per la sicurezza...

E la sicurezza stessa, poi... possibile che oggi si debba trasformare ogni vertice in una esercitazione (nella migliore delle ipotesi) di guerra? Io credo ci sia qualcosa di sbagliato nelle teste di entrambe le parti... nelle teste di chi comanda e nelle teste degli eterni contestatori...

Non si poteva organizzare al posto di questo vertice una videoconferenza mondiale? La tecnologia per farlo esiste. E comporta meno spese, meno inquinamento e meno problemi di sicurezza di un simile elefantiaco vertice.

Tanto più che le cose più importanti vengono discusse e almeno in parte anche definitivamente decise in incontri ristretti dietro le quinte. Come per ogni altro vertice, che si tratti di G8, G20, questioni ONU o altro.

Saluti,

Mauro.

Tiger Woods

Non sono un appassionato di golf, non lo seguo come sport e logicamente neanche seguo il gossip che si fa sui suoi campioni, però tutto il casino fatto su e contro Tiger Woods in questi giorni non è potuto sfuggirmi.

Non seguendo il golf, non ho un'idea mia sulla persona Tiger Woods, non mi sono mai posto il problema se fosse simpatico o antipatico, se fosse una brava persona o meno, se fosse veramente il grande che si diceva o meno.

Una cosa però in tutto il tam tam mediatico di questi giorni posso dirla: non ho mai visto in vita mia uno sportivo fatto a pezzi in tal modo in così poco tempo. Tutti contro di lui. In meno di una settimana praticamente cancellata una carriera... praticamente nessuno che si ricordi del campione e tutti a lanciarsi contro di lui.

E a questo punto mi viene un sospetto... Woods magari avrà fatto tutto quello di cui viene accusato, ma sembra quasi che non si aspettasse altro che si scoprisse qualcosa...

Non sarà che semplicemente desse fastidio il suo dominio della scena golfistica?
Un dominio che rischiava di rendere noioso il golf, allontanando tifosi e sponsor?

Saluti,

Mauro.

mercoledì 9 dicembre 2009

Scaramanzie... abbasso l'Economist :-)

Per una volta non dico nulla di mio (ho corretto solo la seconda data, visto che Spinoza ha confuso il 2006 col 2008), ma copio spudoratamente da www.spinoza.it:

Economist 2001: "Berlusconi inadatto a guidare l'Italia".
Berlusconi vince le elezioni.

Economist 2008: "Berlusconi, basta".
Berlusconi torna al governo dopo due anni.

Economist 2009: "Berlusconi, addio".

Ragazzi, ma farvi un po' i cazzi vostri?

Saluti,

Mauro

martedì 8 dicembre 2009

Povero italiano...

Interessantissimo (e preoccupante) articolo letto su Repubblica oggi. Anche se è lungo e richiede un po' di concentrazione vi consiglio di leggerlo.

Mi astengo da ogni commento personale. Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.

Saluti,

Mauro.

domenica 6 dicembre 2009

Hilary Clinton, Amanda Knox e Meredith Kercher

Chissà come mai i politici statunitensi (tanto di destra quanto di sinistra, per quanto queste definizioni possano valere oltre oceano) sono sempre pronti ad ascoltare chi ha dubbi quando un cittadino statunitense viene condannato all'estero (e, come nel caso attuale di Amanda Knox, persino a lanciare sospetti di antiamericanismo) ma mai ad ascoltare chi ha dubbi quando un cittadino non statunitense viene condannato negli USA.

Ad esempio... Amanda Knox e Silvia Baraldini sono state entrambe condannate solo per indizi, molto più evidenti nel caso Knox che in quello Baraldini, ma nel caso Knox si tratta di "antiamericanismo", in quello Baraldini di "giustizia".

Tanto, troppo simile al comportamento di Israele che strilla all'"antisemitismo" ogni volta che si osa fare anche una leggera critica al governo israeliano (e non allo stato di Israele o al popolo israeliano o alla religione ebraica).

Non sarà che chi va con lo zoppo impara a zoppicare?

Saluti,

Mauro.

mercoledì 2 dicembre 2009

Ci sono ancora :-)

Ho avuto qualche problema al computer di casa, il blog non è sospeso :-)

Stasera o domani spero di avere il tempo di scrivere qualcosa.

Saluti,

Mauro.